Terza Classificata al Beginning of the End Contest
“Possibility” di Meme__
CONTENUTO:
-struttura: confusa e ripetitiva= 2
-sviluppo: superficiale=2
-rielaborazione: accettabile =5
FORMA:
-lessico: mediocre=1
-sintassi: mediocre=1
-punteggiatura: non corretta=0
-grammatica: non sempre corretta=1
CONTENUTO FANTASY:
-aderente alla storia= 2
-aggiunta di colpi di scena=2
PROMPT: 3
VALUTAZIONE GIUDICE=5
TOT: 24/60
Come avrai notato, hai ottenuto un punteggio bassissimo in grammatica e, sono questi i momenti, in cui odio giudicare le storie.
Partiamo dalle noti dolenti: la punteggiatura, di cui sembri sconoscere alcune regole davvero importanti.
Allora, quando la battuta è seguita da un “tag di dialogo” (come un “disse Bella”, “mormorò Edward” e via dicendo) il tag va scritto in minuscolo.
Per esempio: “Certo, andiamo!” esclamò Jacob.
“Quanti cuori senti battere?” chiesi, ostentando una certa sicurezza.
Quando invece la battuta è seguita da una parte descrittivo narrativa, va introdotta la maiuscola.
“Vieni, Irina!” La invitò Jacob.
“Non vedi oltre quegli alberi?” Renesmee non riusciva a capire cosa le stesse accadendo.
“Mi accompagni a prendere un po’ d’aria?” Allungò la mano verso di lui.
Questo vale anche per tutti gli altri segni di delimitazione della battuta, come le virgolette basse e i trattini.
Leggendo la tua storia è impossibile non accorgersi quanto tu sconosca queste regole che sono importanti quando si scrive.
Inoltre, dopo le virgolette alte (“”) va messo uno spazio e in alcuni casi l’hai dimenticato, come in altri hai messo lo spazio dopo i due punti (:), quando invece va dopo. Esempio: “Ho preso quello che mi avevi chiesto: la coperta e le lenzuola!”. Quindi, lo spazio va dopo e non prima, fai attenzione.
Ti segnalo alcune sviste che, con un’attenta lettura, potevi anche evitare:
•È: va accentata e non apostrofata. È tra i simboli da aggiungere, ma ci sono alcuni trucchetti con Word per metterla senza andare ogni volta a cercare in Inserisci> Simbolo>È, perché quella che hai usato, come anche Fruttina, non è la forma corretta.
•Uso della virgola in concomitanza del complemento di vocazione: “Buongiorno, Irina.”, “Ehi, Seth!”. Bisogna usare SEMPRE la virgola e in molti casi l’hai dimenticato.
•Hai scritto “erdere” per “perdere”, “Rose ed Esme era rimasto” per “erano rimasti”, “Non volevi trasformarmi” per “non volevo”,”ritrasformari” per “ritrasformarsi”, “finchè” per “finché”, “fluttua-vano” per “fluttuavano”, “passa” per “passai”.
•D eufonica, l’unica volta che dovevi usarla, non l’hai fatto: “Ed Emmett”, perché la usi un po’ a casaccio.
Ci sono anche parecchie virgole mancanti e alcuni passi che avrei reso più scorrevoli e che, invece, rendono tutto il periodare lento e zoppicante. È un continuo “disse Jacob”, “commentò Irina”, il loro uso, anzi la loro ripetizione fanno sì che la sintassi sia poco lineare e il tutto diventi banale.
Troppe ripetizioni, davvero troppe. Abbiamo capito che la manina di Renesmee era paffuta, ma puoi usare anche i sinonimi, come anche per “bambina”, “triste”, “separarsi”, “come”, “ehi” e via dicendo.
Lo stile e la sintassi sono ancora mediocri, segno che devi raffinare il tuo modo di narrare per rendere partecipe il narratore e permettergli di entrare nella storia.
Purtroppo neanche la storia mi ha colpito. Di certo, la tua idea è stata rischiosa: introdurre Irina e innescare l’imprinting con Seth, ma si ferma lì.
Sarà stata la grammatica o i vari errori che hanno deturpato la storia, ma l’ho trovata noiosa e banale, non mi ha mai entusiasmato, neanche nel finale.
La stessa citazione che dovevi usare come prompt non è amalgamata, l’hai messa in bocca al personaggio e tanti saluti.
Il prompt non va usato in quel modo, deve essere presente, va spiegato con parole o gesti dei personaggi.
Mi dispiace tantissimo per questa lunga filippica, ma ti assicuro che serve sempre.
Ps: so che mi avevi chiesto di betare la tua storia e poi sono improvvisamente scomparsa, ma solo ora mi sto dedicando alle recensioni per vari impegni lavorativi e familiari. Scusa tanto!
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