Recensioni per
Tre piccoli passi
di SAranel

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/08/12, ore 17:32

Quella Ode l'ho ascoltata... uff... almeno dieci volte, questa mattina. La facevo partire a ripetizione, perché, si sa, la voce di Ben causa dipendenza. Sì, in questo momento sono assurdamente una fangirl ossessionata ma... chi se ne frega? E' questo il bello dell'esser fans!
E la tua OS, poi...
**
E' meravigliosa. Perfetta. Triste. Dolorosa. Con una nota di speranza che ti serra il cuore in una morsa, fino a liberarlo in quel bacio che Sherlock riserva a John, mentre un sorriso e un sospiro ti sfuggone sulle e dalle labbra.
Preferita. Non aggiungo altro.
Bacioni**
Milù**

Recensore Master
15/04/12, ore 14:21

Maaaa.... tipo che alla fine stavo per mettermi a piangere... Spero sinceramente che non si sia addormentato sulla poltrona e abbia semplicemente sognato tutto.. Non può, non può essere ç_ç anche perché, come mai lo avrebbe fatto solo dopo tre anni (immaginarsi tutto intendo)? Veramente bella, è scritta benissimo e ama come hai descritto John, in tutto e per tutto, credo che stia veramente così... Io... Boh... sono commossa ç_ç
Amo che non hai dato spiegazione alla morte di Sherlock, non sapendo com'è andata veramente trovo decisamente bello NON aver fatto congetture e non aver detto nulla!
Veramente bella!


Ma.... dove la trovo letta da Benedict??? No perché non me la posso perdere!

Recensore Master
14/04/12, ore 19:18

Davvero, davvero carina. Una storia che, seppure parli in parte di mancanza e dolore, fa prevalere la tenerezza di ricordi belli, della speranza, del desiderio di un miracolo. Che, alla fine, si realizza, dopo tutta la tensione accumulata davanti a quella porta (ti giuro, mi sembrava di esserci!) Quello che mi soprende sempre, di queste storie è che, alla fine, i motivi per cui John ama Sherlock, sono i motivi per cui tutti noi lo amiamo, no? (beh, anche i motivi per cui amiamo John, via ^_^) Devo confessarti che la voce di Benedict è una delle cose che ho più apprezzato della versione originale della serie, insieme alle sue mani (eh, c'ho la fissa per gli uomini con belle mani) e quindi immagino che sia apprezzabile sentirlo recitare poesie!
Beh, ancora complimenti! alla prossima!
Sara

Nuovo recensore
14/04/12, ore 13:40

Io credo di non aver più parole, ogni storia che scrivi è qualcosa di magnifico; hai descritto in maniera sublime tutte le emozioni e i pensieri di John tanto che riuscivo a provare io stessa l'ansia e il desiderio di trovare Sherlock davanti alla porta.
Adoro come descrivi le scene fin nei minimi particolari perchè riesco a immaginarmi ogni singolo passo e ogni singola mossa dei protagonisti.
Le trame sono sempre nuove e innovative e questa storia è stata davvero dolcissima e mi ha davvero lasciata "turbata" ma in maniera assolutamente positiva, perchè è come se uno dimenticasse completamente tutto il resto e tutto ciò che lo circonda (o almeno per me è così XD)
Quindi ti faccio davvero i complimenti perchè tutte le tue storie sono scritte benissimo e ti lasciano qualcosa di piacevole *-*
p.s: bellissima la poesia, l'ho letta proprio qualche giorno fa e la lettura di Benedict è qualcosa di magnifico *^*
Ire :3

Recensore Veterano
14/04/12, ore 13:21

Ode to a nightgale letta dal Benedict Cumberbatch è... è... è un qualcosa che dovrebbe essere dichiarato illegale!! Da brivido! u.u

Bellissima storia, davvero!!
La leggevo e avevo l'ansia (solo io??), ma mi è piaciuta tanto!
Bello anche il finale, anche se avere la certezza che Sherlock è lì con John sarebbe stato molto bello! Così come è stato scritto si può pensare che tutte le considerazioni finali di John possano essere vere, e quindi che lui stia sognando davvero!
Comunque, complimenti! ^^ è scritta veramente bene!
..E spero di non aver scritto tante cavolate, ma se così fosse sono giustificata: ho dormito tipo 4 ore stanotte! :/
xD

Recensore Veterano
14/04/12, ore 01:38

Wow...è davvero bellissima. Dolcemente triste eppure sempre sostenuto dalla speranza, il tuo lettore diventa presto egli stesso dipendente da quei tre semplici passi. Uno. Due. Tre.
Assolutamente brillante e soprattutto splendidamente descritto. Come ogni volta ricostruisci atmosfere e personaggi con naturalezza e padronanza, con l'equilibrio e la leggerezza stilistica che ti contraddistinguono. Ho amato questo brano per la delicatezza con cui ritrai i piccoli gesti, l'attesta che diventa pian piano motivo di vita e morte insieme, il ritrovo così atteso da lasciare senza fiato perfino chi sta 'soltanto' leggendo. Una malinconia stemperata dalla speranza e infine premiata.
L'ho trovata davvero bellissima, non saprei con che altre parole descriverlo senza correre il rischio di essere banale o ripetermi. Bravissima SAranel, davvero bravissima.

A.H.

Recensore Veterano
13/04/12, ore 23:19

My Gosh!! Posso morire felice!!
Appena ho letto l'introduzione alla storia ti ho adorato perché io amo Keats e sopratutto "Ode to a nightingale"!!
Poi ho letto il seguito e ti ho adorato ancora di più!! *_*
Mi è piaciuta moltissimo. Mi sono sentita trascinata in quella stanza con loro ed è stato.. waaaw! ^_^
Poi hai deciso che volevi uccidermi sul finale con l'idea di andare su Youtube a sentire Benedict che legge Keats... Dio, il colpo finale!! ^_^
Ti ringrazio! :)
Alla prossima!
Rora

Recensore Master
13/04/12, ore 23:04

Non so dirti se questa sia una storia lunga o corta perché l'ho divorata tutta in un attimo e ti giuro che avrei voluto non finisse, mai mai mai. Sì, insomma, troppo bella tant'è che avrei voluto raccontassi all'infinito come ogni giorno John aspettava i suoi tre passi e come interagiva con essi. Ma si sa, tutte le cose belle devono finire! John è al massimo della tenerezza in questa storia ed è bellissimo come non voglia avere spiegazioni ma solo starsene lì a osservare il suo Sherlock. E Sherlock che gli bacia il palmo della mano è pura goduria... *melts down* Bellissima.

Nuovo recensore
13/04/12, ore 23:03

Sto piangendo...ho i brividi...ho immaginato ogni singola scena e sentito ogni singolo suono che hai così dolcemente raccontato!
Grazie per queste emozioni bellissime, sono un toccasana in certi momenti...non sono ancora pratica di qui ma penso che questa storia finirà tra i miei preferiti :)
Continua così!!

Recensore Junior
13/04/12, ore 22:47

"Sei sempre in ritardo, Sherlock. Hai lasciato freddare il tuo tè". ^_^
Veramente bella, commovente, triste, piena di vita e di speranza.
Le tue descrizioni mi piacciono tanto... mi hai messo un'ansia addosso come se aprissi la porta insieme a Watson.
L'idea dei tre passi e del tè è davvero interessante.
Complimenti!!!!

Recensore Master
13/04/12, ore 22:24

Oh my... ma come fai??? no adesso spiegamelo.. tutto quello che scrivi ha una forza incredibile, mi tiene inchiodata alla sedia finché non ho letto tutto e dopo sono talmente emozionata che faccio fatica a mettere insieme le parole..

"Anche il mormorio di John fu flebile ma Sherlock lo sentì ugualmente. Gemette, con un leggero sorriso e non potè fare a meno di stringere a sè John con tutta la forza che possedeva, premendo le labbra contro le sue come se ne avesse un bisogno incolmabile, come se dovesse nutrirsi del suo respiro e della sua bocca per vivere. John ricambiò quell'abbraccio bisognoso, esigente, pieno di passione troppo a lungo repressa e strinse la sua camicia fra le dita fino a farsi male, ma il dolore era l'ultimo dei suoi pensieri in quel piccolo, perfetto frangente della sua esistenza.
Non esisteva più un mondo al di fuori del piccolo salotto del 221b, non esisteva una metropoli in continuo e frenetico movimento, nè una nazione, nè un continente, un pianeta, una galassia al di fuori dei vetri della finestra dell'appartamento. Esistevano solo loro due. Sherlock e John, John e Sherlock." ---> qui ho rischiato davvero di mettermi a piangere e non sto scherzando..

Poi tutto la parte sui sogni, quelli da cui non vuoi svegliarti e che quando torni cosciente cerchi disperatamente di continuarli, di riaddormentarti.. come conosco bene quella sensazione, mi strazia il cuore ogni volta e mi fa sentire davvero sola a volte.. Spero anch'io di incontrare la mia/il mio John o la mia/il mio Sherlock, possibilmente prima che poi..

a presto e sempre tantissimi complimenti, non so davvero come mai, ma mi incanti *____*