Recensioni per
Tre piccoli passi
di SAranel
Quella Ode l'ho ascoltata... uff... almeno dieci volte, questa mattina. La facevo partire a ripetizione, perché, si sa, la voce di Ben causa dipendenza. Sì, in questo momento sono assurdamente una fangirl ossessionata ma... chi se ne frega? E' questo il bello dell'esser fans! |
Maaaa.... tipo che alla fine stavo per mettermi a piangere... Spero sinceramente che non si sia addormentato sulla poltrona e abbia semplicemente sognato tutto.. Non può, non può essere ç_ç anche perché, come mai lo avrebbe fatto solo dopo tre anni (immaginarsi tutto intendo)? Veramente bella, è scritta benissimo e ama come hai descritto John, in tutto e per tutto, credo che stia veramente così... Io... Boh... sono commossa ç_ç |
Davvero, davvero carina. Una storia che, seppure parli in parte di mancanza e dolore, fa prevalere la tenerezza di ricordi belli, della speranza, del desiderio di un miracolo. Che, alla fine, si realizza, dopo tutta la tensione accumulata davanti a quella porta (ti giuro, mi sembrava di esserci!) Quello che mi soprende sempre, di queste storie è che, alla fine, i motivi per cui John ama Sherlock, sono i motivi per cui tutti noi lo amiamo, no? (beh, anche i motivi per cui amiamo John, via ^_^) Devo confessarti che la voce di Benedict è una delle cose che ho più apprezzato della versione originale della serie, insieme alle sue mani (eh, c'ho la fissa per gli uomini con belle mani) e quindi immagino che sia apprezzabile sentirlo recitare poesie! |
Io credo di non aver più parole, ogni storia che scrivi è qualcosa di magnifico; hai descritto in maniera sublime tutte le emozioni e i pensieri di John tanto che riuscivo a provare io stessa l'ansia e il desiderio di trovare Sherlock davanti alla porta. |
Ode to a nightgale letta dal Benedict Cumberbatch è... è... è un qualcosa che dovrebbe essere dichiarato illegale!! Da brivido! u.u |
Wow...è davvero bellissima. Dolcemente triste eppure sempre sostenuto dalla speranza, il tuo lettore diventa presto egli stesso dipendente da quei tre semplici passi. Uno. Due. Tre. |
My Gosh!! Posso morire felice!! |
Non so dirti se questa sia una storia lunga o corta perché l'ho divorata tutta in un attimo e ti giuro che avrei voluto non finisse, mai mai mai. Sì, insomma, troppo bella tant'è che avrei voluto raccontassi all'infinito come ogni giorno John aspettava i suoi tre passi e come interagiva con essi. Ma si sa, tutte le cose belle devono finire! John è al massimo della tenerezza in questa storia ed è bellissimo come non voglia avere spiegazioni ma solo starsene lì a osservare il suo Sherlock. E Sherlock che gli bacia il palmo della mano è pura goduria... *melts down* Bellissima. |
Sto piangendo...ho i brividi...ho immaginato ogni singola scena e sentito ogni singolo suono che hai così dolcemente raccontato! |
"Sei sempre in ritardo, Sherlock. Hai lasciato freddare il tuo tè". ^_^ |
Oh my... ma come fai??? no adesso spiegamelo.. tutto quello che scrivi ha una forza incredibile, mi tiene inchiodata alla sedia finché non ho letto tutto e dopo sono talmente emozionata che faccio fatica a mettere insieme le parole.. |