Recensioni per
Vento dell'Apocalisse
di Subutai Khan

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/09/14, ore 14:56

Ciao, sono felice di aver trovato un fanboy finalmente. Ci sono pochi autori maschi che scrivono ed è un peccato che sapete scrivere quanto noi. Non vedo differenze :)
A parte questo la storia ha un qualcosa che attira il lettore, lo costringe (in senso buono) a leggere fino in fondo, sentendo anche empatia con Magnus.
C'è una cosa che fa bloccare il ritmo della lettura però, e sono alcune discordanze tra i verbi da te usati. Vorrei fartene un esempio:

'In un'altra era, ben diversa da quella in cui mi trovo ora, sono il terribile Magus'

Stai parlando di un' epoca passata quindi al posto di 'sono' andrebbe meglio 'ero'.

Spero tu non te la prenda per le mie parole. L'autore sei tu, io do solo parere di lettrice :)

Ciao ciao

Recensore Junior
18/08/12, ore 12:37

Come sempre, adoro le tue storie. Il tuo modo di scrivere ha qualcosa di oscuro e affascinante allo stesso tempo xD non so come definirlo lol. Comunque ormai ho capito che ti piace scrivere storie tragiche e tristi XD me ne farò una ragione ogni volta che leggerò una tua storia u_u :P 
Complimenti ancora! *__*

Nuovo recensore
30/08/08, ore 17:58

Rowina e sir Chrono sono stati esaurienti. Qualsiasi cosa dicessi in questo momento, risulterebbe solo una ripetizione, perchè hanno espresso alla perfezione i miei pensieri. Ottima storia e complimenti!

Sir Crono Ra-Kal
16/11/06, ore 01:49

Il gioco ha una grande storia. Ma i giochi dei vecchi tempi hanno un problema: in quei loro sprite pixellosi dalle due o tre varianti per rappresentare questa o quell'emozione, nei loro rettangoli testuali blu (così era settato il mio) minimali, la storia te l'accennano. Per quanto la storia sia grandiosa, i personaggi ottimi, bisogna avere una buona immaginazione per esserne coinvolti emotivamente. Sì, chiamatemi nerd, ma ho vissuto quella scena tutta emotivamente, aspettavo solamente qualcuno che riuscisse a sublimare i 16-bit nell'altissima risoluzione di un'opera letteraria senza farla sgranare, e Kaos ci è riuscito alla grande. Nemmeno nella sceneggiatura originale del gioco, per quanto ricordo, gli autori sono riusciti ad azzeccare le poche battute che Kaos ci riporta nella coerenza del personaggio di Magus così alla perfezione; per non parlare dell'introspezione! La storia è riassunta chiaramente - quantomeno nei suoi tratti fondamentali per quel che ne concerne il tema principale della trattazione - anche per chi non si è mai avvicinato a Chrono Trigger. Per chi ci ha giocato, certe frasi sono colpi di genio, anticipazioni delle associazioni del lettore. "Già, la Macchina Mammon" era esattamente quanto pensavo quando ho letto questa frase. Per non parlare di certe libere interpretazioni che, credo, tanto libere non sono, ed ognuno che abbia vissuto emotivamente la storia che sta alla base di quelle scene dalla colonna sonora midi, ne ha ricevuto la medesima impressione che Kaos ha tradotto in arte: i sorrisi gentili di Schala, il peso del fallimento che grava su Janus bambino che accarezza Alfador. Stilisticamente parlando, è ineccepibile: il modo in cui il flusso mnemonico diventa resoconto del momento presente non è diverso dal seguire il vento che ci si immagina stia sferzando il volto dello stregone maledetto sul promontorio gelido; tutto avviene naturalmente, il racconto segue il suo corso senza interruzioni inutili o passaggi forzati. Ogni parola è esattamente al suo posto, ogni frase con il giusto ritmo musicale: è un crescendo di soddisfazione artistica cumulativo quello che si prova nel leggere l'una frase dopo l'altra, tutto esattamente dove dovrebbe stare; è essenziale, e tuttavia non manca niente. Questo grande pregio stilistico di Kaos si realizza pienamente nella sua interpretazione di questo personaggio. Il balbettio finale da moribondo è leggermente impronunciabile, ma anch'esso esatto nella scelta delle parole, taglienti ed esatte al millimetro: Magus ha vinto il suo confronto con la grande precisione dei suoi sarcastici fendenti di vibrazione più che con l'evocazione della Materia Oscura. Confrontandolo, si vede come l'essenzialità delle parole di Magus, anche nei suoi pensieri privati, sia come un avere sempre a che fare con la morte. Come se ogni frase pensata o pronunciata possa naturalmente essere l'ultima del racconto. Ed il finale, poi! Frammentato come il balbettio del moribondo. Essenziale ancor più, naturalmente, nella consapevolezza che il "buio cala sul grande Magus". Ed il "buio" preannunciato ("il vento nero" che soffia) cala effettivamente con l'ultimo punto, anch'esso importante ed essenziale. Tutto in maniera a lui consona. Grazie Kaos.

Recensore Veterano
15/11/06, ore 00:04

Mi ero ripromessa di recensire questo tuo lavoro, benchè se ne sia già parlato in privata sede, io e te, e ti abbia detto le mie impressioni in diretta.
Per iniziare il mio commento voglio esporti quello che, dal mio punto di vista, è l'unica piccola pecca di questo racconto: la scioltezza con la quale la voce di Magus, che tu gli hai dato, racconta la sua stessa storia. E ci tengo a specificare e ad accentare quel "Mio punto di vista", non a caso, ma perchè, semplicemente, se non ci fossi stato tu a darmi chiarimenti sulla trama, sarei rimasta con dei buchi neri d'incompletezza, nella mia mente, o avrei dovuto ritornare a leggere dei passaggi -cosa che in generale detesto abbastanza.
E, d'altra parte, questo è anche un punto di forza della storia: perchè, se conoscessi il fandom e la trama già di base, credo mi annoierebbe star lì a vedere il protagonista sproloquiare su situazioni e circostanze che conosco più che bene.
Quindi tant'è: era il rischio di leggere una storia basata su qualcosa che conosco quasi per nulla.
Ed io potevo mai privarmi del piacere di leggerti?
Direi proprio di no.
Ora, io non gioco a videogames come non gioco a giochi di ruolo. Ma dovessi basarmi su quel poco che ne so, oserei dire che i personaggi non sono così ben definiti. Ebbene, il tuo Magus, invece, è caratterizzato alla perfezione: nel giro di poche pagine passa dal riflessivo rimpianto per il passato, al dolore per una sorella perduta, all'esaltazione di ricordi ed ambizioni, all'orgoglio totale che non permette d'accettare una sconfitta che brucia, ad una quasi cecità che non gli permette di vedere che il suo nemico lo avrebbe di certo sconfitto.
Il tutto permeato da un sarcasmo ed un'ironia che ben si accordano al tuo usuale modo di scrivere e di caratterizzare i personaggi -fittizi o reali che siano. Arricchito, in più, da qualche ricamo poetico che, pur esulando un po' dal tuo stile usuale, ho trovato ben confacente alla storia in sé, e al tono epico della trama.
E, ovviamente ed immancabilmente, tutto questo è scritto e descritto alla perfezione, con un registro lessicale che sale all'aulico e cala al gretto e brutale in modo così naturale e scorrevole, da rendere la lettura estremamente piacevole.
L'unica cosa che ti ho rimproverato, è il finale volutamente tragico: non perchè sia una scelta infelice o mal azzeccata, assolutamente. Ma perchè mi ha resa triste per il personaggio cui hai dato voce.
Ne aveva già passate tante, poveraccio.
Ma ad ogni modo queste sono quisquilie: questo è un ottimo lavoro, come al solito, e una piacevole lettura anche per chi, come me, non conosce Chrono Trigger.
Un bacio grande.
Rowina.

Nuovo recensore
13/11/06, ore 21:45

Complimenti, è scritta davvero molto bene! non conosco Chrono trigger, ma non ho trovato difficoltà a leggerla. Bravissimo!