Premessa: mi è quasi preso un colpo quando ho visto che, finalmente, dopo giorni, hai pubblicato.
Mi È preso un colpo quando ho letto. Di' un po', che, stai passando al lato oscuro? Stai abbandonando il J/L? Su, togli via quella faccetta perplessa e un po' timorosa: sto solo scherzando.
E passiamo a noi.
Leggerla tutta, sino in fondo, è stato, come dire?, non difficile, piuttosto ostacolato, ecco, ostacolato dalla sottile avversione che ho per questa coppia, che, per quanto possa passare per plausibile e tutto quanto, proprio non riesco ad ingoiarla. MA. C'è un ma.
Il ma è tutto in quello che hai scritto, tirato fuori, sbattuto in faccia ai lettori. Il ma è quello che va oltre i personaggi, che si trascina più in fondo.
Se mi chiedessi di descrivere questa fanfiction in una parola, io ti direi: desolante.
Desolante, come la voglia di Sirius (e qui mi viene in mente una vecchia canzone di Nek, che faceva: "E sei, l'unica voglia che non vorrei..."), come il suo amore un po' giusto e un po' sbagliato; desolante come i suoi tentativi di respingerlo, desolante come il suo inghiottire quei tentativi perché debole, perché quella voglia è più forte.
E poi James. James che mostra una sorta di cattiveria, ma non una cattiveria fredda e consapevole, bensì inconscia, dettata forse dall'amore per Sirius. Quella stessa inconscia cattiveria che lo spinge a dividersi tra due persone che ama (e che mi venga un colpo per quello che sto per dire, ma secondo me l'amore per Sirius era di gran lunga maggiore di quello per Lily), che lo spinge a quei "no", a quei "non stasera. Sto con te".
È tutto un circolo maledetto, fatto di tentativi, giusto o sbagliato e amori destinati a vivere nel buio.
Se non è desolante questo!
Stilisticamente ho notato qualche leggera variante perché, anche da parte tua, ho percepito un'amarezza di fondo, la voglia di combattere per poi arrendersi prontamente. E qui non mi dilungo, entrambe sappiamo bene i motivi che ci stanno dietro.
Grammaticalmente impeccabile, eccezion fatta per due piccole sviste: una e congiunzione scritta come e verbo ("Prendi le tue cose èva a casa") e poi uno sto scritto con l'apostrofo ("Non stasera. Sto' con te).
Che poi, per inciso, perché tocca sempre a me il compito del recensore carogna? *mumble*
E credo di non avere null'altro da dirti, se non rinnovarti i miei più sinceri complimenti, perché di passi in avanti ne hai fatti e sono passi da gigante.
Ti bacio,
la tua Honeybee. |