Ciao ^^
Ero partita con l'intenzione di rispondere alla tua recensione, poi però ho cliccato sul tuo nick, ho visto questa storia, e mi ha attratto come una calamita. Ho dovuto leggerla per forza e, che dire, non me ne sono affatto pentita.
Quello tra Gohan e Piccolo è sicuramente uno dei rapporti più belli che ci sono presentati in Dragonball, e tu l'hai reso in maniera sublime. Innanzitutto, il modo in cui hai trattato i due personaggi è fantastico. Sono vergognosamente IC, Gohan in particolare mi ha fatto sciogliere il cuore, con il suo fare ingenuo e tanto educato <3
La frase: Adesso che piangeva di meno si era accorto di quanto a Gohan piacesse parlare. Lui, però, era un tipo di poche parole. mi ha fatto sorridere. Per tanti motivi, suppongo. Primo fra tutti, chi mai può dimenticare quanto fosse frignone Gohan all'inizio dell'allenamento? Non faceva altro che piagnucolare (e, diciamocelo, aveva le sue ragioni, poverino!)... Inoltre, mi è piaciuta perché l'altra cosa che mi sembra caratteristica del Gohan di quel periodo è il fatto che sia più adulto, in qualche modo, degli altri bambini, più intelligente senz'altro, e comunque in grado di sostenere discorsi che farebbero impallidire tutti i suoi coetanei. Per finire, la frase mi ha colpito perché contrappone due caratteristiche contrarie di Gohan e Piccolo: il primo è un chiacchierone, il secondo è molto taciturno.
La domanda che Gohan pone al suo maestro mi ha fatto provare una tenerezza immensa. “Piccolo-san, tu ce l’hai una famiglia?”, insomma, si può essere più dolci?! *-* Poi mi è piaciuta molto l'immagine di Gohan che, pur con le mani ferite, è felice di starsene lì, vicino al fuoco che lo scalda... Dai, questo bambino è carinissimo, la sua sincerità è disarmante, il modo in cui dice che secondo lui sua mamma si sbaglia a ritenere Piccolo... ehm... non molto simpatico, ma anche la maniera in cui dichiara che gli piace stare con il suo maestro e che, in sua compagnia, non sente neanche tanto la mancanza del suo papà.
Ma, ohi, qui ho parlato solo di Gohan... Anche Piccolo merita due (ehm, magari più di due) parole. Che dire, credo che tu l'abbia centrato in pieno. Insomma, non lo fai sbilanciare troppo, gli metti in bocca poche parole, ma - anche per merito dei pensieri che ci permetti di conoscere - tanto basta per capirlo, per entrargli nella testa. Oltretutto, le due frasi che gli fai dire sono troppo azzeccate!
Non per dire, ma mi sono innamorata di quel suo “Disperdi calore o ti ci abituerai. Non ci sarà sempre un fuoco a scaldarti.”
Si sente davvero che comincia a rendersi conto che in Gohan c'è qualcosa di più e, anche se non a livelli trascendentali, si capisce che suo malgrado inizia a provare qualcosa nei riguardi del bambino. Di sicuro non gli è più completamente indifferente, non lo considera più solo come un moccioso piagnucolone/palla al piede/figlio del suo arci-nemico.
Ne è la prova la scena finale (dolcissima!), quando Piccolo resta lì, a guardare Gohan dormire.
E quel che è più bello, è che Gohan si rende conto di questo cambiamento... Bambino sì, ma di certo tutto meno che stupido!
Insomma, devo davvero farti i miei complimenti. Questa storia (nel caso non si fosse capito) mi è piaciuta tantissimo - oltretutto, è scorrevole da morire, e non ho visto neanche l'ombra di un errore.
Per concludere, buon compleanno! Tanti, tanti auguri!
Un bacio, e alla prossima! ^-^ |