Recensioni per
La sofferenza di un attimo
di Doomsday_

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/04/16, ore 16:26
Cap. 1:

Ah, le tue storie sulla mamma!
Vorrei leggere anche quella su Maryse, ma purtroppo la mia conoscenza del fandom si limita al meraviglioso trash della serie tv... e non posso metterci su le mani v.v

Questa è diversa dall'altra che ho letto, però la mamma è ugualmente fondamentale. Non è un modo della mamma di vedere il proprio figlio, ma una visuale della figlia (io ho assunto che sia una ragazza a parlare, ma effettivamente ora mi viene il dubbio... hai accennato qualcosa di specifico o sono io che vaneggio?) su di lei.

Mi piace molto questo tuo esplorare la figura materna — questa storia, poi, mi sembra così difficile da scrivere.
C'è molta confusione, lo stile ripetitivo è adatto, le parole in corsivo sono incisive (anche se è quasi sempre la stessa che viene ripetuta) e a loro volta adatte.
Tutto sembra studiato in modo molto attento, eppure al tempo stesso si legge chiaramente la confusione della perdita, il dolore della solitudine, l'impossibilità di appoggiarsi alla figura della mamma per affrontare la crescita.
Io non so cosa farei senza la mia mamma... anzi, quando torna me l'abbraccio per bene, anche se non lo faccio quasi mai. Ma ho il ciclo, sono giustificata.

E mi piace anche la faccenda di superman... è solo un accenno, ma è un dettaglio — come ce ne sono altri, disseminati lungo la storia — che rappresenta un pezzo del puzzle che costruisce il background. Perché qui di background ce n'è un sacco, e da un lato vorrei leggerne di più, sapere il passato, il presente e il futuro; ma dall'altro credo che estrarre questa riflession, questo momento (un frame?) dal suo contesto sia ancora più importante per far riflettere sul significato della mamma. La sola e unica e insostituibile mamma.

Di nuovo mi hai fatto inumidire gli occhi, come tu possa farlo con così poche parole rimane per me un mistero. Sono contenta di averti ritrovata anche stavolta, perché esplorare il tuo profilo è meravigliosamente doloroso. O dolorosamente meraviglioso... sì, forse è meglio così.

Complimenti davvero, alla prossima.
Chara

Recensore Veterano
30/03/16, ore 18:04
Cap. 1:

Wow, mi hai letteralmente colpita con questa piccola os. Non so cosa dire... Bellissima l'idea di scriverla come una sorta di lettera verso la madre. Mi sono rivista in queste righe ed ultimamente mi è capitato spesso. Forse è una forza maggiore che vuole farmi capire che nel mio dolore non sono sola.
Non ho trovato errori, se non per una svista :
"che per te era diventato coma (come) la kryptonite."
Brava, i miei complimenti.
Alla prossima,
Arte.

Recensore Junior
18/06/12, ore 13:13
Cap. 1:

Giuli! Ho aspettato un po' prima di recensire questa storia. Non so perché, ma forse, come mi capita con i libri che più mi colpiscono, ho aspettato di capirla fino in fondo prima di scriverti una recensione. Sono senza parole. E' davvero bellissima, chiunque la legge non può far altro che rimanere a bocca aperta. E non solo perché è scritta in modo perfetto, ma perché racchiude qualcosa di vero, di realmente vissuto. E' come se tu avessi rinchiuso una parte di te in queste parole, e allo stesso tempo liberato il dolore che questi pensieri ti procuravano. Io credo che prima di tutto scrivere sia un ottimo modo per sfogarsi, per dire cose che a voce non escono nel modo in cui le senti dentro. La scrittura è qualcosa di meravigliosamente liberatorio, e questo si capisce dall'atmosfera delle tue parole. Penso che tu non abbia mai descritto un'emozione forte così bene come in questo caso, forse perché ci hai messo te stessa e tutto lo strascico di esperienze che ti porti dietro. Mi sentivo quasi un'estranea mentre leggevo, come se fossi entrata in un ambito che non mi riguardava.. E' un angolo della tua vita che hai deciso di far conoscere al mondo, ma io ho quasi paura a commentare, paura che le mie parole possano rovinare tutto questo. Ma non potevo non lasciare un commento.
Non so perché, ma ho sempre notato che qualsiasi genere di produzione artistica nata da uno stato d'animo triste o tormentato sia sublime. E' incredibile, ma quando siamo attraversati dalla negatività diamo il meglio di noi. Grazie per aver scritto questa storia, mi hai trasmesso qualcosa di ancora indefinito, ma sicuramente forte. Non finirai mai di stupirmi, e questo, sia in qualità di collega che di amica, non fa altro che rendermi felice.
Ti voglio bene! 
Cissy