Ciao :) innanzitutto mi scuso per il tempo che ho impiegato a scrivere la recensione – avevo letto la storia da molto, ma solo adesso sono riuscita a ricavarmi un pomeriggio in mezzo alle sessioni d’esame!
Per quanto riguarda la recensione, ho provato ad essere il più obiettiva e precisa possibile, cercando di non frammezzare il punteggio :) spero bene!
A presto! ;)
Punteggio totale: 39,5/45
Grammatica e Sintassi: 7,5/10 punti
una compagnia ben più... intima. Ma in quel momento era lì (non è molto corretto iniziare una frase con “ma”)
D'altronde, era questo che provavano tutti coloro i quali stavano intorno ad Alessandro. Se ha domato Bucefalo, poteva domare chiunque. (il tempo del verbo avere è sbagliato: sostituisci “ha” con “aveva”)
Mi svegliai dal torpore che mi affliggeva. Ero rimasto in silenzio ad ascoltare quella storia e provai addirittura gusto nell’ udirla. (Sostituirei “provai” con “avevo provato”)
Stile e Lessico: 7,5/10 punti
Per quanto riguarda lo stile, ti segnalo queste ripetizioni:
erano le grigie armature delle sue guardie personali in piedi a far la guardia (ripetizione: sostituirei “guardia” con “sentinella” o altro sinonimo) come cani o meglio come statue.
A parte le guardie sulla porta, nessuno. Mi voltai e ordinai ad una delle guardie di correre (ripetizione: sostituirei “guardia” con “sentinella” o altro sinonimo)
lo tranquillizzai con tono calmo e pacato. << Sta tranquillo figliolo, nessuno ti farà del male (ripetizione: sostituirei “tranquillo” con “calmo” o altro sinonimo)
Comandante Macedone, ero un babilonese. Il pesce guardiano aveva svolto il suo compito: proteggere la cultura babilonese. (ripetizione: sostituirei “Babilonese” con un sinonimo)
In merito alla punteggiatura, invece:
mi teneva al caldo da quella fresca serata primaverile. (modificherei così: “mi teneva al caldo, riparandomi da quella fresca serata primaverile.”).
Aprii la porta, scostai le tende e giunsi dal mio condottiero: (metterei la virgola al posto dei due punti) Alessandro Il Macedone.
tappeti pregiati e alle spalle un enorme letto circolare (io metterei un inciso qui: “e, alle spalle, un enorme”)
come cani o meglio come statue. (aggiungerei una virgola qui: “come cani, o meglio”)
<< Tu no, Astor. Resta, fammi compagnia. Non ho voglia di stare da solo. >> (qui sei andato a capo. La frase successiva è però legata al dialogo, quindi ti suggerirei di tenerla nella stessa riga del dialogo) Disse con tono freddo e stanco.
Il Grande gridò, e il silenzio calò. Momenti interminabili. Ma infine Alessandro riprese: (Fluidificherei il passaggio togliendo qualche punto fermo, magari legando la seconda e la terza frase.)
non avevo scelta così stetti ad ascoltare. (Metterei una vigola qui: “non avevo scelta, così stetti ad ascoltare.)
nome conosciuto nella zona Est della città. (Qui sei andato a capo: solitamente, quando lo si fa all’interno del dialogo, all’inizio della nuova riga si re-inseriscono i segni di dialogo aperto.) Dopo quest'episodio, i presenti non ne fecero parola con nessuno. (Correggerei così: “nome conosciuto nella zona Est della città. – a capo - << Dopo quest'episodio, i presenti non ne fecero parola con nessuno.”)
Eppure esattamente un mese dopo, l'episodio si ripeté. (Metterei una virgola qui: “Eppure, esattamente un mese dopo, l'episodio si ripeté.”)
Fece due calcoli e scelto il giorno in cui sarebbero dovuti apparire, uscì dalla città. (Metterei una virgola qui: “calcoli e, scelto”)
pesci con una lancia al posto della faccia e come se non bastasse, un gigante dei mari. (Metterei una virgola qui: “faccia e, come”)
non avrebbe mai più voluto rivedere ma allo stesso tempo, voleva conservarlo (Metterei una virgola qui: “ma, allo stesso”)
vi furono vari sconvolgimenti politici e per questo e altri motivi, ormai non c'era più tempo per raccontare leggende. (Metterei una virgola qui: “politici e, per questo”)
la leggenda alle generazioni future ma le reazioni furono totalmente diverse (Metterei una virgola qui: “future, ma le”)
Trama/ Originalità : 20/20 punti
Giudizio Personale: 4,5/5 punti
Come al solito hai saputo creare una storia veramente originale, per cui inizio col farti i complimenti.
L’idea dello spirito-guardiano delle tradizioni è molto bella, poetica quasi, e tu hai saputo fonderla perfettamente con la leggenda, creando un racconto che, oltre ad essere fluido e armonico, è soprattutto affascinante.
Sono stata piacevolmente colpita dalla conoscenza storica che trapela attraverso questa storia: la sua accuratezza è tanto marcata quanto non ostentata, il che è, a mio avviso, positivo. L’atmosfera del tuo racconto è di per se evocativa, il pretesto per la narrazione abilmente inserito, l’aspetto fondamentale della leggenda urbana – il fatto che venga tramandata oralmente e mai da chi l’abbia direttamente vissuta – rispettato in pieno. Come in ogni tuo scritto, ho apprezzato molto la trama e l’originalità, ma devo dolermi per i piccoli nei che ti ho segnalato nelle voci “grammatica” e “stile”; su quest’ultima, soprattutto, voglio spendere due parole. La tua storia è - purtroppo - spesso molto frammezzata da punti, che creano frasi composte da pochissime parole e “slegate” le une dalle altre, perfino dove queste – a mio parere – sarebbero dovute stare insieme, unite da un tipo di punteggiatura più varia; questo, ovviamente, va inteso per le parti non inserire nei dialoghi, per le quali ritengo la punteggiatura da te scelta funzionale al tipo di impostazione del discorso che hai voluto dare ai tuoi personaggi.
Ultima annotazione, più di gusto personale che di forma: probabilmente io non avrei slegato il secondo dal terzo capitolo; il taglio che hai operato, infatti, è brusco, soprattutto in quanto la frase che apre il terzo capitolo è davvero molto legata con la fine del secondo.
La tua storia è scorrevole, un racconto che si legge tutto d’un fiato molto volentieri e che ha quel lieve sapore di mistero che lo rende ancora più intrigante. Il finale mi ha trovata piacevolmente colpita: l’idea che questi “spiriti” abbiano segnato Astor tanto da indurlo a vivere nella città che ormai è divenuta sua così interamente è meravigliosa, la scena del pesce-ombra che danza nell’aria e sulle pareti attorno a lui per poi strisciargli sotto la pelle, insinuandosi nel suo cuore, è bellissima. I miei complimenti ;) |