Recensioni per
The beginning: the breath of the dragons
di Yuko majo
Ciao Yuko! Alla fine sono riuscito a leggere qualcosa di tuo :D |
Ciao, nuova lettrice, sono capitata per puro caso sulla tua fiction, avendola vista su un certo faccia-libro su una pagina che seguo :) |
Ciao :D eccomi con il giudizio per il contest: |
Partecipante all'iniziativa "Ti regalo una recensione" indetta dal gruppo Fiumi di parole.
Primo: di solito non mi piacciono le cose... vistose, ma l'immagine è bellissima.
Inoltre, credo che non ci sia nulla di meglio, per uno scrittore, del prendere spunto da un'immagine. E' una cosa così... esotica. Appunto perché non l'ho mai fatto, di solito a me l'ispirazione appare come una specie di finestra nera zeppa di parole che svolazzano... e io sono lì che devo decidere come sistemarle, un po' come se fossero del puzzle da mettere insieme. Oddio, sto divagando. Però c'è un motivo se ho parlato di ciò: il tuo stile è ispirante. Crei ambientazioni che permettono al lettore di viaggiare con la fantasia. Mentre leggevo, già stavo pensando al fatto che sarebbe una figata scrivere, inventare, redigere una storia del genere. Un racconto in cui, apparentemente, non ti poni limiti. Sembra di vederli con gli occhi questi spazi immensi che descrivi, ed è un'esperienza fantastica, dico sul serio.
Tornando a noi... draghi? Oddio, ammetto che non sono la mia specialità. Non mi hanno mai particolarmente affascinata. Chissà perché?
In pratica non so nulla dei draghi, a parte lo stretto necessario, ossia che sono creature fondamentalmente cattive e bavose e sputa fuoco, e che di solito hanno sempre la peggio. Ma non si finisce mai di imparare, giusto?
Sei un'autrice molto descrittiva, ti piace perderti nei dettagli e, sinceramente parlando, ti ci perdi davvero bene.
Se è vero che di draghi non me ne intendo, mi piace molto leggere e parlare di eroine. Donne forti, complesse e sfaccettate, donne in cui, tralasciando l'elemento sovrannaturale, ognuna di noi si può rispecchiare. Perché nella nostra quotidianità, con le nostre sciocchezze, le piccole gioie, i dissapori, le difficoltà, ognuna di noi è un'eroina. Anche la tua lo è, ovviamente, anche se di genere 'leggermente' diverso.
Una cosa che ammiro di te è il fatto che scrivi in terza persona, e tuttavia riesci a coinvolgere. Non è facile, e questo spiega perché, al giorno d'oggi, la maggior parte della narrativa d'evasione sia impostata in prima persona.
Diciamo che hai il piccolo dono di tenere il lettore col fiato sospeso, che non è poca cosa.
Che altro dire? Mi è piaciuta la tua storia; vorrei leggere qualcos'altro di tuo, avrei voluto farlo prima, probabilmente questa recensione sarebbe stata diversa se avessi conosciuto meglio il tuo stile e il tuo modo di 'ragionarla', per così dire. Perché in fondo tutti gli autori hanno un modo di vedere le cose, e il suo seguito, cioè le recensioni, dipende anche da questo.
Chissà che, dopo aver letto questa storia, non mi appassioni al fantasy e inizi a frequentare questo fandom!
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Io continuo a rimanere basita dalla bellezza dei tuoi racconti, delle descrizioni poetiche che fai dei paesaggi, delle caratterizzazioni così precise da darti l’impressione di conoscerli personalmente dei protagonisti. |
Rieccomi *-* |
Appuntino-ino-oh... "Ormai non lo ricordava più, ma ricordava", piccola ripetizione... per il resto... Molto, molto, molto bello :) mi è piaciuto proprio tanto e spero davvero che sia il prologo di una long, perchè mi incuriosisce particolarmente! L'idea somiglia un po' a Eragon (credo, mai letti i romanzi, ma mi sembra di aver capito che funzioni così anche lì) e ho un po' di domande ( che bello averne, spronano a continuar a leggere!), ma che aggiungere? Mi piace! |