Bene, eccoci finalmente all'ultimo capitolo di questa meravigliosa storia.
Devo riassumere tutti i complimenti precedentemente espressi a cotanto splendore? Devo? E va bene, vado, perché noto con disappunto che non ci sono abbastanza recensioni, nonostante tutte le pressioni che hai ricevuto per pubblicarla e per aggiornarla e la cosa non può che farmi infuriare e disturbarmi, perché ci sono storie davvero INSIPIDE e MISEREVOLI che hanno recensioni entusiastiche e la tua, che continuo a definire un capolavoro, il Manifesto della NedIce (non me ne vogliano altri autori che ne hanno scritto) è a dir poco avvilente non sia ammirata e commentata, anche con poche righe, per carità, ma recensita.
Se lo merita ed è indubbio, non sono di parte.
Innanzitutto la coppia, va bene, è crack, ma anche a chi non si è mai posto la questione di loro due insieme, basta leggere il primo capitolo, quello con un po' di movimento fisico (che, diciamocelo, attira la massa) per trovarli dannatamente interessanti, insieme.
E poi ci sono tutti gli altri capitoli, la STORIA nel vero senso della parola, che va a ritroso ed è affascinante e originale anche per questo: ti fa vedere come il loro rapporto, da pressoché due timidi sconosciuti, evolva magnificamente fino a vederli... innamorati.
Ci sono mille momenti bellissimi, durante i capitoli, c'è sentimento e batticuore e basta soffermarsi su certi passaggi per capire quanta cura tu ci abbia messo nel costruire loro due, i principali, nelle scenette degli altri due a casa, nel presentarci gli ambienti, il cibo, il normale percorso di un turista in una città nuova da esplorare.
Ti sei documentata molto ed io posso solo invidiarti, perché nella mia infinita pigrizia mai mi sarei sobbarcata in un'avventura simile. Davvero complimenti.
Detto questo, che riassume un po' il mio pensiero generale, vengo a parlarti dell'ultimo capitolo.
La prima parte è ovviamente tristissima. Mi piace, qui, come Eirìk sia combattuto tra il desiderio di vedere Jan spuntare in aeroporto per salutarlo e la paura, quasi, che questo avvenga. Tiene il cellulare acceso per essere contattato dal padre (non riesco a non chiamare Danimarca così!), il terrore che Jan possa decidere di farsi almeno sentire attraverso quell'aggeggio e, sullo stesso piano, la piccola fiamma che vorrebbe fosse proprio l'olandese a farsi sentire.
Lo trovo realistico, tipico di una persona confusa, innamorata, che lotta tra cuore e ragione. A parte il fatto del rifiuto che può aver fatto male al suo orgoglio, non è tanto quello, che gli brucia. Jan non è una ragazza carina di un bar, una incontrata per una notte e via... è il possibile Amore ed Eirìk lo sa. Per questo mi fa male quando pensa che lì ha vinto e perso tutto e che, di sicuro, ha perso /lui/. Si spera quasi che la chioma antigravità di Jan faccia la sua comparsa, anche se sarebbe... pesante, ora, vederli interagire.
Un appunto per la Miffy in valigia: la dolcezza dell'islandese che vorrebbe stringerla, perché gliel'ha donata lui e forse porta in sé un po' di Jan, del suo profumo... mi deprimo, vado avanti.
Ed ecco che compare in carne ed ossa la famosa ragazza che ha spezzato il cuore, in passato, al nostro piccolo islandese. Hajnòwka. Come si può non amarla? Tra che è figlia di Natalia e Feliks, dev'essere bellissima, pazzerella e dolce, le immagini che ci descrivi di loro due insieme, finalmente amici, sono troppo tenere per non farcela apprezzare.
Se nei capitoli precedenti, quando lui ne parla o soltanto la ricorda, viene un po' da darle dell'antipatica imbecille, qui si cambia idea. Per forza.
Hajnòwka è un personaggio positivo ed è un'amica perfetta, lo accompagna ad Amsterdam perché lui non faceva altro che parlarne, intraprende quel viaggio con lui e gli tiene compagnia quasi come una fidanzatina.
Sono così dolcini mentre si coccolano al parco! Già che lui le dorma sulle gambe e che lei resti lì a “proteggere” il suo sonno è meraviglioso, poi lei gli mordicchia il naso e lui ridacchia e niente, amore a profusione. Come amici sono adorabili, sembra che lei lo faccia stare davvero bene, ora che tutto il passato è alle spalle.
Rido tanto immaginando lei che parla polacco e lui che le risponde in islandese, mi viene da shipparli anche come coppia, ma è quasi impossibile non farlo.
Perché, insomma, ancora non si sa e sembra che siano tornati insieme, lì per lì, e sono così carini! Ma no, va bene, li shippo amichevolmente, perché Haj è tanto cara ed è solo colpa tua per avermi reso adorabile anche lei, "odiata" per capitoli. XD
Quel ragazzo ha collezionato Nijntjie. Oddio, occielo, o santi numi. Ha iniziato a collezionarle! I tulipani in giardino! No, va bene, mi calmo, è che è troppo bello (?) scoprire che sono passati due anni e lui non l'ha mai dimenticato, che si sente vuoto perché sa di aver lasciato qualcosa che gli avrebbe riempito la vita (l'amore di Jan!).
E poi... la magia dell'incontro. Sono lì tesa tesa che mi aspetto qualcosa del genere, voglio dire: Eirìk torna ad Amsterdam, torna alla sala concerti per rivivere emozioni passate, in parte, e vuoi che non si debbano incontrare? Me lo aspetto, lo esigo!
Per cui ci sono i suoi occhi verdi tra la folla e lui li riconosce immediatamente, li perde, pensa di essersi sbagliato, ma poi li ritrova e li aggancia a tratti.
Ecco, io qui mi sono fatta un flash molto cinematografico, perché non potevo fare altrimenti. La folla passa in secondo piano, sfumata, e ci sono solo loro due, fermi, che si guardano. Sto già fangirlando, è un momento da batticuore incredibile. <3
C'è quell'attimo di “panico” quando Eirìk fa il collegamento tra gli occhi verdi di Haj e quelli di Jan, ma non ci si sofferma troppo. È solo il verde, in comune, e anche un po' il taglio micioso, ma sono diversi, diversissimi, non c'è pericolo che si sia buttato tra le sue braccia alla ricerca della ragazza perduta.
- Correre verso di lui e baciarlo, soltanto questo.
- Ma non può. Non dopo tutto quel silenzio. Non se non c'è stato nulla a parte un bacio infinito ed una delusione.
Argh! Sì, argh! Perché questo è proprio quello che completerebbe il mio sciocco film romantico strappalacrime, lui che gli corre incontro, lo bacia senza dire niente e lo stritola. Però sì, lo so, non può. Lo capisco benissimo, eh. Ma Cribbio.
Meno male che c'è Haj che -pur con la sua risatina fuori luogo che sbigottisce anche me- capisce al volo la situazione e glielo piazza davanti, lasciandoli soli. Brava ragazza! <3
(Apro una parentesi perché dopo dici che i due hanno deciso di convivere... che cosa dolcissima! Maledetto il bastardo che l'ha piantata sull'altare! -se la prende a cuore-)
Ok, adesso, per l'ultimo pezzo, inserisci a piacere mille versi senza senso e acutissimi. Perché sto morendo d'amore e nell'amore.
Lascio da parte l'ormai celeberrima scena del completo Westwood, ma da quando ho capito la citazione sappi che l'ho adorata e che ormai è fissa nella mia mente, con tutta una serie di deliziosi gridolini da fan di Jan.
Andiamo all'incontro faccia a faccia.
Il “Sto per baciarti” di Jan mi ha ucciso tutti i neuroni possibili ed immaginabili, perché sì, cazzo, deve baciarlo. Lo so che sono sempre la solita romantica che gira le scene come una regista, ma dopo due anni me lo aspetto. Lo voglio! State zitti e baciatevi, lasciate che le vostre belle boccucce parlino tra loro al posto vostro!
Scusa, mi sento demente, ma c'è gente che recensisce ruolando da sola, lasciatemi quelle due righe di pazzia. o_o
Amo le frasi brevi e ad effetto e quella, donna, lo è. Piazzata lì, all'improvviso, non appena Jan comprende che quella biondina non è la sua ragazza e che quindi potrebbe essere tornato per lui, per rivederlo. Implosione, insomma.
Così come il grido straziato per il “No” secco di Eirìk. Al suo posto sarei rimasta boccheggiante prima di buttare le labbra infuori, in attesa, occhi a palla. (Che sexy.)
Però lo capisco, ciccino, perché lui vuole Jan, vuole stare con Jan, non vuole fisicità che non porta da nessuna parte, come gli spiega perfettamente poco dopo.
Il contatto che lo fa bruciare, il contatto tanto desiderato, di una semplice mano sul braccio, poi. Dio, ma come hanno fatto, entrambi, a sopravvivere?
- […] la felicità di tornare lì e trovarci un futuro.
Parliamone. Sì, dobbiamo. La perfezione di questo abbraccio. La felicità di tornare lì e trovarci un futuro.
Poco importa se litigheranno -e sarà così-, non possono più fingere e stare lontani, basta.
Sembra che riprendano tutti e due a respirare, stringendosi... o forse sono io che ho trattenuto troppo il fiato?
È un finale bellissimo, che conclude una storia altrettanto speciale. È la storia della nascita di un amore, di un viaggio che cambia la vita, del dolore della separazione e di un ritrovarsi quasi magico, non programmato e proprio per questo destinato. -sospir-
Beh, tirando le somme devo farti i complimenti anche per non averli fatti baciare, credo. Sarebbe stato bellissimo e intenso, ma sarebbe stato... scontato?
Ovviamente passeranno ore e ore a farlo, ma così, sul momento, mi piace che ci sia questo abbraccio, mi piace che sia Jan a trascinarselo addosso e che Eirìk ci si abbandoni contro.
Jan che gli dice che temeva di essere stato dimenticato, ma...! Ok, il mio flash continua e cancello direttamente la folla, Haj amoreggia con la sua borsa e loro restano per sempre avvinghiati come due meduse sott'acqua. Chiaro? XD
Per concludere: la capitale che è il cuore.
Quanto è meravigliosa? Non siamo nuove, privatamente, a questa cosa, ma... trovarlo qui è stato bellissimo. <3
“E tu sei freddo e sfuggente, ma voglio conoscere Reykjavík.”
Inserisci altri miei versi, ti prego. Questi due restano insieme, restano insieme, contro ogni previsione deprimente che mi ero fatta!
Sono sicura che stando con Jan Eirìk diventerà meno sfuggente~... è l'amore che lo (li) migliorerà!
Era una recensione seria e quasi professionale, chiedo perdono. .-.
Spero comunque di essere stata chiara e di averti commentato tutto quello che dovevo, tutto quello che mi veniva in mente leggendo... una pioggia di cose positive, insomma. <3
Amsterdam forevah! ç*ç |