Recensioni per
Recite di vita
di Ghevurah

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/08/21, ore 21:58

Sono mesi che giro intorno a questa storia chiedendomi se commentarla o no e finalmente mi sono risolta a farlo, qualcosa di essa mi disturba ma penso che meriti abbastanza da poterci passare tranquillamente sopra. Qui passo sopra come con altri non faro mai.
Nascondersi dietro una maschera per dimenticare se stessi, perchè questo vero te stesso ti disgusta talmente tanto che non riesci a gestirlo, non riesci ad accettarlo, diventa anche difficile credere che sei veramente tu. Finisce per trasferire si qualcun altro allora quello che non hai avuto e che non avrai mai. Ha reso Itachi in un modo talmente perfetto che è impossibile non provare empatia per lui in questo momento, non ho mai visto la sua essenza colta così bene per questo questa storia merita di essere premiata nonostante tutto. Ecco che hai colto alla perfezione un altro personaggio che a me sta molto a cuore: Kisame, con le sue osservazioni e battutine improvvise, un altro troppo spesso "storpiato" quasi quanto Itachi. mi piace molto la sua naturalezza nel dialogo con Hiro, è tutto lui soprattutto quando il suo sorriso si allarga e sembra divorargli il volto, mi piace tanto Kisame quando rimane quello che è, anche perchè impreca contro la pioggia!
Bellissimo il flashback si Itachi quattordicenne, quell'età in cui ancora dovrebbe divertirsi e crescere insieme al suo fratellino insegnandogli un sacco di cose, e invece gli viene strappata la vita. E a me hai strappato il cuore. Mi sono sempre chiesta come abbia fatto Itachi a trascinarsi dietro un dolore simile, ancora bambino ha dovuto prendere la decisione più importante, quella che neanche un adulto avrebbe saputo prendere. impossibile non leggere in riflesso di Itachi e Sasuke tra Hiro e Masaru e inutile ribadire quanto mi continui a piacere Kisame in questi dialoghi. Ecco l'incontro dei due nel flashback, e ritorna quel Kisame che si preoccupa tanto quando Itachi usa "gli occhi speciali" come li chiama lui, ricordo quello scontro quando ancora si pensava che Itachi fosse il peggior criminale mai apparto sulla faccia della terra. Mi da molto da pensare il modo in cui Hiro è salito nella stanza di Itachi e Kisame, ora si genera un po' di tensione, non vedo l'ora domani di scioglierla, complimenti per questa storia, è perfetta e anche Itachi e Kisame lo sono!

Recensore Master
28/11/13, ore 16:28

Ho trovato solo ora questa piccola perla di storia e già dal primo capitolo posso dire senza remore di essermene innamorata.
Parlando nel dettaglio, ho apprezzato particolarmente come hai catturato in brevi atteggiamenti, brevissimi dialoghi, l'interezza e la sfaccettatura del carattere di Itachi, ma anche quello di Kisame. E già solo per questo devo farti i miei sincerissimi complimenti, perché penso proprio di non aver mai letto in tutto il fandom una fiction in cui fossero così impeccabilmente ic. Sembra di leggere un romanzo novecentesco, ma scritto da Kishimoto, dalla misura in cui i personaggi sembrano usciti fuori dalla sua penna.
Un'altra cosa che mi è piaciuta tanto, ma proprio tanto, è l'alternarsi tra scene del presente e quelle del passato di Itachi. Anche senza scendere nel dettaglio, senza bisogno di introspezioni di sorta, hai presentato, come ho detto prima, la sua anima: quasi non sembrava neanche un personaggio inventato, tale era la portata emotiva che hai saputo attribuire ad ogni sua azione.
Anche la scelta stilistica di omettere le virgolette devo dire che mi è piaciuta, nonostante fossi scettica all'inizio. Mia ignoranza, ammetto di non aver mai letto né studiato a scuola Joyce, per quanto io stessa mi sia sempre ripromessa di farlo. Adesso che mi hai affascinata con questo particolare stilistico, mi ci fionderò. Davvero, sono solo delle virgolette, ma toglierle crea un'atmosfera completamente diversa.
Corro a leggere il seguito perché son troppo curiosa di sapere che nasconde, sto Hiro-kun.
A presto, thyandra

Recensore Veterano
14/12/12, ore 19:46

Singh..singh..non sono riuscita a trattenere le lacrime. Che bello!!!T^T Singh..singh...ti giuro che un po' mi è venuto da piangere. Sono una che si commuove non tanto facilmente però stavo davvero per piangere. ...Ecco,non sono più triste!!!Il finale è stato magnifico.Ed ecco che un'altra bella ff se ne va. Ma sarò felice di leggere le tue nuove creazioni e spero siano belle come questa. Avevo visto e letto questa storia da parecchio,ma solo ora recensisco. Ed eccomi qui!! Beh,ora io vado.Sto diventando un po' rompiscatole ultimamente. Ci vediamo prossimamente. Un bacione da Orihime Hyuuga. Ciao,ciao!!!!

Recensore Master
17/09/12, ore 10:46

Ciao! Premetto che ho già letto entrambi i capitoli e che, come mio solito, li recensirò entrambi. Aggiungo anche che ho messo la storia tra le ricordate, per ora, ma che, non appena riuscirò a sistemare meglio la mia cartella di preferite, finirà sicuramente in quella sezione. Per ora, fa come se già lo fosse. :)
Allora, non avendo ancora cominciato l'università, e non avendo quindi nulla da fare, ho cliccato su "storie scelte". Non lo so, è stato quasi un - piacevole - caso che io abbia trovato la tua storia. Non mi ero nemmeno accorta che fosse completa, ho iniziato perché, non appena ho cominciato a leggere la recensione che segnalava la storia tra le scelte, ho letto di un IC di Itachi mai visto. E Itachi è il mio punto debole con L'IC, non credo di riuscirci mai a renderlo, è un personaggio complesso e che mi sfugge, pertanto, leggendo fanfiction in cui è reso bene, spero sempre di migliorarmi un po'. Puntualmente, davanti a Itachi così IC come il tuo (che mi capita davvero raramente di incontrare) mi rendo conto che è veramente un personaggio troppo complicato per me e che davvero l'autrice che l'ha reso così merita tutta la mia stima e i miei complimenti.
Questa storia ha molti punti a suo favore (me ne lascio qualcuno per il prossimo capitolo, sennò non so che dire XD), come il già citato IC dei personaggi (Kisame non ne è escluso, anzi), oppure come la trama. Ecco, mi trovo davanti a una fanfiction insolita per diverse ragioni: perché è ben scritta (e visti i livelli del fandom in questo periodo la cosa è piuttosto rara, anche se forse a maggio stavamo messi un po' meglio di adesso) e perché ha, come dicevo, una trama che la rende vera. Approfondirò meglio il fatto di veridicità dopo.
Mi piace la maniera in cui il passato di Itachi e il suo presente si mischiano. Sono due cose diverse (come se fossero due fanfiction), ma si sposano alla perfezione. Davvero mi hai fatta rivivere tutto il dolore a cui è stato costretto questo splendido personaggio. Diamine, sarà pure un manga, ma Naruto mi fa soffrire e mi prende come se fosse una storia vera, e una delle vicende che più mi uccide di disperazione ogni volta che ci penso sul serio è proprio quella del Clan Uchiha, di Sasuke ma di Itachi ancora di più.
Bravissima veramente! Recensisco l'altro così ti dico anche un altro paio di cose a cui tengo. <3

Recensore Veterano
11/06/12, ore 23:04

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Non leggevo una fic con un Itachi così splendidamente ic da uh, eoni. Itachi Uchiha è un personaggio che dire complesso è limitarsi a grattarne la superficie con l'unghia del mignolo. In questi due capitoli c'è tutto Itachi da capo a piedi, con la sua maschera costruita ad arte e che no, non cade: non c'è niente di banale qui; con l'espediente dell'abilità innata dell'OC (non invadente ma funzionale alla trama, perfettamente sensato all'interno del Narutoverso e umano nel suo essere speculare ad Itachi stesso) si poteva inciampare in qualche clichè, invece l'autrice ha gestito tutto magnificamente e, per la pia animella sensibile che sono io XD, in maniera tragicamente azzeccata. Itachi resta Itachi dall'inizio alla fine e, come al solito, si trova a fare la parte del cattivo pur essendo forse il più buono di tutti, anche se parlare di bene e male riguardo un personaggio del genere si fa complicato. L'autrice risolve nella maniera più semplice e più giusta: Itachi è un ragazzino (non a caso il termine è ripetuto più e più volte, anche in momenti in cui parrebbe anacronistico): Itachi era un ragazzino a quattordici anni, quando ha dovuto sterminare la sua famiglia, lo è a diciotto e lo sarà a venti, quando morirà lasciando cadere per la prima e l'ultima volta la sua maschera. A tal proposito, scelta assolutamente magnifica, a mio avviso, nel missing moment quel che si vede è una crepa: Itachi ha la sua missione da portare a termine, le crepe sono ammesse nel caso limite (le analogie con Hirofune e l'abilità innata di questi), la caduta, quella vera anche se dura solo un istante, è conservata per il finale, per Sasuke.
Sulla forma sono titubante: sinceramente, a me Joyce - pur riconoscendone il valore letterario - non piace. La scelta stilistica adottata qui è ricalcata su di lui e personalmente sono ancora in dubbio se mi aggradi o meno. Obiettivamente, si ottiene un ritmo di lettura diverso, oltre che un effetto particolare di compattezza. E' una lettura particolare e se nonostante i dubbi l'ho letta fino alla fine, un motivo c'è: l'autrice si è buttata, ha sperimentato e ne è uscito qualcosa che è sicuramente degno di nota, al di là dei gusti personali. Inoltre, la scelta di parole, la sintassi e le descrizioni visive creano un quadro d'insieme decisamente riuscito, quindi poco da dire: semplicemente, è scritta benissimo, Joyce o non Joyce.
Ultima cosa che mi sta a cuore: c'è Kisame. Kisame è reso in maniera spettacolare. Ce ne sono poche di autrici che rendono Kisame così, con quel suo essere un feroce assassino mescolato ad una limpidezza d'animo all'apparenza assurda e che invece, boh, funziona, perché è così che è. Itachi e Kisame possono essere la coppia (inteso come duo, si deponga lo yaoi XD) più interessante del manga, se si sa come prenderli: qui ci sono Itachi e Kisame con tutte le scarpe, c'è il lato più cupo dell'universo di Kishimoto costruito attorno e dentro i personaggi che meglio lo rappresentano. Oh e, come se non bastasse, c'è un terribile finale a sorpresa (almeno a sorpresa per me e Kisame ùù).
Ho speso fiumane di parole e pseudoparoloni per giustificare la richiesta di inserimento tra le scelte; al di là di tutto comunque, se servisse un solo termine per definire questa storia, sarebbe "struggente", credo. Non ho pianto sul serio solo perché da qualche parte ho ancora brandelli di dignità XD Davvero complimenti all'autrice ^^

Recensore Junior
30/05/12, ore 22:03

Davvero molto bella. Mi è piaciuta anche la scelta stilistica alla Joyce, rende il testo più incalzante da un punto di vista ma costringe il lettore comunque a fare delle pause e ne deriva una lettura diversa ma piacevole.
Parlando dei personaggi li trovo IC, soprattutto Kisame con la sua lingua tagliente e il sorriso beffardo. Itachi è una maschera di gelido riserbo che nasconde un dolore enorme. Povero ragazzo.
Insomma devvero una bella fic. Complimenti!
Se mi posso permettere però secondo me potresti tranquillamente scrivere "Sasuke" senza dover scriverlo come si pronuncia, sta al lettore leggerlo nel modo giusto. ^_^
(Recensione modificata il 30/05/2012 - 10:04 pm)
(Recensione modificata il 30/05/2012 - 10:04 pm)

Recensore Veterano
30/05/12, ore 21:42

Che piacere leggere di tanto in tanto un racconto un pò diverso dagli altri e scritto anche bene!
Il lato introspettico dei protagonisti e descritto in maniera particolaggiata e coerente ma senza appesantire la storia che scorre rapida e fluida.
Ce li vedo proprio kisame ed Itachi in questa locanda fuori dal mondo e spero di avere presto il proseguo del racconto, a presto!