Ciao Nihila,
è da tempo ormai che seguo questa storia, e mi pare senz’altro doveroso lasciarti un commento. Apprezzo molto la tua idea: creare un’AU basandosi su un manga come Dragon Ball e riuscire a mantenere i personaggio perfettamente IC non è cosa da poco. Tu ci sei riuscita perfettamente, e non posso non complimentarmi con te per lo splendido lavoro che stai portando a termine.
Se dovessi fare un elenco di tutto ciò che apprezzo di questa fanfic verrebbe fuori una recensione lunga un papiro. Vero… ma che problema c’è? Dopotutto non ho mai avuto modo di lasciarti un commento, per cui magari posso anche dilungarmi un po’.
Innanzitutto, la trama della storia si incentra su una delle problematiche più diffuse e scottanti della nostra epoca: separazioni, divorzi, figli che soffrono ed ex coniugi che si fanno la guerra sono purtroppo una realtà che tutti quanti – direttamente o indirettamente – conosciamo molto bene. Per quanto, dunque, il filo che tiene unito l’intreccio della storia possa sembrare a prima vista banale e poco originale, credo comunque che tentare di affrontare seriamente questo tipo di tematica sia assolutamente ammirevole. C’è da dire, inoltre, che essendoti tu basata su un manga decisamente alternativo come DB, sei riuscita a conferire al tuo lavoro quell’originalità che a prima vista sembrerebbe mancare. Tra l’altro, ci vuole davvero tanta bravura e tanta immedesimazione per riuscire a rendere realistiche storie dai contenuti sconvenienti come questa. Il punto della questione è abbastanza semplice: affrontando problematiche difficili si corre il rischio di cadere nel banale o nel ridicolo. Non so come tu ci sia riuscita, ma fino ad ora non c’è nulla in questa fanfic che mi abbia fatto storcere il naso. C’è tanto di vero in questa storia; magari tanti lettori si stanno immedesimando in Trunks o in Bra!
Apprezzabile ai fini della trama stessa è il fatto che i tuoi personaggi – parimenti al manga da cui sono ispirati – siano uomini e donne altolocate, appartenenti a una società che forse li tiene più prigionieri di quanto non succederebbe in caso di ristrettezza economica. Certo, Vegeta dopo la separazione non naviga affatto nell’oro, ma comunque rimane in qualche modo legato all’ambiente in cui lo aveva precedentemente trapiantato la sua ex moglie. A prescindere da ciò, comunque, il fatto che almeno uno dei due protagonisti – ma, in parte, anche l’altro – viva in condizioni economiche molto agiate, rende ancor più evidenti quelle problematiche che in situazioni mono prospere non verrebbero alla luce: la guerra con gli avvocati, la tossicodipendenza di Trunks, le contese patrimoniali; tutti questi aspetti più o meno collegabili con la separazione tra coniugi risultano in questa storia amplificati – in maniera assolutamente consona, tra l’altro – anche grazie alle infinite risorse economiche di Bulma.
Ma non è tutto: l’idea di inframmezzare la narrazione vera e propria con dei flashback relativi a vecchi episodi del passato relativi ai due protagonisti rende ancora più chiari ed evidenti i motivi che portano alla situazione attuale. Tutto, insomma, è perfettamente coerente e coeso, tanto che non mi è parso affatto di trovare lacune nella trama.
I personaggi, come ho già avuto modo di accennare, sono perfettamente IC. Trattandosi questa di una AU era assolutamente plausibile che almeno qualcuno di essi scadesse nell’OOC, eppure sei riuscita a mantenerti perfettamente entro i ranghi imposti dal manga. Apprezzabile è senz’altro il fatto che tu abbia ricontestualizzato ogni singolo personaggio all’interno di una New York meravigliosamente simile a sé stessa e alla città dell’Ovest di DB; nulla risulta forzato: hai assegnato ad ognuno il proprio posto nella Grande Mela senza che ciò risultasse forzato. È ovvio, infatti, che il ruolo di pugile sia perfetto per uno come Vegeta, così come quello donna altolocata sia calzante per Bulma. Tra l’altro, entrambi ostentano una fierezza e un orgoglio tali da rischiare di rovinare quel poco di buono che hanno faticosamente costruito insieme. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai fatto reagire i due protagonisti allo sviluppo degli eventi: Vegeta sembra seriamente e sinceramente stanco della sua ex moglie e non vede l’ora di togliersela dai piedi. Pare addirittura nauseato! Sicuramente, il mondo in cui si è ritrovato immerso dopo il matrimonio non era adatto a lui, ma pare proprio che l’uomo non abbia – almeno fino ad ora – la benché minima intenzione di tornare sui suoi passi. Stessa cosa, ma solo apparentemente, fa Bulma, la quale, probabilmente spinta da un orgoglio decisamente eccessivo, fa di tutto pur di buttarsi alle spalle il suo matrimonio. Ci prova addirittura tentando un riavvicinamento col suo ex fidanzato – un personaggio certamente poco simpatico che ha quel non so che di eterno sfigato – e provando a rifarsi una vita con lui, sotto gli occhi contrariati del figlio. Peccato che il solo sentire la voce di Vegeta le faccia venire le palpitazioni. Mi duole dirlo, ma pare proprio che il vero ostacolo alla riconciliazione sia proprio l’uomo: per quanto sia, infatti, Bulma in qualche modo dimostra ancora di non essere totalmente disinnamorata del suo ex, mentre Vegeta pare proprio intenzionato a non aver più nulla a che fare con lei.
Fatto questo commento generale sulla trama, passo ora parlare dell’ultimo capitolo pubblicato. Io l’ho trovato geniale ed emozionante (cosa non è in grado di fare un figlio esperto di computer manovrando i soldi del datore di lavoro del padre?). Trunks è senz’altro il vero protagonista del capitolo: non solo si presenta nella palestra dove c’è suo padre dichiarando di voler seguire le lezioni, ma addirittura approfitta della pigrizia di Mr Satan nell’utilizzare i computer per prenotare una vacanza dove più gli fa comodo. E, guarda caso, come destinazione sceglie proprio la meta verso cui stanno per partire anche lui, Bra, sua madre e Yamcha. Tutto calcolato, ovviamente, come assolutamente calcolato è il fatto che prima o poi i due genitori debbano incontrarsi. Nonostante le disavventure capitate prima e durante il volo – a quanto pare Vegeta ha gradito ben poco il viaggio – i Caraibi si rivelano davvero come un paradiso tropicale: fa caldo, c’è il sole, la spiaggia è affollata da belle ragazze in topless, le camere sono accoglienti, l’atmosfera invita al dolce far niente.
E poi avviene il fattaccio.
Una donna desiderosa di provare un’esperienza da sub, rischia di annegare in mezzo al mare. Goku se ne accorge; Vegeta la salva, facendola tornare a respirare grazie al proprio fiato. Scena meravigliosa, fantastica, sublime! E mentre la donna a poco a poco svela il proprio volto – costringendo Vegeta ad ammirarla per tanta bellezza – l’uomo si accorge con stupore di aver appena salvato la vita all’ex moglie. Imbarazzo, rabbia, eccitazione… tutto si sussegue nel rapido scorrere di un infinito secondo di pura ecstasy. Eh, due settimane di contatti forzati saranno difficili da tollerare, soprattutto per Vegeta, che immediatamente si rende conto di essere caduto nel tranello ordito dal figlio. Spero solo che l’uomo non abbia soldi a sufficienza per potersi pagare un biglietto aereo e tornare a casa in anticipo. Se ciò effettivamente non dovesse accadere, sono certa che tra Bulma e Vegeta succederà qualcosa (non saprei dire se possa essere qualcosa di bello o brutto, ma avverrà di sicuro).
Detto questo, concludo soltanto dicendoti che Yamcha è caduto davvero in basso: come gli è saltato in mente di portarsi dietro delle manette? Davvero, è una cosa di pessimo gusto (solo per questa stupida trovata, vorrei che il signorino sorprendesse la sua “compagna” e l’ex marito mentre fanno sesso selvaggio nella sua camera da letto… eh, se lo meriterebbe proprio!)
Bene, ora la smetto di tartassarti e ti lascio, in attesa di leggere il prossimo aggiornamento!
A presto,
9dolina0 (Recensione modificata il 12/06/2013 - 11:21 pm) |