Ciao,
la tua fic mi ha colpita immediatamente dal titolo.
Save me, un titolo d’impatto, che tradotto dall’inglese significa Salvami. Dietro questa parola (Salvami) o parole (Save Me) si nascondono tra i più vari significati, per esempio: Salvami da qualcuno, Salvami da qualcosa, Salvami da me stesso oppure Salvami e basta; un salvami in generale che racchiude più cose nell’insieme.
Non so se mi sono spiegata, comunque rende di più l’idea in inglese.
Leggo la trama e il paring, sul quale mi soffermo, e penso, una BlueMoon, che bello!
Ultimamente c’è ne sono poche in giro e quelle poche che ci sono, sono scritte bene. (Perdonami il leggero/piccolo gioco di parole)
E questo è il tuo caso!
Lo stile è impeccabile, non ho notato errori grammaticali e di punteggiatura, una cosa di per sé eccezionale.
Quando scrivi ci metti il cuore e noi che leggiamo i capitoli lo sentiamo, lo percepiamo. Si vede chiaramente l’impegno che ci metti nel trasmetterci le emozioni dei personaggi.
Andando a ritroso, la rabbia e la delusione provate da Rein nel rivedere la madre, che si è comportata malissimo, ci sono giunte chiramente e io personalmente le ho vissute in prima persona, sono riuscita ad immedesimarmi benissimo, anzi perfettamente, nella protagonista.
Lo stupore nel vedere Elza in una via di Wonder è stato veramente un’entrata ad effetto. Avevamo due opportunità, Elza o Fine più grande. Non ho pensato a un nuovo personaggio perché la nota non compariva tra i personaggi.
Ritengo che i personaggi siano abbastanza IC.
Beh, Shade così dolce nei confronti di Rein non lo avevo mai visto, ma anche lui possiede questo lato che dimostra spesso nei confronti della sorellina, Milky, e usarlo per confortare la sua blu è il massimo (non l’ho trovato così tanto OOC).
Comunque l’avvertimento OOC ci sta, soprattutto per il comportamento di Elza.
Per quanto riguarda l’ambientazione, le tue descrizioni sono forbite di molti dettagli e questo nell’insieme fa sembrare di vedere un film, anzi un Anime!
Per ora il mio luogo preferito è il parco, dove si trova la panchina, custode di molti ricordi e qualcosa mi dice che molti altri ne custodirà.
Il mistero di Rein (ora svelato) e di Shade(dove tutti noi brancoliamo nel buio) rende la storia più intricata ed è il fulcro della storia stessa.
Mi piace come sveli gli avvenimenti, poco a poco, facendoci assaggiare ogni singolo momento e facendoci logorare dalla curiosità.
Anche gli incontri e gli eventi si svolgono normalmente, senza fretta, esattamente come si svolgerebbero nella realtà.
I dialoghi li adoro, i piccoli battibecchi tra migliori amici poi non possono mancare e quelli tra Rein e Shade sono unici! Come i momenti di tenerezza, pochi, ma ben congeniati!
Spero tu sia arrivata fino a qui e non ti sia annoiata leggendo il commento.
Attendo il tuo prossimo capitolo per saperne di più,
Dolcemente Complicata (Recensione modificata il 25/07/2012 - 04:44 pm) |