Recensioni per
La cameriera del diner
di OttoNoveTre

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/09/12, ore 17:30

Questa storia la trovo davvero molto carina, e penso anche che fosse giusto concedere a Peggy e Stive la possibilità di chiarirsi.
James Bond Jr me lo ricordo lo vedevo da piccola ha ha ha come passa il tempo, spero che tu scriva presto qualcisaltro perchè questa è stata divertente.
p.s. mi sembra che Peggy si sia sposata e steve ha avuto una storia con una sua pronipote!

Recensore Junior
22/08/12, ore 00:58

geniale reinterpretazione della classica storia di Capitan America e la morosina ormai vecchia.
Come tu ben sai, ho la possibilità di accedere ad un piuttosto vasto numero di Marvel, quindi, pur non apprezzando particolarmente Cap, ho avuto modo di leggere varie versioni, sia del loro rapporto negli anni '40, che al giorno d'oggi. Devo dire che la costante (praticamente in tutte le storie, almeno quelle che ricordo io) è appunto l'enfasi su questa grandissima storia d'amore, congelata (è il caso di dirlo) drasticamente a causa di un destino avverso, ma in realtà mai finita. Detestabile. Assurdo. Non credibile. Come l'hai scritta tu, secondo me, è come dovrebbe essere: due persone che sono state insieme 70 anni prima, anche se on si sono lasciate per loro volere, vanno avanti. Anche se uno dei due ha passato la maggior parte del tempo congelato. Perchè il tempo passa. Riassumendo, che ormai ho fatto notte: mi è piaciuta la tua storia, come hai caratterizzato i personaggi e, soprattutto, il gioco di conicidenze e incontri fortuiti. Ci casco come una bambina.
Grazie e a presto!
JoL
P.S.: IO me lo ricordo!

Recensore Master
03/08/12, ore 13:26
Cap. 1:

Sono venuta a curiosare su un certo social e ti ho trovata, e come sempre, la curiosità con me la fa da padrona, ergo, sono qui e commento questo tuo primo capitolo.
E devo dire "meno male che ti ho adocchiata!": è stato il mio primo pensiero dopo aver letto il tutto; certo l'ho detto in dialetto -notasi dunque la piacevole sorpresa dato che parlo sempre in italiano- e lo ribadisco!
Come hai detto tu, si tratta di un fluff vintage, molto bello e ben costruito.
Il personaggio di Capitan America è sempre stato, a mio dire, poco valorizzato, sarà che anche io pur intendendomi molto di fumetti tra cui in primis anche quelli Marvel adori Wolverine (c'è poco da fare, i personaggi che amo li scelgo -inconsciamente prima e rendendomi conto poi- sempre con certi canoni e Logan per me non fa eccezioni) e quindi spero molto volentieri di vederlo molto più spesso con la tua fiction sotto una luce positiva, che già ho come input avendo visto i film in questione che lo riguardano.
Per ciò che concerne la tua storia...
Non ho nulla da dire su ortografia e grammatica, ottima resa in italiano e buona anche la combinazione dei segni di interpunzioni e tutto il resto è descritto con cura ed il personaggio femminile, beh, mi garba molto, molto in linea con l'epoca ed il contesto.
Non posso dirti nulla di negativo, tranne per il fatto che -tremate tremate- ti sei guadagnata una lettrice, che scrive, come vedi, chilometri di parole quando una cosa è di suo gradimento.
Ora come ora metto la storia tra le seguite, ma ciò non toglie che poi io possa modificare questa mia scelta.
Adesso mi fiondo a leggere l'altro capitolo,
à plus tard,
Layla_Morrigan_Aspasia.

Recensore Master
02/08/12, ore 12:21

Trenta Ottimi Motivi.
La cosa che mi piace di più di questa bellissima fanficion sono i Trenta Ottimi Motivi.
Spesso nelle storie di questo tipo, dove i due protagonisti si incontrano dopo tanto tempo, si fa leva sul fattore "ti ho amato per tutta la vita, non ti ho mai dimenticato, ti ho aspettato e adesso possiamo stare insieme, anche se abbiamo 90 anni ciascuno e l'Alzheimer" e giù con i fiumi di lacrime e le frasi stucchevoli. A me queste storie fanno venire l'orticaria. Non posso farci nulla. Perché nella vita vera non è così, nella vita vera quando una persona cara se ne va, si cerca di andare avanti, di ricominciare, di rifarsi una vita.
E tu qui sei stata bravissima nel fare vedere al lettore che sì, Peggy conserva un bel ricordo di Steve, che non lo ha dimenticato, ma che no, non si è fermata ad aspettare per tutta la vita. Lei è andata avanti, è cresciuta, è diventata una donna con la D maiuscola (a proposito, che bella che è Il Generale Peggy! La adoro, è splendida. Non credevo che avrei mai detto una cosa del genere su di lei). Soprattutto all'inizio, quando fai vedere che lei usa una fotografia come segnalibro... ecco, lì mi hai ingannata (non so se era voluto)! Ero convinta che la fotografia fosse quella di Steve, quella che Peggy trova alla fine del film, ricordi? E invece no! Era la foto del giorno del matrimonio di Peggy e Takumi, che lei porta sempre con sé. E' un particolare molto dolce e awwwwwwoso, ma soprattutto è un espediente efficacissimo per fare vedere che Peggy è innamoratissima di Takumi e che con lui è stata ed è tutt'ora felice.
Un'altra cosa in cui sei stata brava è mettere in risalto la differenza di età mentale tra i due. Lui è rimasto congelato per settant'anni e quindi è rimasto fermo ai suoi vent'anni. Lei invece è cresciuta, è diventata una donna matura e saggia (quel "posso spiegarti" da parte di Steve e la successiva reazione di Peggy mi ha fatto tanto ridere). E tutto ciò non fa altro che enfatizzare il concetto che Peggy è andata avanti.
Tre piccoli appunti.
Takumi è un figo, e sono innamorata di lui. Sì, lo so che potrebbe essere mio nonno, ma all'amore non si comanda.
Jo gelosa è un tesoro. Ma qui potrebbe essere colpa del kink della gelosia. XD
Steve qui è... non so, un ragazzino. Forse è colpa di Peggy, ma non è mai stato così lontano dall'uomo perfetto come in questa storia. E ti ho amato per questo. <3
Insomma, è un vero capolavoro questa storia.
Complimentissimi.

Recensore Master
31/07/12, ore 12:39

C’era una canzone, qualche anno fa, di quelle brutte ma nonostante tutto carine, che diceva “mi piacciono le famiglie abbondanti, generose ed ingombranti”. Ecco, sarò che di famiglie così ne ho una per parte di padre e una per parte di madre (e con entrambe faccio le cene di famiglia una volta all’anno), come posso non commuovermi davanti alla grande famiglia di questa Peggy settant’anni dopo, con la nipote che la porta al parco, James Bond Junior sorprendente, il marito con la sua ironica pacatezza orientale e soprattutto l’agente Jimmy Carter!
Avevamo parlato altre volte di quanto poco mi piaccia l’idea di un Grande Amore a vent’anni che condiziona tutto il resto della vita; ora, che quello tra Peggy e Cap fosse stato un Grande Amore (ma poi dove, basato su cosa?) o un amore normale, di quelli che arrivano ma poi magari passano, non ha molta importanza. La vita scorre, le cose importanti rimangono tali ma se ne aggiungono talmente tante altre, in settant’anni, che il ragazzo a cui avevi promesso di insegnare a ballare diventa un bellissimo ricordo, ma non più una possibilità. A proposito, mi è piaciuto moltissimo il modo in cui Steve e Peggy interagiscono: lui è ancora il ragazzo del film, lei è una donna di settant’anni che non ha più nulla della ragazza (gnè) di un tempo, i suoi anni si vedono in senso del tutto positivo. I loro sono dialoghi tra un ragazzo e una donna, la distanza temporale si sente tutta, sei riuscita a rendere lampante che no, non è possibile la ripresa di un amore tardivo, sia per la presenza di quei trenta ottimi motivi, sia per la distanza, troppa e troppo densa, tra loro due.
Un’altra cosa che mi ha commossa come una deficiente è la storia d’amore con il giapponese, e il matrimonio nella base militare. Ora, ti ripeto, non so quanto ci sia di voluto e quanto di casuale in questa scelta, ma dopotutto le storie, una volta scritte, diventano anche un po’di chi le legge. Di mio, più che la storia precisa dell’isola da cui proviene Takumi, ci avevo visto la situazione del dopoguerra, ossia quella in cui la loro famiglia ha cominciato a formarsi. Che doveva essere stata una situazione per nulla semplice, viste le tensioni perduranti tra Giapponesi e Americani che devono aver reso loro la vita difficile sia in Giappone che in America. Ho immaginato loro due andare avanti nonostante tutto, con piglio militare, e tra mille difficoltà tirare su la famiglia che adesso si gode la cena al ristorante, e questo ha contribuito ancora di più all’idea degli anni che sono passati e delle cose che devono essere successe.
l’incontro tra i due, il ballo, è commovente, dolcissimo. Anche nel finale, in cui sono i loro due amori (vecchi e nuovi) ad andare a prenderli.
Ho parlato troppo; te l’ho già detto, con questa storia hai toccato praticamente tutti i miei punti deboli. Mi sembra superfluo anche dirti che mi è piaciuta: ti basti sapere che hai sparato sulla croce rossa.

P.S. Certo che Peggy col libro e il marito che fuma e il passo di tango… sei indecente! XDDDDD

Recensore Master
31/07/12, ore 12:26

Avevo amato il primo capitolo, non potevo perdermi il secondo.
Mannaggia, non so nemmeno da che parte iniziare!
Be', facciamo che ti dico subito che mi è piaciuta tantissimo. Sono convinta che tu sia una delle migliori autrici del fandom. Le tue storie vanno giù come acqua fresca, leggerti è un piacere e ti leggerei sempre di più. Accidenti, devo iniziare seriamente a stalkerare il tuo profilo autrice.
Quando all'inizio della narrazione è comparso il nome "Peggy", mi si è fermato il cuore. Perché era chiaro che prima o poi sarebbe comparso anche Steve. Così hai creato nel lettore un'angoscia molto sottile, perché mentre leggevamo i dialoghi brillanti e i divertentissimi battibecchi tra nonna e nipote, in realtà stavamo aspettando che Capitan America facesse la sua comparsa, sconvolgendo Peggy e tutti noi.
Infatti quando poi è apparso, mi sono veramente sentita senza fiato. Hai caratterizzato così bene Peggy e tutto ciò che la circonda che sono entrata in empatia con lei fin dall'inizio del racconto. Scrivi bene, i tuoi personaggi sono IC e quelli originali sono credibili. Purtroppo è una dote rara, e per fortuna tu la possiedi eccome.
Credo che ciò che impreziosisce questo capitolo siano soprattutto tutti quei personaggi secondari con le loro piccole comparsate. Sono simpatici e plausibili e ti permettono di entrare nell'atmosfera in un batter d'occhio.
Anche i dialoghi sono estremamente raffinati. Sembra di sentire le voci che li pronunciano. Non c'è niente di forzato. Quel "Sei in ritardo" di Peggy mi ha fatto rabbrividire. L'ultima battuta di Steve, quella sull'aspettare la compagnia giusta, mi ha quasi fatto venire il groppo in gola.
Hai scritto un'altra perla, tanto di cappello. Spero che tu riceva un botto di recensioni e visualizzazioni, perché te le meriti.
A prestissimo!
Eleu

(Recensione modificata il 31/07/2012 - 12:27 pm)

Recensore Veterano
31/07/12, ore 02:11

Ti amo sempre di più, sappilo. <3
Neanch'io ho apprezzato molto Peggy nel film, ma tu hai costruito un personaggio interessantissimo attorno a quel nome odioso e me l'hai fatta entrare nel cuore. Vecchietta simpatica, la signora Carter... E suo marito è ancora meglio, sul serio!
Adoro l'evoluzione di questa storia, adoro il realismo sottile ed ironico di cui i tuoi dialoghi (e non solo) sono impregnati. Sei eccezionale nel creare delle situazioni tanto interessanti, brillanti e originali quanto credibili, comuni, normali... Se scrivessi un'opera teatrale sarei la tua prima spettatrice. ;)

Recensore Veterano
30/07/12, ore 21:14

James Bond Junior non esiste, è un delirio da caldo - allucinazioni collettive. Il "70 anni dopo" invece è meraviglioso che esista, grazie ;-)

Recensore Master
02/07/12, ore 15:36
Cap. 1:

Questo personaggio è stupendo, il tuo modo di raccontare è brillante, appassionante, curato. Mi stupisce che questa one-shot non abbia decine di recensioni!
Ci tenevo a farti sapere quanto mi abbia fatto sorridere questa fan fiction, e ridacchiare come una bimbetta. E' bellissima. Hai veramente scritto una piccola perla.
Vedrò di continuare a seguirti perché il tuo stile mi piace veramente moltissimo.
Continua a scrivere!!! :)

Recensore Master
22/06/12, ore 13:08
Cap. 1:

Il fascino del vintage che non ti aspetti.
A me non piaceva Capitan America. Lo trovavo trovo noioso.
Ma non è colpa sua, poverino. Non è che io abbia qualcosa contro di lui, in particolare. È il tipo di personaggio che non mi piace. Quelli troppo buoni, tutti morale ed etica, quelli un po’ vecchio stile, che non ammazzano nessuno perché non è giusto e si fanno tante pippe mentali se succede. Superman, che non è della Marvel ma va be,’ mi sta ampiamente sulle palle per lo stesso identico motivo.
Però tu, oh mia geniA del male (o forse è meglio dire del bene, in questo caso?), sei riuscita a farmelo rivalutare. Perché me lo hai fatto vedere con altri occhi, gli occhi innamorati di Jo, gli occhi di una ragazza che va oltre lo stereotipo. E sotto lo stereotipo, sotto il vestito di Capitan America, c’è il bravo ragazzo, quello onesto che fa sempre la cosa giusta. Ed è questo ragazzo che, grazie a te e Jo, ho scoperto e rivalutato. E sì, anche un po’ amato.
Insomma, sei riuscita di nuovo a fregarmi con un’altra tua coppia e a trasformarmi in una fanghèrl disperata. Ogni volta che ri-leggo questa shot, non posso fare a meno di sciogliermi in un awwwwww fluffoso. Ti assicuro che con questi due ho raggiunto un livello di fanghèrlaggio che è pari solo a quello manifestatosi con Santiago e Corin. Solo che qui non c’è Santiago, l’hombre caliente. Qui c’è Capitan America, il verginello surgelato. Ho reso l’idea?
Se non è bravura questa, non so cosa lo sia.

P.S.: ho letto gli altri commenti e mi sono resa conto che Dragana ed io abbiamo scritto le stesse cose. La Mente colpisce ancora!
(Recensione modificata il 22/06/2012 - 01:10 pm)

Recensore Veterano
14/06/12, ore 00:18
Cap. 1:

Tanto tanto tanto carina anche questa. Mi piace un sacco questa coppietta, devo dire! E mi piace ancora di più come ci sia un tocco di Stark anche quando non c'entra niente: adoro troppo "il pizzetto più famoso d'America" per non apprezzare ogni sua minima comparsa. ;P
Tra le preferite anche questa, perché la patina vintage è meravigliosamente riuscita, Steve è un vecchio (be', per modo di dire) gentiluomo e Jo è davvero un bel personaggio. Ha carattere la ragazza, mi piace. ;)

Recensore Master
10/06/12, ore 11:14
Cap. 1:

“Ogni vestito dà un nome appropriato alla persona che lo indossa”
Parto da qui perché questa, per motivi miei, è la frase che mi ha colpita di più.
Ho sempre avuto poca simpatia per Capitan America. È il cliché dell’Eroe (e già a me gli Eroi piacciono poco), ma non solo: è l’Eroe Americano, creato sfacciatamente per scopi propagandistici e ampiamente “cresciuto” durante la Guerra Fredda, che quindi incarna quei Valori Americani Che Più Americani Di Così Non Si Può, valori che in larghissima parte non riesco a condividere. Adesso che la Guerra Fredda è finita da decenni hanno cercato di “ammorbidirlo”, fatto sta che, pur con i tratti smussati, Capitan America è sempre l’America e l’Americano Medio di oggi continua lo stesso a piacermi poco.
Però, a forza di scambi di opinioni e davanti a questa storia, posso dire di aver capito una cosa: Capitan America è un vestito, sotto c’è Steve Rogers. E Steve Rogers, almeno nella sua versione filmica, è “solo un ragazzo di Brooklyn”. Di americano si porta dietro uno spirito più vecchio di quello della guerra fredda, è lo yankee onesto, che fa il suo dovere, che si sbatte per il suo Paese e per quelli che ama. Sarai felice di sapere che alla fine me l’hai fatto apprezzare, lo Steve che c’è sotto il costume. Tu e Phil, che mica hai fatto tutto da sola!
Dopo tutto questo sproloquio, che dire? Ho adorato questo fluff, così leggero e divertente. Ci voleva proprio.
Anche perché poi, diciamocelo: non arrivo ai livelli dell’invito per lettera e della richiesta a mio padre, glisso anche su rose e cioccolatini, ma una persona un po’anni ’50, uno che quando corteggia una ragazza fa sul serio, lo vorrei proprio. Sono anch’io un po’ cameriera di diner, in fondo.
Ne voglio ancora! <3

Recensore Veterano
09/06/12, ore 19:31
Cap. 1:

Ringraziando il cielo esiste anche il fluff. Non hai idea di quanto ne avessi bisogno oggi. Come già ti ho detto su fb, quando manca  nel web del sano het, ci sono le amykette che intervengono!  :)
Un signor het, tra l'altro. Ma da te non mi aspettavo niente di meno: sei una garanzia di qualità!
In questa OS, Steve è proprio lui! Con i suoi modi di fare anni '40 che nella nostra epoca lo fanno sembrare un tontolone, con il suo sorriso mite che però acchiappa!  Ben fatto: una storia perfetta e assolutamente credibile. Sembra proprio un missing moment del film. Che cameriera fortunata <3
Per quanto riguarda i cambi di mestiere, o peggio, tra fumetto e film, purtroppo è cosa frequente :(
questo è il motivo per cui pur vedendo tutti i film sugli Eroi, poi ne resto sempre un po' delusa.
Tranne questo sui Venticatori (ma è per certi marcantoni XDDD)
Buona giornata
Fra

Recensore Veterano
09/06/12, ore 18:17
Cap. 1:

mi piaaaaaaaace il fluff vintage!!!! posso averne una grossa scatola, per favore? cioccolatini ripieni di fluff, per favore? <3

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