Recensioni per
Dobbiamo solo far finta che vada tutto bene
di Stateless

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/06/13, ore 18:10

Ciao, Lils! Oggi è esattamente un anno che ho inserito la storia fra quelle da recensire - mi sento figa ad aver beccato proprio il giorno preciso! - ed ho deciso di passare, finalmente.
  Dunque, cos'è questa fic? È un'intera rivalutazione del personaggio di Pansy, un nuovo modo di vederla, di raccontarla. Quante volte, da quante persone, è stata insultata, derisa, rovinata? Ce ne fosse uno che si sia fermato a pensare: ma chi è, davvero, Pansy? Cosa prova? Cosa sente? 
  Non posso accettare la semplificazione drastica di un personaggio che molti le applicano: è una ragazza facile, brutta, una zecca, una piattola. Nessuno dice il contrario, non è detto che non lo sia. Ma avrà un benedetto motivo, questa ragazza?
  Ecco, io questo motivo, qui, l'ho visto. È un indagine, un vero e proprio trattao: qui c'è l'essenza di Pansy, tutto ciò che è stata. E c'è qualcosa di più, qualcosa che tu sei stata capace di vedere fra le poche, pochissime informazioni forniteci da zia Row. C'è una personalità, c'è un insieme di sentimenti, c'è un cuore. Per una volta, una sola volta, Pansy è.
  L'hai lentamente e totalmente denudata, dando al lettore una visione completa di tutto ciò che è stata, tutto ciò che ha provato attraverso pochi, importanti periodi della sua vita. C'è stato un tempo in cui era felice, in cui Draco era tutto per lei, in cui erano spensierati e contenti per il semplice fatto di esserci l'uno per l'altra; c'è una profonda malinconia, una nostalgia perfettamente tangibile durante la narrazione di questo flashback: sembra di vedere Pansy poggiata ad una finestra, mentra osserva in un vetro appannato quei due bambini che un tempo erano stati. Hai lo straordinario potere di far sentire al lettore ciò che scrivi: non si può leggere questa storia senza sentire l'infinita tristezza di cui è pregna. Era arrivato, in seguito, il periodo del sospetto: è forse il momento più brutto, in cui ti rendi conto che qualcosa non va, che i rapporti si stanno allentando, che rimangono ormai solo dei fili lenti a tenere il tutto insieme. Può cadere tutto da un momento all'altro e tu non sai cosa fare per rimetterlo a posto: cominci a rincorrere l'altra persona, ma più ti avvicini e più corre veloce. I dubbi ti logorano, e non sai se sia una tua impressione o se stia succedendo davvero, se sia reale. Prima che tu possa fare qualcosa subentra l'ultima fase: l'esplosione che fa crollare tutto. Pansy si è trovata da sola in un batter d'occhio, si è resa contro troppo tardi di ciò che stava avvenendo. Erano lontani, troppo lontani quei due bambini che dormivano abbracciati: ormai tra lei e Draco cosa c'era? Niente, assolutamente niente.
  Ciò che mi ha colpito più di tutto è l'umanità che hai conferito a questa ragazza: non più stupida e superficiale, ma diversa, sotto un certo punto di vista. Sofferente, malinconica, triste. Spaventata. Già, non è solo Draco quello ad avere paura: il terrore che ti prende quando capisci di non avere più il tuo punto di appoggio, il tuo scoglio, la tua stella polare non è minimamente riassumibile a parole. Quando ami una persona - perché è questo che era diventato: non più amicizia, ma prima innamoramento, poi amore - non riesci ad accettare un suo allontamento, soprattutto se non giustificato. Eppure succede così: le persone arrivano e se ne vanno e ti lasciano da solo a combattere nel momento in cui avresti più bisogno di loro. Ti svegli un giorno e il letto e vuoto e non c'è più odore di menta e non senti più il respiro caldo dell'altro sulla spalla.
  È una storia triste, unica nella sua semplicità, che descrive eventi capitati ad ognuno di noi: un amore mancato, un amico perduto, la ricerca dell'antica e perduta felicità. Ognuno di noi ha un piccolo rimpianto, qualcuno che amavamo che ormai non ricambia più, qualcuno che non possiamo più riconquistare. E Pansy si trova esattamente in questa situazione: al buio, da sola, soffocata da ricordi che le stringono lo stomaco e non la fanno respirare, con i cocci di un rapporto che non possono essere più saldati.
  È una shot davvero molto emozionante, che ho sentito davvero mia perché anch'io mi sono sentita e mi sento così. Ti ringrazio per questa piccola storia, per aver dato al fandom un nuovo modo - più realistico - di vedere Pansy, per averle conferito un'umanità che le è spesso negata. Ho amato lo stile evocativo di questa storia, capace di mostrare anche il più piccolo ricordo agli occhi del lettore, di scuotere l'animo di chi legge sin nel profondo. Una bella, bellissima storia che mi spiace non aver recensito prima.
  Ci sentiamo presto,
  Mari

Recensore Master
03/09/12, ore 11:36

Giudizio della giudiciA BessieB, per il contest "48 ore di Contest - Per sole edite".
Decima classificata parimerito: Stateless
Grammatica: 10\10
Perfetta, davvero perfetta. Ovviamente sapevo già che scrivevi rispettando le regole della Signora Grammatica, quindi non mi stupisco.
Punteggio meritatissimo.
Titolo: 5\5
Il titolo mi è piaciuto moltissimo, davvero. E’ perfetto e l’ho subito associato a Pansy e Draco, anche se non avevo ancora letto la tua storia.
Non potevi scegliere un titolo più bello, complimenti.
Caratterizzazione: 5\5
Qui non posso dire niente, hai caraterizzato alla perfezione ogni singolo personaggio. Pansy è perfetta, tremendamente diversa dalla cortigiana (oggi sono particolarmente elegante u.u) descritta in altre storie. Io, con il mio smisurato odio per i cliché, l’ho amata. Davvero, l’ho trovata perfetta. Anche Draco è piuttosto ben caratterizzato, davvero.
Punteggio pieno e tanti complimenti per te.
Originalità: 9\10
L’idea in sé è abbastanza originale, anche se il rapporto Draco\Pansy è stato descritto e ri-descritto in tutte le sue varianti. Credo di aver già letto qualcosa su tutto il tempo che Pansy passava al Manor quando era bambina, per esempio.
Ho trovato molto originale l’idea di raccontare l’infanzia e l’adoloscenza di Pansy, anche se non ho particolarmente gradito il modo in cui le frasi in corsivo distoglievano l’attenzione dalla vicenda.
Ottimo lavoro.
Gradimento personale: 8\10
Come ho detto sopra, non ho particolarmente apprezzato l’effetto che producevano le frasi in corsivo. Ma, esclusa quella piccola “pecca”, la ff mi è piaciuta molto.
È scritta molto bene (ovviamente) e… niente, mi è piaciuta. Ultimamente mi stanno convertendo a questo Pairing (ogni riferimento a cose, persone e MedusaNoir è puramente casuale) e quindi ho trovato questa shot una lettura molto piacevole.
Complimenti.
Tot: 37\40

Recensore Junior
16/06/12, ore 14:12

Ok. Ci sono.
Immensamente in ritardo, come sempre. Ti prego, perdonami.
Dunque, devo recensire anche la tua Ron/Hermione, che per la cronaca mi è piaciuta moltissimo, sappilo, ma partiamo da qui.
Avevo cominciato questa recensione ieri, poi mi sono addormentata, e quando mi sono svegliata il pc era morto, e la mia recensione volatilizzata. Che disdetta. Va bene, il mio delirio finisce qui.
Allora. Inizio col dire che non mi sono mai soffermata troppo sul personaggio di Pansy. Anzi, l'ho sempre discretamente un pò odiata XD.
Però la tua Pansy mi è piaciuta moltissimo. L'hai presentata finalmente come un vero essere umano. Intendiamoci, sono esausta di leggere di Pansy oche, troiette (scusa il termine osceno), senza cervello, patetiche.
Avrà o no anche lei una sua personalità? Un suo pensiero? Un cuore?
La tua Pansy ha tutte queste cose, tutte. Un personaggio reale, che prova dei sentimenti, che soffre in silenzio. Che ama, in silenzio.
L'ho trovata meravigliosa, nella sua sofferenza, nel suo dolore.
Non ti dico quanto ho amato la parte riguardante l'infaniza, non te lo dico. Mi dispiaceva per lei, avrei preso Draco a schiaffi, se fosse servito a farlo rinsavire. Perdere un'amicizia d'infanzia come la loro, in quel modo, è struggente.
Soprattutto perchè succede, succede davvero. E a me, purtroppo, è capitato. E si sta male tanto.
Hai scritto una storia bellissima, profonda, originale. Unica.
Quando leggo le tue storie, ho sempre l'impressione che ci sia qualcosa che non comprendo appieno. Un senso di incompiuto, di irrisolto, di inafferrabile. Come un significato nascosto, segreto. Un'aura particolare che è tua e tua soltanto. E non è una cosa negativa, anzi, mi incuriosisce e attira molto. Fa parte del tuo stile, mi piace.
In sostanza, un ottimo lavoro.
Bravissima.
Un bacio,
Cat♥.

Recensore Master
13/06/12, ore 14:40

Ciao, Lily!
Come promesso, eccomi qui a recensire. Ed è un piacere, prima che tu dica che non sono obbligata ^^

Questa è la famosa ff di cui hai mille dubbi, vero?
Bene... perchè?

Cioè, a me piace. E molto, anche.

Intanto, piccola premessa: ho letto davvero poco di Pansy. Non che non mi piaccia come personaggio, anzi, è solo che si trovano solo ff patetiche in cui Pansy fa la parte della troietta - scusa il termine - oppure della decerebrata. E basta! Insomma, avrà avuto un cervello, anche se la zia Rowling non ci ha fornito molte prove di ciò, però va bè...

Quindi ben vengano le ff in cui Pansy almeno pensa, e non fa solo un'altra cosa che è meglio non citare... ma hai capito!

La tua Pansy è senza dubbio parecchio riflessiva e malinconica. Mi piace molto l'accenno alla sua infanzia passata con Draco. Me li immagino bambini, innocenti e ignari dei mali del mondo. E' un'immagine molto suggestiva.
Una volta ad Hogwarts, tutto è cambiato, e non per colpa di Pansy, ovvio. E' un vero peccato, però... un'amicizia così non andrebbe sprecata. Ma conosciamo bene Draco, quindi...
Ovviamente quello che prova Pansy va ben oltre l'amicizia... e lo si capisce bene. Mi è anche piaciuta la conversazione tra lei e Blaise. 

Certo, la base è triste. La storia di Pansy non è mai rose e fiori, a parte per le ficcyne... Però mi piacciono queste ff così introspettive e malinconiche.

Insomma, ripeto: a me piace! Dubbi di Lily, volatilizzatevi! Su su!

Tua, Marti

Recensore Master
12/06/12, ore 00:07

Eccomi qui! Sono un'amante di Pansy e non potevo esimermi dall'intervenire. Mi piace il tuo modo di narrare l'adolescenza di Pansy come descrivi l'evoluzione dei suoi sentimenti verso Draco, il modo in cui da un'amicizia infantile diventi ogni giorno qualcosa di più, finché Draco non si tira indietro. Il lettore rimane incuriosito e per tutto il tempo ci si chiede cosa abbia determinato il cambio di atteggiamento di Draco nei confronti di Pansy. Alla fine scopriamo che Draco ha paura, tipico da Malfoy, viene da pensare. Tipico degli adolescenti, tipico degli uomini, aggiungerei. Fuggire è una peculiarità che accomuna molti, non solo Draco.
La storia mi è piaciuta, tanto, ci sono dei però che mi hanno fatto storcere il naso, primo fra tutti il cliché del Draco donnaiolo che si diverte con Daphne e si porta Millicent in camera. Questo mi ha lasciata perplessa, perché ad Hogwarts sappiamo che i dormitori sono separati e le ragazze non possono entrare nel dormitorio dei ragazzi e viceversa. Del resto, è così anche nei college Babbani, in cui gli ingressi dei dormitori sono controllati da telecamere e si rischia l'espulsione. Parlo anche per esperienza personale. u.u
A parte questa caduta nel cliché, devo dire che la storia mi è piaciuta. Non ho notazioni da farti a parte un paio di punti e virgola che non sono attaccati alla parola che li precede come le virgole e non mi sembra di ricordare altro.
Mi è piaciuta la tua Pansy,
Un bacio
Sev :-)

Recensore Junior
12/06/12, ore 00:05

Piccolina mia, eccomi qui!
Comincio facendo una considerazione sulla citazione e sul titolo: si capisce, ancor prima di leggere questa OS, che non è solo di Pansy Parkinson, che stai parlando. Si capisce che ci sei dentro tu, che c'è dentro la tua corazza.
No, non solo: anche. Si capisce che c'è dentro la tua voglia di buttare fuori, non attraverso Pansy, ma insieme a lei.
Piccola noticina: all'inizio credo che ci siano un po' troppe ripetizioni delle parole capelli/capelli neri: non mi pare siano volute ma, nel caso, smentiscimi pure. (:
Perdonami se pecco di ubris (sono sicura che capirai la mia citazione colta!), ma mi sembra proprio che l'immagine di Pansy che si intreccia i capelli e li decora con corone di fiori, peraltro poeticissima e molto, molto romantica, si rifaccia a quel bellissimo dipinto che avevo postato tempo fa su FB... sbaglio? ;)
Di nuovo, un appunto: Purosangue dovresti scrivelo maiuscolo.
Nella frase: "Si sentiva così tanto sporca," hai usato due avverbi che vogliono dire esattamente la stessa cosa. Ora, sfruttando il fatto che stai facendo anche tu il classico, vorrei farti un esempio. Non so se avete già fatto le consecutive ma, hai presente os e oste? Quelli che vanno tradotti con tanto che, talmente? Ecco, così e tanto corrispondono a os e oste. O uno, o l'altro. (:
Inoltre, la parola 'piccolezza' (devo controllare, ma quel simpaticone di Internet non carica per ora, quindi lo farò dopo), credo che voglia dire tutt'altro... ora, non so se abbia anche il significato che intendi tu, quindi lascio in sospeso questo commento!

Abbiamo quindi, direi, la situazione topica: Pansy innamorata di un Draco che fa di peggio che non guardarla di striscio: le tende trappole e insidie, e una bellissima Daphne a farle concorrenza...
Un'antitesi di ciò che lui era davvero, non con! ;)
Tra l'altro, forse avresti dovuto scrivere che i suoi occhi erano di un'imperiosità che... ma, il mio, è solo un suggerimento, ovviamente.
Poi, meglio che accelerava sempre di più, riferito al cuore, al posto di che si accelerava. Non è riflessivo.
"Passava più tempo a casa di Draco che in quella sua, di casa.": ora, l'espressione 'In quella sua' mi sembra prettamente colloquiale, motivo per cui io avrei scritto, semplicemente, 'che nella sua'. (:
Draco si chiedeva come quell'isoletta, non di come. E' transitivo!
Forse, sarebbe stato meglio scrivere 'quando non potevano fare altro', che risulta più chiaro, anche se meno poetico, di 'quando non potevano altro'. L'avrei usata in una drabble, personalmente, questa forma.
Uh, sono le Sorelle Stravagarie, non le Streghe Stravagarie! Just sayin'
Again: Casa, come Purosangue, maiuscolo.^^
Personalmente, 'irrompibile' non mi piace tantissimo... avrei usato, che so, indistruttibile?
Probabilmente, un errore di battitura: hai scritto 'Draco non decideva', al posto di 'Draco non si decideva'.
Okey, so che sono una rompipalle: Draco ha gli occhi grigi, e basta. Vanno benissimo le sfumature, per carità, però non sono azzurri. (:

Perdonami, non credo di avere capito una cosa: tu ci racconti di una Pansy diciassettenne che ricorda il Ballo del Ceppo, o che lo sta vivendo come presente? Perché, nel secondo caso, ti ricordo che ne avevano quattordici di anni, quando si è disputato il Torneo Tremaghi e, quindi, ha avuto luogo il Ballo del Ceppo.


Bene, ora passerei a delle conclusioni più... generali, ma anche più contenutistiche.
Scusa se sono stata eccessivamente puntigliosa, finora, ma mi conosci. ;)
Questa shot mi è piaciuta perché, come ho ti già anticipato all'inizio (uh che personcina intuitiva e brillante, che sono!), credo proprio che tu, dentro a questa Pansy, ci abbia messo un pezzettino di te. Forse, anche più di uno.
Ci vedo molto altro, oltre a quest'amore, all'inizio one-sided, per Draco... certo, non sto dicendo che la tua storia sia un pretesto, ci mancherebbe altro.
Solo, credo di scorgere qualcos'altro, dietro a Pansy Parkinson.
Mi sbaglio?


Un bacino (e molto cuoricineggiamento folle),
tua
Sbarbi