Piccolina mia, eccomi qui!
Comincio facendo una considerazione sulla citazione e sul titolo: si capisce, ancor prima di leggere questa OS, che non è solo di Pansy Parkinson, che stai parlando. Si capisce che ci sei dentro tu, che c'è dentro la tua corazza.
No, non solo: anche. Si capisce che c'è dentro la tua voglia di buttare fuori, non attraverso Pansy, ma insieme a lei.
Piccola noticina: all'inizio credo che ci siano un po' troppe ripetizioni delle parole capelli/capelli neri: non mi pare siano volute ma, nel caso, smentiscimi pure. (:
Perdonami se pecco di ubris (sono sicura che capirai la mia citazione colta!), ma mi sembra proprio che l'immagine di Pansy che si intreccia i capelli e li decora con corone di fiori, peraltro poeticissima e molto, molto romantica, si rifaccia a quel bellissimo dipinto che avevo postato tempo fa su FB... sbaglio? ;)
Di nuovo, un appunto: Purosangue dovresti scrivelo maiuscolo.
Nella frase: "Si sentiva così tanto sporca," hai usato due avverbi che vogliono dire esattamente la stessa cosa. Ora, sfruttando il fatto che stai facendo anche tu il classico, vorrei farti un esempio. Non so se avete già fatto le consecutive ma, hai presente os e oste? Quelli che vanno tradotti con tanto che, talmente? Ecco, così e tanto corrispondono a os e oste. O uno, o l'altro. (:
Inoltre, la parola 'piccolezza' (devo controllare, ma quel simpaticone di Internet non carica per ora, quindi lo farò dopo), credo che voglia dire tutt'altro... ora, non so se abbia anche il significato che intendi tu, quindi lascio in sospeso questo commento!
Abbiamo quindi, direi, la situazione topica: Pansy innamorata di un Draco che fa di peggio che non guardarla di striscio: le tende trappole e insidie, e una bellissima Daphne a farle concorrenza...
Un'antitesi di ciò che lui era davvero, non con! ;)
Tra l'altro, forse avresti dovuto scrivere che i suoi occhi erano di un'imperiosità che... ma, il mio, è solo un suggerimento, ovviamente.
Poi, meglio che accelerava sempre di più, riferito al cuore, al posto di che si accelerava. Non è riflessivo.
"Passava più tempo a casa di Draco che in quella sua, di casa.": ora, l'espressione 'In quella sua' mi sembra prettamente colloquiale, motivo per cui io avrei scritto, semplicemente, 'che nella sua'. (:
Draco si chiedeva come quell'isoletta, non di come. E' transitivo!
Forse, sarebbe stato meglio scrivere 'quando non potevano fare altro', che risulta più chiaro, anche se meno poetico, di 'quando non potevano altro'. L'avrei usata in una drabble, personalmente, questa forma.
Uh, sono le Sorelle Stravagarie, non le Streghe Stravagarie! Just sayin'
Again: Casa, come Purosangue, maiuscolo.^^
Personalmente, 'irrompibile' non mi piace tantissimo... avrei usato, che so, indistruttibile?
Probabilmente, un errore di battitura: hai scritto 'Draco non decideva', al posto di 'Draco non si decideva'.
Okey, so che sono una rompipalle: Draco ha gli occhi grigi, e basta. Vanno benissimo le sfumature, per carità, però non sono azzurri. (:
Perdonami, non credo di avere capito una cosa: tu ci racconti di una Pansy diciassettenne che ricorda il Ballo del Ceppo, o che lo sta vivendo come presente? Perché, nel secondo caso, ti ricordo che ne avevano quattordici di anni, quando si è disputato il Torneo Tremaghi e, quindi, ha avuto luogo il Ballo del Ceppo.
Bene, ora passerei a delle conclusioni più... generali, ma anche più contenutistiche.
Scusa se sono stata eccessivamente puntigliosa, finora, ma mi conosci. ;)
Questa shot mi è piaciuta perché, come ho ti già anticipato all'inizio (uh che personcina intuitiva e brillante, che sono!), credo proprio che tu, dentro a questa Pansy, ci abbia messo un pezzettino di te. Forse, anche più di uno.
Ci vedo molto altro, oltre a quest'amore, all'inizio one-sided, per Draco... certo, non sto dicendo che la tua storia sia un pretesto, ci mancherebbe altro.
Solo, credo di scorgere qualcos'altro, dietro a Pansy Parkinson.
Mi sbaglio?
Un bacino (e molto cuoricineggiamento folle),
tua
Sbarbi |