chi non muore si rivede... e per fortuna in questa storia non è morto nessuno (anche se per un attimo ho avuto paura, il riferimento alle "ultime parole" mi ha fatto venire i sudori freddi!), quindi rieccomi!
sto finendo i vocaboli per farti i complimenti senza ripetermi, e finire per dirti sempre le stesse cose, quindi abbi pietà! però mi è piaciuta molto questa storia, perché è molto realistica e attuale (dannata infermiera e la sua assicurazione scaduta! >. lo so bene io, tutte le mie storie vengono così... purtroppo...]
posso arrabbiarmi un po' anche con il padre che, in quanto assente, non meriterebbe nemmeno l'appellativo?
finito con le arrabbiatura, passo poi al lato un po' triste di questa storia, all'abbandono di una figlia non perché non voluta, ma per darle un futuro migliore, in cui possa portare a realizzazione il suo essere (ma che filosofica che mi sento, oggi!)... che è una cosa triste davvero, sia per quello che proverà in futuro la bambina che -e soprattutto, dato che è in lei che ci immedesimiamo grazie alla tua abilità come scrittrice- ai sentimenti contrastanti della madre, che vuol bene alla figlia e proprio per questo deve separarsene. *lacrimuccia* la resa è davvero spettacolare, io mi sono trovata a farmi i sensi di colpa, da sola, per quello che succede nella storia!
insomma, speriamo tutti nella bontà delle suore, nell'accorciarsi di queste mie recensioni che stanno diventando più dei poemi che altro, e attendiamo con ansia la prossima storia!
Ciao! |
