Bellissima, Nali, mi è piaciuta un sacco.
A presto.
...
Credevi, eh, che ti avrei liquidata con due righe?! E invece no.
Per un motivo o per l'altro, ovunque io vada, le mie recensioni sono sempre quelle che si dilungano di più e, ad onor del vero, credo che alla lunga la gente smetta di sopportarmi.
Ma tu, che hai il dovere di farlo, devi sorbirti ogni mia singola recensione.
Chiudiamo gli sproloqui e passiamo alla storia.
Come ti ho detto quando l'ho betata, la trovo una storia con un altissimo potenziale. Non capita spesso di leggere storie così introspettive e così degne di nota.
Ma andiamo con ordine.
La trama: ovviamente, l'idea di ispirarti ad un preciso momento della Saga ti ha avvantaggiata - perché in un certo senso avevi già delle linee guida da seguire.
Ma ti ha anche penalizzata. Si capisce, soprattutto in alcuni punti, che la stesura è forzata, come se avessi avuto ben poca voglia di scrivere, come se fossi stata costretta in abiti tropp stretti.
Ma, nel complesso, lo sviluppo è abbastanza buono (un gran passo in avanti per te che ti lamentavi di non saper creare una trama!).
Certo, hai notato anche tu quel piccolo intoppo (al punto in cui Sirius parla di una presunta vendetta verso Piton), ma non è nulla che remi contro la FF.
Lo stile: e qui potrei dilungarmi di almeno altre ottanta righe e tenerti inchiodata al pc per un'altra mezz'ora. Ma, siccome so di diventare eccessiva, mi limito ai punti che più mi premono.
Ciò che colpisce, e che impressiona, è il forte ermetismo che hai applicato alla figura di Remus. Per la prima volta Remus non ha pensieri aperti, che spiegano il suo stato d'animo; hai lasciato questo compito al lettore, che ha dovuto riempire i punti vuoti, che ha sentito la tristezza e la frustrazione del ragazzo e che le ha usate per auto-procurarsi una piena comprensione della storia.
Ovviamente, questo stile così denso e "pesante" non rende questa storia di facile lettura. Nel senso: è una storia che, per essere vissuta appieno, ha bisogno di esser letta piano, con attenzione. Fare un passo alla volta, seguire vicende e personaggi. Altrimenti si rischia di perdesi, di non capirci nulla.
Questa, forse, è l'unica "controindicazione" dell'introspezione.
Personaggi: anche qui potrei parlare e parlare, ma mi limito all'essenziale.
I personaggi che hai scelto - Remus e Sirius - sono tra i miei preferiti. Perciò è semplice vederli sotto un'ottica positiva e che, lo ammetto, talvolta mi fa parlare in modo poco oggettivo. Mi frega poi anche il fatto che, sostanzialmente, io e te li vediamo allo stesso modo.
Questo per dirti che ho apprezzato moltissimo la controversia che Remus ha con se stesso, il suo tentativo di alleggerire il peso del rimorso, il suo bisogno di avere Sirius accanto; hai mostrato una faccia inusuale del personaggio, ma comunque verosimile e questo, a mio parere, ne conferma la "pienezza".
Sirius, be', è lui, cioè, il NOSTRO lui. Sempre un po' arrogante (vedi quello stramaledetto dialogo che non voleva venir fuori!), sempre un po' troppo sicuro di sé, sempre un po' impulsivo ma comunque un amico leale.
Insomma, mi è piaciuta, si è capito. E ci credo quando dici che è stata la storia più complicata che tu abbia mai scritto! Si vede, più che altro. :)
Adesso, Pulce, ti saluto (ma tanto ci risentiamo presto).
Un abbraccio forte,
la tua Honeybee.
PS: La dedica è stata assolutamente ♥. (Recensione modificata il 19/06/2012 - 02:58 pm) |