Eccomi di nuovo qui!
Rispetto alla storia che ho letto prima, questa presenta il problema inverso, ovvero che non raggiunge nemmeno le 80 parole e per essere considerata una Drabble ne deve avere almeno 90.
Come sempre ti consiglio di ampliarla un po', giusto una o due frasi in più per rendere più corposo il testo.

Per il resto, questa storia mi è piaciuta e ho trovato il POV di Caesar davvero interessante.
Ti dirò, questo lato di lui così fragile e sensibile non dico che mi sia “nuovo”, ma mi ha comunque colpita.

Il personaggio di Caesar è uno dei miei preferiti e mi piace tanto proprio perché non ho mai saputo come interpretarlo davvero; ha sempre avuto un lato un po' “ambiguo” che mi ha incuriosita fin dall'inizio e vederlo dissolversi in questa storia non mi è dispiaciuto affatto, anzi, me lo ha fatto apprezzare ancora di più.

Una bella storia, davvero.
Alla prossima!

M a k o

Bellissima! E' la versione drabble della fanfic che ho pubblicato di recente :D
Pochi scrivono di Caesar e quasi tutti cercano di immaginarlo come sofferente, dinnanzi alle atrocità dei giochi! E io sono perfettamente d'accordo. Mi piace la conclusione, concisa e decisamente credibile! Breve, ma significativo, complimenti ;)
JD

mi piace molto questa ff :)
è molto triste, perchè lui nonostante odi gli Hunger Games è costretto a intervistarli...
hai reso tutto molto bene, mi è piaciuto!!!
un bacio
Queen_B

Mi piace! Devo dire che ho sempre considerato Caesar un personaggio interessante. Insomma, è di Capitol City e si presume che adori gli Hunger Games, però comunque mostra un lato buono quando tenta di aiutare i tributi ad emergere nel modo migliore. Insomma, ha una delicatezza che di solito non contraddistingue gli spettatori del programma. 
Però, come fai notare tu in questa drabble, non deve essere facile per lui sapere che tutti i ragazzi con cui parla moriranno quasi sicuramente nelle settimane successive. Ed hai descritto bene i suoi sentimenti nel vedere l'ennesimo tributo passare davanti a lui. 
Soprattutto ho amato l'idea che Caesar ogni anno cambi colore di capelli non per amore della moda ed eccentricità, ma per non riconoscersi quando intervista i ragazzi. Anche l'ultima frase, quel Odio il mio lavoro, è perfetta!
Un unico appunto, di poco conto: nella prima frase, nella parte L'ennesimo tributo m passa davanti, manca la i al mi. Comunque complimenti e alla prossima **