Premetto che, come te, ho amato la 1x16. E' una delle puntate più belle viste, un po' perché è assolutamente "cardine", rispetto ad altre che magari dalla main plot erano più o meno slegate, e l'ho riguardata più di una volta e ho amato il rivederli finalmente tutti insieme, lo slancio di Dean e le titubanze di Sam.
Il POV di Sam è forse quello più ovvio e immediato da analizzare. Dean e John ragionano allo stesso modo: perché Dean è il maggiore, quello "addestrato" per primo e quello più condiscendente nei confronti del padre e nei confronti delle sue scelte e dei suoi pensieri; Sam è in parte "outsider", e il suo essere in un certo senso forzato, suo malgrado, a dover lasciare che la propria famiglia si separi quando l'ha appena ritrovata - a doversi separare da un padre con cui s'è appena chiarito, riappacificato - tocca molto.
La descrizione dello sguardo che John rivolge a Sam mi è molto piaciuta, e mi ha colpito tantissimo nell'episodio; è uno sguardo che dice tantissime cose e che hai rappresentato più che bene. Perché è vero che John non ha mai smesso di seguirli e guidarli, di preoccuparsi per loro.
... finalmente, comunque, Sam si rende conto di essere stato un vero Jerk con quel poraccio di Dean quando gli ha detto che se ne sarebbe andato appena tutto fosse finito è_é Shame on you, Sam! Shame! Sob.
E' tutto molto toccante, deliri da "io amo il maggiore" a parte.
L'anafora dell'"annuisci" è assolutamente apprezzabile, e denota un altro momento che ho amato davvero molto, quello in cui Sam si aggrappa a John come se non volesse lasciarlo andare; non ci sono molte parole spese, ma tutto è concentrato in gesti fin troppo eloquenti dei quali hai centrato il punto, secondo me: il terrore, ora più che mai, di poter non rivivere più un momento del genere. T_T
Booohoo, so many feels. Complimenti ancora una volta per il modo in cui scrivi tanto bene sulle scene che preferisco. y_y