Mh. Ho salvato il tuo profilo di autrice sul pc per dargli un'occhiata in seguito. Mi sono detta: una tale maestria non spunta fuori tutta in una volta, va maturata, esercitata, perfezionata.
Ma qui è già tutto in ordine. 
Sai, la mia aspirazione, quando scrivo, è trovare le giuste metafore. Io amo le metafore, sono una storia in una storia, sono dieci storie in una storia, sono un mondo intero in una storia. Sono quel senso di conforto quando le senszioni degli altri ci sembrano nostre nel leggere un richiamo a qualcosa che conosciamo. 
Io non trovo mai le metafore giuste, io non trovo mai le metafore e basta, proprio non riesco; ma questo è perché non riesco a mettere proprio niente in un testo, oltre la correttezza formale. Tu scrivi in un italiano che è una gioia per gli occhi e sei anche indescrivibilmente dotata. Complimenti, tanti.
Vì. 

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Oh mamma, Nali.
Ho trovato questa storia per caso.
E ora mi sento come uno di quei fili d'erba di cui parli, così piccola, in balia del vento e delle tue parole.
Labbra che odi.
Non ci avevo mai pensato, ad odiare le labbra.
Non ci ha mai pensato enssuno e così tu hai stupito tutti, di nuovo, con la tua solita grazia prepotente fatta di una capacità di scrittura che fa impressione.
Nali, accidenti.
Sei sempre brava.
Sempre troppo brava.

Sempre troppo, per noi poveri piccoli lettori.
Un abbraccio, la tua brà.


Che, per quanto piccola ed insulsa possa essere, può essere un buono scrigno al quale confidare quelle paure.

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Mi piacciono le immagini che hai creato, mi piace il tuo stile e il tuo italiano è corretto.
Storia quasi simpatica e un po' malinconica.
Storia bella, bella bella bella.
Diamine, forse non è definibile storia.
Non vedo difetti nel tuo stile, sarà il mio occhio poco allenato o sarai perfetta te. (beh dai, magari perfetta è un po' eccessivo)
Nella speranza che il mio cervello ci sia stato.
Brava
Brodos

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