Eccole! Finalmente abbiamo dei volti e un'identità (per la gioia di Anne)!
La piccola si è trovata nella classica situazione disperata che ti fa uscire quell'improvviso coraggio di attaccare, sapendo di non aver niente da perdere, dimostrando orgoglio nel non voler morire senza "combattere".
Per sua fortuna, non è incappata in un vero nemico, anche se sapere di essere stata salvata proprio dalle rappresentanti di quel mondo che lei disprezza, da donne che seguono la stessa filosofia di vita della madre, sarà stata una sopresa non indifferente! Però in lei c'è anche dello stupore all'idea che le donne abbiano ascoltato il vento e gli alberi e credo che questo sentimento, possa trasformarsi anche in interesse o ammirazione, se Anne metterà da parte i suoi pregiudizi, cercando di comprendere davvero chi sono le donne che ha di fronte.
Per quanto riguardo la madre, era anche ora che si accorgesse della sua mancanza! U_U
Era talmente presa dalla preoccupazione per François, da non rendersi conto di nient'altro...
Ora però, la sua preoccupazione è palese, e immagino dovrà scegliere se lasciare il suo bambino per cercare la figlia, o sperare che quest'ultima torni sana e salva...
Bel capitolo Omonima, non vedo l'ora di leggere i prossimi, più "celtici" *_*
A presto! :D |