Incredibile. Cioè, davvero, ci sono rimasta male. Io sono una persona piena di parole, che quando scrive si accorge di aver completato due pagine di word solo senza nemmeno saperlo. Tu, invece, con qualche riga e parole dal significato intenso e profondo, sei riuscita a riassumere con apparente facilità la relazione malata di questi due. Congratulazioni. |
SPUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUK! (?) |
Mi è piaciuto l'accenno alla luce della candela che ignora il crocifisso e le spade abbandonate. Anche se non conosco il fandom, e quindi non posso dire niente sull'IC dei personaggi, mi è parsa una scena molto coinvolgente. |
Grammatica: 19/20 Lessico e stile: 18/20 Originalità: 15/15 Caratterizzazione e/o IC: 14/15 Uso dell'avvertimento: 20/20 Uso dell'emozione: 18/20
Gradimento personale: 9,5/10 La grammatica è buona, a parte per due errori nella stessa frase. “Lo capivano in quella bramosia che pareva volergli bruciare ogni stilla di logica rimastagli”: entrambe le desinenze in -gli sono sbagliate; gli, infatti, si riferisce ad una persona singola (ad esempio “gli piace”), mentre per il plurale si usa loro (ad esempio“a loro piace”). Il lessico è buono e lo stile fresco, scorrevole, intrigante. Unica pecca: la continua ripetizione di “quello”, che appesantisce molto la lettura (quei gemiti, quella bramosia, quello sbaglio, quei corpi, quell'oblio, quell'attimo, quel peccato). Nulla da dire sull'originalità, che è decisamente ottima. La caratterizzazione, pur non essendo perfetta, è comunque ben gestita. Hai usato, invece, l'avvertimento in maniera assolutamente ineccepibile. Per quanto riguarda l'emozione, credo che l'impotenza sia un po' sacrificata, lasciata all'ultima riga (non come citazione in sé, proprio come sentimento generale) e non adeguatamente importante per la storia. Nel complesso, la tua storia mi è piaciuta molto, “a pelle”: peccato per quei piccoli errori grammaticali e stilistici che, in storie così brevi, spesso inquinano un po' la lettura.
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