Recensioni per
Il cinismo banchetta dentro me.
di LunaMalfoy

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/08/12, ore 00:37

Stile essenziale, senza troppi fronzoli, apprezzabilissimo riguardando il testo non una situazione in sè quanto più una riflessione di una sensazione interiore all'esterno, una proiezione di essa. Definirei quasi questo capitolo "Manipolatrice" una lirica in prosa in cui la nostra LunaMalfoy, fa uscire il suo (come narratrice) cinismo dalla gabbia rappresentata egregiamente dalla metafora della cassa toracica descritta nell'introduzione. Potrebbe essere quasi il cinismo stesso e non più la persona a descrivere le abitudini di questo discutibile personaggio dal falso sorriso. La descrizione del comportamento di quest'ultima e i suoi atteggiamenti con il resto delle persone, possono essere riferiti sia ad un ambiente adulto, sia adolescenziale, rendendo il personaggio versatile per possibili sviluppi futuri.

La prima parte ci descrive il vero e proprio aspetto fisico, mutevole, del personaggio. Ci viene espresso esplicitamente la nota di disprezzo provata dalla voce narrante nei riguardi della persona che descrive. Possiamo dire che qui è ancora propriamente una persona a narrarci la vicenda.

Una descrizione dei suoi atteggiamenti occupa il secondo segmento del racconto, che sembra la parte più corposa e a cui si da' più rilevanza, in cui distinguiamo la voce narrante solo dalle metafore con cui descrive in maniera assolutamente negativa la figura di cui prima conoscevamo solo la fisicità. Da notare come qui avvenga la metamorfosi prima accennata: è proprio qui che la persona fa uscire il suo cinismo che prende la parola scavalcando disprezzo e altre possibili emozioni espresse nella prima parte dalla persona. Il "mostro cinismo" inizia quindi a contrapporsi direttamente con la figura descritta, che, per la descrizione, diventa sempre più mostruosa a sua volta.

Ed è con le parole stesse del cinismo, supremo inquisitore dall'alto del suo punto di vista, che si conclude l'ultima parte. Non vengono dati giudizi morali sulla persona, almeno non esplicitamente, bensì ci si chiede l'obiettivo della stessa e quello che potrà aspettarsi da questo suo comportamento che ci appare, filtrato dalle parole della "doppia" voce narrante, come assolutamente fuori dal normale (ottima la tecnica di scrittura che permette al lettore visualizzazione e immedesimazione nell'osservatore e veda, perciò, la cosa dallo stesso punto di vista dell'autore). Sembra quasi lo scontro tra questi due mostri. Il primo la donna/ragazza che riesce a piegare alla sua volontà tanti "amici", il secondo il cinismo che ha sicuramente meno sostenitori ma che si proclama implicitamente più forte in relazione al futuro.

E infine sentiamo parlare la persona in questione e le sue parole ci confermano soltanto la pessima idea che ce ne siamo fatti, seguite dal motto di spirito del cinismo personificato che afferma la sua forza, ironicamente, nel potere sopportare risposte di ogni genere.

Davvero una bella prova di scrittura!
(Recensione modificata il 30/08/2012 - 12:47 pm)