La guardo camminare per le strade del mio paesino con disprezzo, il suo tacco 15 risuona nella mia mente, fastidiosamente unico. Ed è il modo di camminare che mi da sui nervi, con le ginocchia piegate e la schiena leggermente ricurva che tuttavia ostentano, incredibilmente, una faziosità unica. Il suo viso rilassato è di una bruttezza indicibile, ma quando lo deforma, con le sue smorfie e i sorrisi finti appare bello.
Sì, devo ammetterlo: a volte è bella. Ma la cosa che in assoluto mi infastidice di più è un'altra. Il modo di muovere le sue manine insignificanti piccole e quasi tozze, con le unghie incavate che vanno ad aggrapparsi, come i tentacoli di un polipo tutto ciò che possono. Movimenti frenetici, le dita minuscole arraffano tutto e lo modellano a piacimento.
E in questo modo inganna i più. Ciò che le serve, ciò di cui ha bisogno non è un amico ma un anima in pena che può rendere felice, ma che può uccidere quando vuole, il povero malcapitato che deve sottostare a lei e a lei sola. E quasi tutti - poveretti - si innamorano, ancora devo capire il motivo.
Non c'è UN ragazzo che le sia amico e basta, sono tutti innamorati di lei, uno stuolo infinito di ammiratori.
Procede con tutti in egual modo. Appare carina, dolce e sensibile, innocente. Dopodichè si attacca come una sanguisuga, abbracciando e baciando, possessiva di tutto, gelosa, pervasa da moti di isteria se non viene calcolata. Arriva a schiaffeggiare a urlare. Cambia le persone, isolandole da tutto il resto, facendo sembrare tutto normale, "confidandosi" con te e facendoti sembrare importante.
Dopo che il malcapitato confessa il suo infinito amore per questa manipolatrice, aspettandosi presto di avere una fidanzata, lei demolisce tutte le sue speranze, e il poverino ci rimane male perchè stavano così bene insieme. Abbracciati, avvinghiati, sempre, continuamente... com'è possibile? E lui muore dentro, ma vuole rimanere amico della spregiudicata ed ecco che si forma lo stuolo di servi che la segue ovunque, che lei chiama "amici". Ed è a questo punto che il suo livello di cattiveria raggiunge l'impossibile perchè continua a comportarsi come se fossero fidanzati ma sul più bello esprime il suo rifiuto.
Si fa baciare, una, due, tre volte. Dopodichè dice che non gli piaci, ma che  non ti aveva respinto prima dei baci perchè non voleva rovinare i tuoi sentimenti... Ma quali sentimenti? Quelli che continui a stritolare, stringere, strappare? Poi la solfa ricomincia d'accapo. Li porta in giro come cagnolini, chi prima, chi dopo sfutta a suo piacimento. Chi le da lezioni di pianoforte, chi di canto. Ma, cara mia, permettimi di dirti che con le tue dita tozze e la voce nasale non andrai mai da nessuna parte.
Alcuni  semplicemente li usa per sembrare la figa della situazione, con tanti ragazzi che le corrono dietro.
Ma a me cosa importa? Me la prendo mica? Ci rido un po' su e la osservo nel suo teatrino e cerco di capire come le persone non riescano a intendere il suo gioco. I fili delle sue marionette sono così evidenti! Ma sono cinica, perciò non mi importa. Ci rido su e basta, chiedendomi dove vuole andare a parare.
Cosa mai otterrà da tutto questo manipolare?
Fermi tutti! Mentre i miei pensieri viaggiavano intorno alla sua persona succede uno scambio di battute che mi fa scoppiare a piangere dalle risate.
«Amò, mi aggiusti il colletto della camicia?»
Vi risparmio la risposta: la vostra mente non cinica potrebbe non reggere.