Si che ti perdono!
Ci hai messo parecchio, però data la lunghezza del capitolo, e la delicatezza del contenuto, posso anche accettare che tu ci abbia fatto aspettare un pochetto.
Sfido chiunque nell’ ammettere che tutti quelli che hanno seguito questa storia, hanno sperato di vedere Yamamoto guarito e saltellante per il campo da baseball.
Anche io, un po’ imbarazzata lo ammetto, ma dico anche che questo finale va bene così, perché la tua è una storia realistica.
Però, quel piccolo momento in cui Yamamoto afferma di essersi messo quasi in piedi, lo interpreto positivamente, lo so che è possibile che Gokudera mettesse in piedi Yamamoto con la sua forza, ma se lui ha sentito una sensazione diversa, ce la può fare, perché al di là di quello che voleva apparire, Yamamoto era rassegnato e non si è impegnato come avrebbe fatto veramente il vecchio se stesso.
In fin dei conti lo scopo della storia non era quello di vedere il processo di guarigione del moro, ma la risoluzione dei problemi tra lui e l’argenteo. Due teste dure per eccellenza.
Nonostante questi due siano molto diversi, spesso sono simili negli errori che commettono. Anche quando si aspettano per quaranta minuti di fila, non sapendo che l’altro sta facendo lo stesso, ma in un altro posto.
Yamamoto nel futuro ha sgridato Gokudera, perché il suo comportamento non andava, ha pensato ad un amico eccessivamente chiuso in se stesso per i problemi che lo hanno influenzato, ma poi a seguito di un problema altrettanto grave ma personale , è stato lui a chiudersi in se stesso, pensando sempre agli altri, non facendoli preoccupare.
E Gokudera, che è stato rimproverato, non può permetterlo.
Poi arriva Gokudera come una furia, a lui non importa di spiattellarti dolorosamente in faccia la verità, e se sei la persona più testarda del mondo, tanto insisterà che ti farà piangere.
E Yamamoto forse inconsciamente, non aspettava che questo, un pianto silenzioso che gli permettesse di sfogare la frustrazione, il dolore che OVVIAMENTE ci sono e ci saranno ancora. Ma la prossima volta, senza dubbio Takeshi piangerà volentieri.
Mi piace tanto il tuo Takeshi, perché sta finalmente uscendo fuori dai canoni classici che lo hanno sempre contraddistinto come: ragazzo idiota, perennemente sorridente, costantemente altruista, privo di qualsiasi sofferenza derivante dal suo essere “Pioggia”.
E sono contenta che finalmente ci sia qualcuno che si stia preoccupando di dimostrare il contrario. Perché in fin dei conti nessuno ha scritto che la Pioggia non possa piangere per se stessa e non solo per gli altri.
Hayato è cambiato non solo in questa vicenda, ma anche dopo quelle del futuro, lo noto anche dal manga, sembra più propenso a volersi fidare degli altri, e soprattutto di Yamamoto. E qui, in questa storia, sembra davvero aprirsi a lui, in un modo tutto suo ovviamente XD.
La parte finale è deliziosa, finalmente quella tensione opprimente che si respirava per quasi tutti i capitoli, cede il posto ad una rinnovata serenità, Tsuna quasi quasi non crede ai suoi occhi e sono sicura che anche lui farà la scelta giusta!
E si conclude così la tua storia! Sono davvero contenta, mi sento anche io stessa serena =w= vedrò di mantenere questa serenità, quando dopo pranzo riprenderò i libri per studiare *muore*
Complimentissimi per questa storia, il tuo modo di scrivere è impeccabile, priva di errori, e poi a me piacciono tantissimo i “What if…?” realistici!!
Spero di vedere presto qualche altra tua opera 8059 ;)
Un bacione!!
Kyoite =) |