Salve!
E' da un po' che lurko piacevolmente (?) ciò che scrivi ed era questione di *inserire numero + unità di tempo* che mi decidessi ad uscire allo scoperto. *Purtroppo per la povera _Morgan*
La prima cosa che si nota leggendo una qualsiasi tua fanfiction è lo stile: è adulto, maturo, non per questo "pesante", anzi, è straordinariamente in linea con i temi che tratti e, spesso, si mostra anche molto elegante. ^^
E tutte le fanfiction che hai pubblicato ultimamente mi sembrano proprio su questa linea - la Trust, la Sight, la Optic e anche Nomen Omen: i personaggi sono adulti (chi più chi meno, chi anagraficamente chi nell'animo), senz'altro complicati da gestire, sia nella relazione in cui sono coinvolti sia in risposta al mondo in cui si trovano.
Ma ora mi fermo, che sennò mi brucio tutti i complimenti sullo stile, qui. XD
Inizio a commentarti proprio dalla Trust e non, per esempio, dalla Optic perché... è inammissibile che la Trust non abbia neppure una recensione. ò__ò Sul serio. ò__ò *In generale, si stupisce che _Morgan abbia poche recensioni*
Ordunque, la Trust. E' una coppia fanon, ma tutto mi sembra tranne che impossibile - lui e lei si somigliano, sotto un certo punto di vista: entrambi sono molto sicuri e decisi, intelligenti, capaci di fare qualsiasi cosa per le persone a cui vogliono bene ma, in fondo, restii a mostrare le proprie emozioni.
Tuttavia, sono diversi per i modi in cui credono: Isis si affida ad un Oggetto magico, crede fermamente in ciò che vede, un destino già scritto; Seto, invece, si affida soltanto a se stesso, con la convinzione di essere lui in prima persona il creatore del proprio futuro.
Ed è proprio sulla base di questa sicurezza, di questa logica in apparenza indistruttibile, quasi la vita fosse un grande calcolo matematico, che Seto si è costruito: non c'è spazio per ciò che può condurlo all'insicurezza, alla debolezza, quel qualcosa che potrebbe complicare ancora di più l'immensa equazione della sua vita fino a renderla impossibile.
Per questo motivo, Seto ha tagliato fuori dalla sua vita quel possibile briciolo di incertezza. E l'ha potuto fare perché è una persona concreta, padrona di sé e del mondo che la circonda, che segue fedelmente la teoria.
"La Teoria è quando si sa tutto e niente funziona"
Tuttavia, come il buon Alberto Unapietra - non proprio il primo che passa - ci ricorda, tra Teoria e Pratica c'è un abisso, al limite dell'essere opposti, e non è detto che ad una perfetta Teoria segua una perfetta Pratica. Ed è in questo che Seto rimane coinvolto: la sua logica ferrea, la sua perfetta Teoria così inattaccabile crolla come un castello di carte, a causa di una donna bellissima che crede in cose per lui inconcepibili ma, sì, anche per volontà dello stesso Seto. Sono suoi gli istinti e il desiderio, è la sua stessa anima che si ribella a quella Teoria in cui lui ha sempre creduto. E ora, pienamente consapevole di trovarsi in una situazione in cui la Teoria non vale più niente, dovrà trovare un'altra base su cui costruire la propria esistenza - probabilmente, si convertirà alla Pratica, ma senza evitarsi una cornice di Teoria.
Curioso che tutte le sue credenze vengano smontate proprio da quella cosa che si era ripromesso di non avvicinare mai: con tutta probabilità, in un angolino più nascosto, Seto già sapeva che il vero motivo per cui una relazione avrebbe distrutto la sua Teoria perfetta non aveva nulla a che fare con strani calcoli matematici.
Scontato dire che questa drabble mi sia piaciuta: le apparentemente solide convinzioni di Seto, la splendida descrizione di Isis - resa sensuale con pochissime parole e senza la benché minima traccia di volgarità -, il crollo delle certezze più consolidate e la citazione perfetta inserita al momento giusto. Più lo stile, logicamente.
Mi fa davvero piacere saperti nel progetto della Shipping Collection. ^^
Complimenti! |
