Ciao !
E' da un po' che ho letto questa tua poesia, e l'ho messa tra le mie ricordate... Ed è così bella che, davvero, non riesco a smettere di leggerla, è bellissima, stupenda, per il lessico che usi, i versi sciolti, il suo significato "velato"...
Ti segnalo qualche piccolo errore : "Pò" . Non so se è solo un errore di distrazione, comunque sarebbe Po' , con l'apostrofo, non con l'accento.
"Il tempi..." . Ti sei scordata la "o" .
E poi non hai meso qualche punto... Beh, dacci un'occhiatina, così sarà davvero perfetta, ok ?
Bene, ora passiamo al significato.
Libertà, paura, pericolo.
La protagonista è uscita dal suo "nido" lasciandosi dietro tutti i suoi "compagni" troppo spaventati da quel che c'è "fuori" per seguirla... Ma lei esce, e, dimmi ora, di chi è più grande il tormento ?
Lei è libera, mentre tutti gli altri sono rimasti come prigionieri, nella loro stessa "tana" , pieni di rimpianto, e il rimpianto è tormento.
"Era un profumo di libertà, ci hanno ingannati !". Qua non ho capito bene... E' la protagonista a parlare, ma parla ai suoi compagni ancora dentro il nido ?? E a chi si riferisce, ai rapaci là fuori ??
Spiegami bene il perchè di questa frase urlata, per favore, vorrei tanto capire...
"Il tempo è passato, son diventata una di loro."
Questa frase finale, è meravigliosa, davvero.
Ma si riferisce a sè stessa o a una sua compagna rimasta nel nido, al sicuro, ma che prima o poi uscirà anche lei ??
E "...diventata una di loro" beh... si riferisce ai grandi rapaci che temevano tanto, quando si trovavano ancora nascosti, al "sicuro"... immagino. Già... ma questo stare al sicuro, lontano da tutto e da tutti... Costa tanto, troppo... Ti priva della tua libertà, quasi della tua vita.
Grazie per questo piccolo gioiello, dunque.
E sai cosa ? Ora la sposto dalle ricordate alla preferite, preferisco così, ormai.
Alla prossima
Alera
Ps Ci credi, ho appena riletto la tua poesia, e ho pensato due secondi in più a quella frase di cui ti ho chiesto : "Era un profumo di libertà, ci hanno ingannati !" . Cedo di aver capito... Insomma, lei dice che quella paura che sentivano, tutto "l'orrore" che vedevano dall'interno della "gabbia"... in realtà era la "libertà"... Quel "profumo" che sentivano...Non era qualcosa di veramente malvagio, tutto ciò, ma era la semplice libertà, per quanto possa essere "pericolosa" era la libertà in sè e ci vuole, per tutti... E lei vorrebbe urlargli questo ma non lo fa, forse non può, ma perchè ??
Comunque è difficile esprimere tutto questo a parola, ma spero che tu sia riuscita a capire tutto ciò che volevo dire... Dunque, ora ti lascio, ciao !! (Recensione modificata il 12/06/2013 - 08:13 pm) |