Che bella :')
Com'è bella e dolce e toccante questa storia...
Dico sul serio. Senza troppi giri di parole o fiumi di introspezione sei riuscita a rendere benissimo il contrasto di sentimenti, di pensieri e di percezioni nella visione di Syd e in quella di Richard.
E' incredibile quel momento in cui Richard abbraccia Syd, se mi permetti di scendere nel gergo mi ha fatto letteralmente attorcigliare lo stomaco perchè mi sono ritrovata a chiedermi come mi sarei sentita al posto dell'uno, al posto dell'altro... Syd che canticchia felice, ignaro, innocente e sperduto tra le braccia del fin troppo lucido e consapevole Richard è una scena di un'intensità straziante: riesci proprio a percepire il senso di colpa del tastierista e -e questo è facile, per me, dato che condivido alcuni aspetti non proprio belli della mia personalità con Syd Barrett- ti fa sanguinare il cuore l'idea di quello che possa aver provato il povero chitarrista una volta scoperto il tradimento, le bugie, i segreti...io odio le bugie.
Questa storia è magnifica, perchè mi accorgo sempre di più che qui è raro ormai trovare belle storie che parlino di introspezione, di sentimenti, di domande, dando spazio alle riflessioni.
E in più ho trovato davvero molto curato anche il linguaggio, elegantissimo nella sua semplicità, dove per semplicità non intendo "linguaggio di tutti i giorni ad minchiam", ma una splendida lingua scorrevole come l'acqua dotata di tutta una sua raffinatezza.
Spero di rileggerti davvero presto, perchè mi hai fatto davvero un'ottima impressione.
Continua così :)
Helena |