Recensioni per
The girls in the sky
di Aoi

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/01/13, ore 22:45

Ciao, ho letto la tua storia ( Mello: ma dai! Altrimenti perchè dovresti recensire?! Me: Zitto! *gli tira una padella in testa* Mello:Ahi! ) e l'ho trovata interessante e divertente. Purtroppo ho notato che è da tanto che non posti e volevo sapere se potevo sperare in un seguito o se la storia è sospesa. Insomma, non puoi lasciarla così! Come farò a sapere tutte le cavolate che combineranno Matt e Mello? E se il Puffo Scolorito capirà come si usano i muscoli facciali? Per favore posta e fai fare delle brutte figure a Mello, mi raccomando!
( Mello: perchè proprio io scusa?! Me: perchè da brava Onee-chan quale sono voglio vedere soffrire il mio Onii-chan! Mello: Posso cambiare sorella? Me: NO! *altra padellata in testa* Recensisci presto!!! )

Recensore Master
17/10/12, ore 00:16

Ciao.

Come richiesto sul gruppo di EFP editing, lascio un commento a questa storia, segnalandoti gli errori che ho trovato e dandoti un’opinione su trama, personaggi e lessico.

Per quanto riguarda la trama, posso subito dirti che non ho molto materiale a riguardo. Sicuramente l’idea è buona, se ho ben inteso il “falso Near” incontra a Romics il “vero Near”, senza saperlo. Leggere delle torture subite da Nives mi ha fatto sorridere, dovrei provare ad imporre a qualche amico di fare cosplay, invece di girare sempre con gente che non si veste, in gruppi in cui sono l’unica ad essere agghindata come un personaggio di anime e manga.
Hai già caratterizzato bene le due protagoniste, per quanto riguarda i personaggi del manga, non so dirti, in quanto al momento si è intravisto Near e basta, quindi non so indicarti se sei OOC o IC.
Unico appunto sui personaggi che posso farti è il seguente: se la storia è ambientata in Italia, perché hai messo alle due ragazze nomi non italiani? Nives potrei anche accettarlo, ma Melanie non molto, o meglio posso accettare un nome straniero, ma arrivare a due non lo vedo come una buona cosa, anzi. Va bene scegliere i nomi che più ci piacciono, ma bisogna anche pensare all’ambientazione. Nives è un nome molto particolare, Melanie è semplicemente la versione inglese di Melania. Si abbreviava sempre Mel, perché non usare Melania? (Il discorso cambia se per i nomi ti sei ispirata a persone reali, questa è solo una mia constatazione). Altra cosa, che mi sembra strana, è che a tredici anni prendono e vanno in fiera da sole. Non so, arrivare alla fiera di Roma non è così semplice, magari era meglio farle accompagnare da qualcuno di un po’ più grandicello. Comunque questo è un semplice parere, non influisce con la storia.

Una cosa però devo segnalartela. Hai voluto ambientare la storia a Romics, senza esserci mai stata. Devo dire che un po’ si nota, perché perdi nelle descrizioni dei luoghi e accenni a luoghi che magari non ci sono. Innanzitutto, vorrei sapere se sei mai stata ad una fiera del fumetto. La domanda nasce spontanea leggendo quella parte in cui il venditore lancia una specie di ultimato a Melanie. Ti assicuro che in fiera difficilmente ti trattano così. Una persona che guarda i gadgets al banco attira clienti, in quanto, psicologicamente, uno non si avvicina molto ai banchi vuoti, preferisce sbirciare quelli più affollati, in modo da andarsene via senza dover per forza interagire con il venditore. Altra cosa, i venditori hanno bisogno di clienti, in quanto la partecipazione ad una fiera come Romics non costa poco, bisogna cercare di vendere il più possibile per guadagnarci. È più facile che, nell’indecisione, inizino a scegliere per te, questo sì. O meglio, inizino a tirarti fuori diversi oggetti, spiegandoti cosa sono e intortandoti per bene, per farti comprare quello più costoso.
Un altro particolare che dimostra che conosci poco Romics è quando parli del bar. Innanzitutto, a Romics non possiamo parlare di veri e propri bar, anzi in nessuna fiera c’è il bar. Ci sono degli stand (a Romics uno è fisso, fa parte della struttura della Nuova Fiera di Roma) che vendono acqua, panini e fanno anche da bar. Solitamente sono negli angoli dei padiglioni, oppure in aree dedicate (a Romics i padiglioni sono quattro, ci sono due zone ristoro nel padiglione principale che sono sempre affollatissime, mentre nelle altre si respira decisamente di più).
Ultima cosa su questo argomento e poi passo alla segnalazione degli errori. Dici che Nives si è come persa, non sa più ritrovare Melanie. Ecco, Romics ha una struttura molto regolare, come la maggior parte delle fiere del fumetto (escluso Cartoomics di Milano, ma quella è un caso a parte). Quindi, se più o meno si ricorda la zona dello stand in cui l’ha lasciata, non è difficile tornarci. Certo, non la ritroverà facilmente, specialmente se sono andate di sabato o domenica, ma almeno tornare allo stand non è così difficile.

Ora passo agli errori che ho trovato. Non sono tantissimi, metto insieme quelli del prologo e del primo capitolo. Diciamo che quei pochi errori rovinano un po’ il tuo stile piacevole, curi parecchio certi punti stilistici e poi cadi su errori elementari, penso di distrazione.

A quanto pare ci sono persone che GODONO nel vestirsi come i personaggi di questi cartoni e a ritrovarsi a grandi raduni chiamati “fiere”! E la cosa ANCORA più sconvolgente è che Melanie (questo è il nome dell'infame) mi ha praticamente (anzi, senza il “praticamente”) costretto ad andare ad uno di questi raduni con lei.

Ti faccio un appunto sulle parole in maiuscolo. Capisco che tu voglia accentuare la pronuncia su di esse, ma il maiuscolo è brutto, è l’equivalente di urlare sui forum, ma in un testo non è piacevole da vedere. Molto meglio il corsivo per sottolineare le parole più incisive, a mio parere.




-Uno di questi me la paghi, hai capito?- Sibilo.

Piccola nota sui discorsi diretti. A quanto vedo, tu prediligi l’utilizzo del trattino, utilizzato però in maniera sbagliata. Innanzitutto tra il trattino e la parola successiva ci va uno spazio (infatti si chiama trattino spaziato questo metodo XD), poi il carattere che utilizzi non è quello corretto. Ci sono tre tipi di trattino:
1. Il classico meno (-), utilizzato per legare alcune parole o quando si inserisce una parola balbettata.
2. Il trattino medio (–), utilizzato per gli incisi (quelli che in questa storia hai messo tra parentesi, ad esempio).
3. Il trattino (—), utilizzato per i dialoghi.
Il tuo caso, quindi, prevede l’utilizzo del terzo tipo di tratto. La forma corretta sarà, quindi:
— Uno di questi me la paghi, hai capito? — sibilo.
Se noti, ho messo anche la lettera minuscola a “sibilo”. Questo perché quella parte di frase è sorretta dal discorso diretto, non è una frase a sé stante. Il fatto che nel discorso diretto ci sia il punto interrogativo, non comporta l’uso della lettera maiuscola.
Altra cosa, non manca una parola? Io avrei detto “uno di questi giorni” °-°




In questi momenti le torcerei il collo! Le rispondo aggressivamente, contando sulle dita ogni punto. -UNO: mi chiamo Nives, e tu dovresti saperlo bene. DUE: se proprio devi trattarmi come una barbie non trascurarmi e TRE:- Le sventolo tre dita sotto al naso. -Tu lo sai benissimo che io ODIO i bigodini! E che cavolo!-

Anche qui voglio farti un appunto riguardo i discorsi diretti. A parte i segni grafici sbagliati (te l’ho spiegato prima, non sto a ripetermi), c’è un’altra cosa. Alla fine, quando il discorso diretto si conclude senza una frase che segue, il trattino non ci va. Andando a capo, automaticamente il discorso diretto si chiude. Per capire meglio ti invito a dare un’occhiata al documento caricato sul gruppo, se non capisci, chiedi :)




Sbuffo di nuovo e le do' alcune pacche sulla spalla.

Questo è uno dei pochi errori abbastanza pesanti che ho trovato. La parola “do”, voce del verbo dare, prima persona singolare dell’indicativo, esiste in due forme. La forma più corretta ed utilizzata è “do”, senza accenti vari. L’altra forma, meno utilizzata e che sta cadendo in disuso, è “dò", con l’accento (che anche word mi corregge, ma volendo si può usare). L’apostrofo non va bene, in quanto indica che è stata troncata una parte di parola (come po’ che sta per poco, di’ che sta per dimmi e cose simili). Quindi, qui non va bene, la forma corretta è “do” senza apostrofo.




“The girls in the sky”, la mia prima Fanfiction, abbandonata da tempo immemore, risorge dalle ceneri come l'Araba Fenice! * alza le braccia al cielo e corre in circolo urlando come un'uccello predatore per due minuti buoni *

So che devo recensire la storia, ma togli l’apostrofo prima di “uccello” che è maschio XD




Di solito non mi minaccerebbe mai ma bisogna cercare di capirla, questa volta l'ho davvero conciata per le feste!

Piccola regola. Non è un obbligo, ma di solito prima di un “ma” ci va una virgola, come in questo caso. Puoi ometterla se c’è un’altra virgola troppo vicina, ma se la metti non è sbagliato.




Ecco, lo sapevo io di aver'dimenticato qualcosa di importante!

Ora mi spieghi perché hai messo l’apostrofo tra “aver” e “dimenticato”. Primo, “aver” esiste, non prende quindi l’apostrofo. Secondo, “dimenticato” inizia per consonante °-°




Ma qualcuno, lassù, mi deve volere un gran bene perchè prima che la mia (ormai ex) amica mandi a puttane i suoi ideali pacifisti il treno si ferma alla stazione e noi dobbiamo scendere.

La parola “perché” richiede l’accento acuto, non grave come hai messo tu.




Dopo aver recuperato i nostri zaini scendemmo dal treno e ci avviammo al raduno in totale silenzio. Non doveva andare così, la giornata, cavolo! Ci saremmo dovute divertire e, forse, magari, Nives si sarebbe dimenticata di essere circondata da persone in cosplay e si sarebbe lasciata un po' andare.

Hai scritto questa storia al presente, ma questa frase è tutta al passato °-° Mi sa che hai fatto casino.




Ci sono tanti cosplayer

Cosplayers, è una parola inglese, ci va la s in fondo.




Dopo venti minuti buoni passati a fissare dei gaget di One piece solo per non guardare Nives in faccia l'uomo che gestisce la bancarella comincia a guardarmi decisamente male.

Dunque, “gadgets” si scrive così, mentre metterei la maiuscola anche in “Piece” di “One Piece”, in quanto fa parte del titolo (e se non sbaglio sul manga è scritto così).




Mezza impanicatta prendo la cosa più piccola che trovo e lo compro senza neanche guardarlo, avrò il tempo di pentirmene più tardi.

“impanicata”, non “impanicatta”. Poi, parli di una cosa, femminile, quindi sarà “la compro” e “guardarla”.




che si professa la mia One-chan o chesso' io

Si scrive “che so” (o al massimo posso accettare il dialettale chessò), senza l’apostrofo comunque.




È ragazzino che indossa il mio stesso costume e sembra spaesato almeno quanto me.

Manca una parola, “un ragazzino”, hai perso l’articolo.




Adesso sta a vedere che anche lui ha un'amico fuori di testa che l'ha costretto a fare un cosplay dell'omino della farina e credo di avere trovato il ragazzo dei miei sogni.

Amico è maschile, non ci va l’apostrofo.




Lui mi guarda con gli occhi neri mezzi aperti e risponde al mio saluto con l'espressivita quasi pari a quella di un sasso. Senza il “quasi”.

Manca l’accento su “espressività”.




Sento che questo sarà l'inizio di una grande amicizia! (da notare, di nuovo, il ssarcasmo)

La doppia s di sarcasmo è voluta?




Ho finito, ci sono altri errorini qua e là, ma questi sono i principali. Magari con una buona beta puoi sistemarli.

A presto.

SNeptune84
Recensore di EFP Editing

Recensore Junior
20/09/12, ore 17:31

N-N-N-N-N-NEAAAAAAAAAAAAAAAAAR! *WWWWWW*
IL MIO NEARUCCIO è COMPAAARSOOOOOOOOOO! *OOOO*
Near: no urlare per favore v.v *si arriccia una ciocca*
Io: O.O n-N-NEARRRRRRRRRRRRRRRRRR SEI QUIIIIII! *lo stritola tipo peluche* (XD)
Near: *sta per soffocare*
Mello: brava, brava, continua cosìì!! +o+
Io: OoO MELLOOOOOOOOOOO! *sviene*
Near&Mello: O.O ma cosa le ha preso? Non importa v.v
Io: *risvegliatami*grazie mille cari -.-"
uhuhuh che bello Aoi-Chaaaan! ^o^
Sono curiosissima di saper cosa succederà ora!!!! *O*
Ti prego, continua il più presto possibilee! *w*
Ciauuuuu al prossimo capiitolooo! :****
Soni-Chan <3<3

Recensore Veterano
30/07/12, ore 12:10
Cap. 1:

Ehi sei tornata *___* Avevo del tutto perso le speranze! Sono felice che ti sia tornata la voglia di scrivere, in fondo capita a tutti di passare periodi in cui l'ispirazione se ne va chissà dove, ma l'importante è rialzarsi e andare avanti ^_^ Non vedo l'ora che entrino in scena i tre ragazzi, riguardo alle protagoniste sai già per chi parteggio io u.u Melanie e Mello!
Spero che aggiorni presto!
Un bacione e bentornata,
Orihime02

Recensore Junior
27/07/12, ore 16:05
Cap. 1:

Ciao,
La trama della tua storia è carina e accattivante. Non vedo l'ora di sapere come continua. Mi ha abbastanza incuriosito e poi ho letto una storia simile alla tua, però con i personaggi di Naruto...credo che mi piacerà anche questa.
Allora, mi piace come hai descritto il punto di vista di Nives che non sopporta e non conosce i manga e gli anime...però vorrei anche vedere approfondita la psicologia di Melanie. L'ironia mi piace. Ne fa un buon uso, che non scivola nella banalità.
Un consiglio, però te lo devo dare:
Metti meno spazi tra un dialogo e l'altro. Risultano fastidiosi per chi legge.
Detto questo, al prossimo capitolo!
Martina.

Recensore Junior
26/07/12, ore 21:59
Cap. 1:

Ciauuu siii! Che bello! :D
Hai aggiunto nuovi particolari :33
Sono felicissima, soprattutto perchè mi hai dedicato la fic :DD non me l'aspettavo proprio :))
Grazie tantissimo -ancora- per averla ricominciata! Sono proprio curiosa :))
Graziagraziegrazie! Ci vediamo al prissimo chappy :D
Bacionii :***
Sonia <3<3

Recensore Junior
26/07/12, ore 19:51
Cap. 1:

Oddio! Ricordo che avevo cominciato a leggerla, e che mi piaceva! ma poi non l'avevi finita... non vedo l'ora che tu arrivi al punto cui ero arrivata! A presto!