Beh, dopo aver letto l'altra one-shot su Shepard bambina mi è venuta voglia di leggere anche questa...
Molto toccante. Posso benissimo immaginare come si sente Rouge dopo Horizon e quanta necessità avverta di essere trattata come un essere umano un po' in crisi. Anche gli eroi hanno bisogno di un briciolo di normalità e di affetto.
E quanto a Garrus, il mio personaggio del cuore, è credibile nel suo stupore gentile e un po' imbarazzato. Anche io ritengo che sia uno dei pochi che riesca a comprendere Shepard. Di certo è capace di farlo molto meglio di Kaidan (vedo che ne abbiamo la stessa opinione), pur essendo un turian e non un essere umano.
Spero che ti verrà voglia di scrivere qualcos'altro su questa saga.

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Molto molto molto carina. Fossi in te continuerei hihihi! Mi piace, Garrus poi è proprio così..sempre pronto a consolare. Magari è un ottimo spunto per qualcosa di più, anche se come one-shot è perfetta. Brava! 

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Senza fare troppi giri di parole questa storia è ottima. Per quanto mi riguarda l'unica cosa che Bioware non è riuscita a rendere al meglio, nei primi due capitoli della saga, è proprio il lato umano di Shepard. Troppe volete in Mass Effect 2 Shepard sembra privo di percepire il peso delle sue responsabilità e di ciò che potrebbe accadere se fallisse. Nella tua storia sei riuscita a rendere al meglio la mancanza della Bioware. Hai ricreato un momento emotivo intenso utilizzando comportamenti naturali che garantiscono, a mio parere, anche un certo livello di immedesimazione. Non so che altro aggiungere se non: continua così!

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Lisey91,
Innanzitutto benvenuta: è sempre bello leggere altre storie di Mass Effect, sopratutto se suggestive come la tua.
Devo dire che leggendola, ho pensato: "Finalmente!". Finalmente uno Shepard stufo (inquesto caso stufa) di essere chiamata solo per cognome o grado. Apprezzo tantissimo fanfiction come questa, che ci ricordano che anche gli eroi, soprattutto gli eroi, sono umani, con i loro difetti; ma sopratutto con le loro limitazioni: che anche loro, come tutti, hanno bisogno ogni tanto di un abbraccio, di un sostegno o semplicemente, che qualcuno sia lì per loro.
Per quanto sia breve il tuo pezzo, ha tutto quello che occorre per piacermi: soprattutto la rabbia e la disperazione di una persona umana, chiamata ad imprese disumane. A mio parere, hai saputo dare al lettore la difficoltà che questo comporta, in modo semplice e diretto e di quanto, in fondo, tutti noi cerchiamo qualcuno con cui condividere i nostri pesi.
Ancora complimenti,
Hi Fis.

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