Avevo notato questa storia stamattina, linkata su FB, solo che non ho avuto il tempo necessario per leggerla. Ora però l'ho fatto, e la recensisco anche – con una bella canzone deprimente in sottofondo, tra l'altro, come se non bastasse l'Angst della tua storia.
Ma torniamo a noi.
Questa storia è un qualcosa di spettacolare, una storia che mostra il tuo incredibile talento in tutto il suo splendore. È una storia che descrive il rapporto tra Draco e Pansy esattamente come io me lo immagino: il sentimento che li lega è, inizialmente, unilaterale, Draco cerca Pansy perché avere a fianco una come lei è un balsamo per la sua vanità e il suo egocentrismo; poi, però, si rende conto di aver bisogno di qualcuno e che, quel qualcuno, non è altro che Pansy – e nessun altro può essere.
Ora, potrei iniziare ad elencarti tutti i motivi per cui ho amato ogni singolo momento in cui rappresenti Draco e Pansy insieme, ma non lo farò: dovrei soffermarmi davvero su troppi punti, e la recensione, alla fine, rischierebbe di superare in lunghezza la tua storia. Sappi però che ho amato ogni singola parola che i due si scambiano, ogni singolo gesto, ogni... tutto. Quel “parlami!” urlato da Pansy fa quasi male da quanto è disperato e a quell' “anch'io” detto da Draco mi sono letteralmente venuti i brividi – che sono tornati nella parte finale, insieme a un groppo in gola che sento ancora. Prima di passare a commentare la parte finale, però, vorrei spendere qualche parola su Astoria – visto che quanto perfette sono le tue caratterizzazioni di Draco e Pansy te lo ripeto in ogni recensione e quindi già lo sai.
Lei, ti dico la verità, non l'ho mai calcolata: per me è come se non esistesse. Comunque. Dicevo, ho davvero apprezzato la tua scelta di descriverla come una ragazza gentile, dolce, sempre con il sorriso sulle labbra. Mi è piaciuta questa scelta perché, visto il motivo per cui Draco la sceglie, forse è proprio così, in modo falso e distorto che Draco aveva imparato a vedere Pansy – esattamente come Pansy vedeva Draco. E quindi, in un certo senso, quella caratterizzazione positiva è come se si riflettesse su Pansy (vista dagli occhi di Draco, ovviamente). Ok, non so nemmeno se questa cosa ha senso, ma tant'è.
E poi c'è l'ultima parte. Diamine, Med, tu mi vuoi uccidere.
Il modo in cui tratti la morte di Pansy, subito dopo aver descritto quell'unica notte passata con Draco e le speranze che erano iniziate a nascere, è straziante, penso non ci siano altre parole per descrivere quanto quella parte mi abbia emozionata. E poi quelle viole, Draco che scambia Astoria per il fantasma di Pansy, il volto di Pansy stessa che sostituisce quello della sposa e poi ancora le viole... io sono senza parole, davvero. Io, che sono una persona fredda e insensibile (parole di quel tesoro di mia mamma, eh), mi sono sciolta nel leggere questa storia. E penso che, dopo averti lasciato questa recensione, la leggerò di nuovo; e la metterò anche nei preferiti, perché sicuramente vorrò leggerla anche domani, tra una settimana e tra tre mesi.
Quindi scusa se questa recensione non è particolarmente approfondita o articolata, ma quando una cosa mi piace, mi piace e basta. E credimi, non aver parole per descrivere questa storia, significa semplicemente che l'ho adorata. (Recensione modificata il 11/08/2012 - 07:09 pm) |