Recensioni per
Cuore di Ferro
di SparkingJester

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/07/19, ore 19:21

Eccomi arrivata!!

Siccome la storia comprende 5 capitoli, me la sono letta tutta e ho condensato la mia opinione su ciascun capitolo in un'unica recensione.
Sin dal primo capitolo, la storia entra subito nel vivo con una serie misteriosa di attacchi alla guardia reale da parte di un uomo —un viandante? un disertore?— altrettanto misterioso. Sei bravo a descrivere le scene d'azione: sono fluide e travolgenti e in grado di accelerare il ritmo in un connubio di tensione e dinamicità.
Sempre nel primo capitolo ho, forse, trovato nei dialoghi il punto più debole. Anche qualora possano essere usati per approfondire il contesto della storia, rimangono invece molto concisi e asciutti, quelli del re anche un pochino off-character, nel senso che passa da un vocabolario formale a uno più popolano da un attimo all'altro. Forse volevi donare alla figura del re una nota ironica, sciatta, ma da quella prima scena espositiva non viene resa chiara la natura dell'uomo. Comunque un primo capitolo molto ad effetto, che invoglia il lettore a continuare la lettura per scoprire di più.

Anche il secondo capitolo parte e si conclude con un ritmo serrato e veloce. Se c'è una mancanza che ho notato in questo caso è la scarsità di esposizione e descrizioni. Nulla da dire sulla narrazione ma, appunto, proseguendo senza pause, azione dopo azione, emerge un bisogno di attimi di transizione, che si alternino alle fasi concitate per dare il tempo di respirare e di assimilare cosa stia accadendo in concreto nella storia. Mi sembra di capire che tu faccia del mistero e della suspence i tuoi punti di forza, poiché al secondo capitolo ancora non è possibile inquadrare la figura del viandante e capire se sia il personaggio ‘buono’ o ‘cattivo’, quello cioè per cui parteggiare.

Il terzo capitolo, tanto per riattaccarmi al discorso di prima, è più di transizione: serve per introdurre un nuovo ostacolo sul cammino del viandante e per allargare l'immaginario che si ha di questo regno attraverso l'introduzione delle prigioni. L'ambientazione traspare come quella di un regno dalle connotazioni medievali con qualche accenno di magia (la cornacchia parlante). Le descrizioni sono perlopiù integrate nella narrazione e ci vengono fornite di pari passo con l'avanzamento della trama, mai più dello stretto necessario.
A livello di empatia con i personaggi, devo dire, che arrivati a più di metà della storia non ce n'è uno a cui il lettore può sentirsi vicino, più che altro perché ci si sofferma davvero poco su ognuno di loro. Le caratterizzazioni sono sempre puntuali e, specie nel caso del nuovo spregevole sicario, forniscono un background interessante e curato.

Il quarto capitolo è quello che ha saputo dare di più dal punto di vista di spessore dei personaggi. Finalmente viene scoperto il trascorso del viandante, chi è stato e cosa ha fatto, e viene rivelato il supposto movente che lo guida. Dico supposto perché il motivo è appunto una supposizione fatta da Beltza, l'unica voce dialogante del capitolo poiché Garria si rifiuta di intrattenere qualsiasi tipo di conversazione con chiunque. Sì, da un lato si conosce meglio il viandante, ma dall'altra si ha l'idea che continui a muoversi in una dimensione ombrosa, distante al punto che mi sono chiesta se Garria sia effettivamente ancora vivo o sia invece un morto-vivente.

Il capitolo finale è stato una bomba, letteralmente. A livello di trama dona grosse soddisfazioni e porta a un profondo cambiamento in un personaggio che si sarebbe detto irrecuperabile. Si può dire che il vero protagonista della storia sia effettivamente Beltza, laddove Garria è invece un comprimario in grado di ispirarlo, di fornirgli un'esperienza valida per redimersi. Una chiusura potente che mantiene alto il livello di tensione e suspence fino all'ultimo. In un certo senso, per quanto sia una storia che racconta di crudeltà e violenza, il vero vincitore è il bene, la bontà. Una storia avvincente con il lieto fine sudato.

Un appunto globale che posso farti riguarda lo stile e ritengo che, se sistemato, possa elevare ancora di più la qualità della trama, dell'ambientazione e dei personaggi: trova un ritmo equilibrato. Sai destreggiarti molto bene nelle sequenze narrative che richiedono velocità, dinamismo e chiarezza quali sono le scene d'azione, ma mancano quasi totalmente le fasi di transizione, quelle sequenze descrittive e riflessive che possano accompagnare da una scena d'azione all'altra arricchendo la lettura con dettagli, approfondimenti e rifiniture sul contesto. Lo stile che hai adoperato è perfetto per mantenere un ritmo fluido, ma trattiene dall'empatizzare con i personaggi. Trova un equilibrio, questo è il mio consiglio. Per il resto ho potuto rivedere la tua creatività e immaginazione che tanto hanno caratterizzato anche l'altra tua storia. Hai una fantasia molto vasta e ciò lo si può notare anche dalla diversità di generi che affronti.
In conclusione, è una storia che offre un'esperienza, avventurosa e dinamica, con un finale degno e carico di significato. Ben fatto!
(E scusami per il tremendo ritardo ma finalmente sono riuscita a passare. TT)

Recensione premio per il contest “Bionica mente”

Recensore Junior
13/08/12, ore 18:24

II CLASSIFICATA Cuore di ferro di Sparking Jester

Grammatica e lessico: 10/10
Originalità: 10/10
Stile: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Inerenza al tema: 4/5
Gradimento personale: 4/5
TOTALE: 48/50

La grammatica è assolutamente ineccepibile è il lessico è davvero molto curato senza risultare pesante o eccessivo.
Mi piace molto il tuo stile, senza fronzoli e arriva al punto, decisamente molto bello e di piacevole lettura.
Ho trovato molto originale il racconto, non tanto per la trama, quanto per il modo in cui l'hai impostato. Hai mantenuto il protagonista in silenzio e nell'anonimato per gran parte del racconto, senza però renderlo insulso e senza spessore.
Anche quando, finalmente abbiamo scoperto almeno la sua identità, Garria è rimasto comunque un mistero fino alla fine.
I personaggi sono tutti caratterizzati molto bene, il dramma di Garria, l'amoralità di Beltza e la codardia del re, sono ben presenti in tutto il racconto.
Il colpo di scena finale in cui il "cattivo" si redime, l'ho trovato davvero molto azzecato, questa storia necessitava di un lieto fine.
Purtroppo non ho visto in maniera molto spiccata nessuno dei due temi, se non in alcuni sporadici momenti.
Nel complesso la storia mi è piaciuta molto, ti faccio i complimenti per aver scelto di partecipare ad un contest con una long, non è da tutti.