Recensioni per
(her) scent ~ Have a cup of tea
di Feel Good Inc

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/07/14, ore 16:44

E ho affogato le lacrime nel tè verde che sto bevendo.
Davvero.
Di una dolcezza struggente.
Alice è perfetta nella sua unica frase e Jefferson è meraviglioso nella sua disperata pazzia.
Quanta sofferenza, povero padre.
Li ho amati entrambi.
Complimenti sinceri.
Bellissima fic.
Yavanna.

Recensore Veterano
30/04/13, ore 15:06

Favolosa, decisamente fantastica, sia per l'idea che per i personaggi che per lo stile. Non so davvero cos'altro dirti, se non che ho scoperto questa fic per caso ma ne sono rimasta affascinata semplicemente leggendo il sommario. Magistrale il modo in cui sei riuscita a descrivere con brevi e concise frasi la pazzia di Jefferson, un personaggio che io personalmente adoro e che vorrei comparisse di più nella serie. Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo perchè questa ff mi ha davvero colpita :) bacioni,
Gelb.

Recensore Master
17/02/13, ore 11:24

[3° recensione di tre per il [Multifandom] TV Shows Addicted - Quando i telefilm diventano droga]

Ciao! 
Avevo deciso cheper la terza recensione mi sarei buttata su OUAT e ho scelto questa perché Jeff è probabilmente uno dei miei personaggi preferiti (vorrei solo comparisse di più nella serie).
Intanto, complimenti per come hai reso il personaggio, soprattutto il <i>momento</i> che hai scelto, in quanto è quella scena, che tanto mi è rimasta impressa, durante la quale cuce in modo ossessivo cappelli. 
Sono una fangirl e una shipper, quindi le coppie strane impossibili e/o improbabili sono il mio pane, quindi l'inserimento di Alice (e del té!) mi è piaciuto molto.
E' scritta molto bene e mi dispiace solo che sia così breve, dato che la tua flash mi è piaciuta davvero tanto.
Complimenti ancora, hai scritto proprio una bella storia (e io comincio a diventare noiosa, ma non posso fare altro che complimentarmi).
Ilaria 

Recensore Master
22/08/12, ore 23:59

Leggo le tue one shot da molto, da quando mi sono iscritta su efp, e sinceramente tutte quante mi hanno profondamente colpito. Hai regalato una scena di tua invenzione alla maggior parte dei personaggi che io adoro, tutti quei personaggi originali, fuori dal comune, che mi hanno aiutata a crescere quando ero piccola e odiavo i Principi Azzurri e di cui ho fantasticato da più grande (pensa che ho letto anche la Biancaneve/Brontolo e credevo di essere l'unica ad aver pensato a loro due insieme) e non ce n'è veramente uno, dei miei idoli, di cui tu non abbia scritto. Questa sul Cappellaio Matto, poi, la recensisco perchè la trovo addirittura straziante. Il fatto che ricorra la parola "pazzo/a" evidenzia la follia che ha colto Jefferson e che l'ha privato di se stesso, rendendolo una semplice macchina che non fa che cucire cappelli continuamente, e poi la comparsa di Alice, il breve barlume di umanità che lo coglie e che se ne va come un soffio di vento anche se persiste il profumo, ammiro sinceramente il modo in cui riesci a descrivere alla perfezione un dramma così con poche frasi a disposizione. Vorrei esserne capace a mia volta, io invece sono tremendamente prolissa :)
Ti lascio, quindi, i migliori complimenti, sperando che la tua penna continui ancora a lungo a deliziare il "popolo di efp".
Un saluto,
Sylphs

Recensore Master
20/08/12, ore 00:36

Ehilà, non ti recensisco da un po' dearie. (:
Anzitutto, cosa dire di questa storia? Beh, tenterò di esprimerlo a parole ma mi ha dato talmente tanto che non sono sicura di riuscirci bene. 
Ho amato le minuziose descrizioni, ogni singola cosa era ben narrata grazie all'uso di aggettivi-rafforzativi: sembrava di vederli quei fili, mi pareva di percepire il suono della lama delle forbici. Insomma, ogni cosa era "scavata" con una tale profondità da apparire quasi davanti agli occhi, hai evocato delle scene provenienti dal telefilm e lo hai fatto con quella fragilità e con quella delicatezza che contraddistinguono il Cappellaio Matto. 
Perché dietro la pazzia del Cappellaio, c'è l'umanità dell'uomo. E tu l'hai saputa cogliere tra le righe, alternandola alla figura molto più ambigua che siamo abituati a vedere. I miei complimenti, non a tutti spetta questa peculiarità. (:
Spero di rileggerti presto. *_*

Kì.

Recensore Veterano
18/08/12, ore 11:31

Io credo che questa storia dia assuefazione. Perchè appena arrivi alla fine, senti il bisogno di ricominciarla, di riperderti in quel labirinto di filo, forbici e stoffa che vortica intorno al Cappellaio e intorno a te.

Mi ricordo perfettamente la stanza traboccante di cappelli già cuciti, di nastri, di stoffa, di filo che come una prigione si dispone intorno a Jefferson, il quale, intrappolato, non più fare a meno di cucire e cucire e cucire. E mi ricordo che quella scena mi aveva messo addosso un’inquietudine assurda. Sai, quella stessa inquietudine l’ho provata rileggendo questa storia.
Il che significa che tu sei bravissima, perchè con un ritmo incalzante e con quella cascata di aggettivi sei riuscita a riprodurre fedelmente l’ossessione del Cappellaio - che ormai non è più Jefferson, ma un involucro senza pensieri che si limita a cucire cappelli come una marionetta. E questo ovviamente è molto triste, specie quando compare Alice, e il suo profumo lo distoglie dalla sua “catena di montaggio”, come un ricordo di una vita precedente sopito dalla follia.
Ed è strappacuore il momento in cui Jefferson non riesce a pronunciare il nome della sua bambina perduta. Giuro, mi sono commossa ;_;

Ecco, questa storia va nelle Preferite, perchè è stupefacente.
E ogni volta mi stupisco ancora di quanto tu sia brava, di quali meravigliose magie tu sia capace di tirar fuori dal tuo personale cappello.
E se Jefferson cuce cappelli, tu cuci parole. E lo sai fare benissimo.
Complimentissimi, Fabi. ♥

Frida

Recensore Master
17/08/12, ore 16:35

Alice moglie di Jefferson, non ci avevo mai pensato, ma mi piace come visione.
A parte questo... la tua fic è qualcosa di... non lo so, è folleggiante, è drammatica è l'essenza di Jefferson con addosso la pelle del Cappellaio Matto. Sei riuscita a descrivere così bene la sua ossessione per quel cappello, per il tempo che passa e lo tiene lontano da sua figlia in quel mondo in cui è obbligato a tagliare, cucire e creare qualcosa che lui, effettivamente, non ha le capacità per creare. E' tristissima, davvero e l'arrivo di Alice che in un modo stempera la follia della flashfic, alla fine non fa altro che alimentare il dramma e renderlo ancora più disperato.
Complimenti. Come al solito riesci a cogliere benissimo i personaggi di Once Upon a Time e anche in fic così corte riesci a farli vivere tra le parole e farli muovere splendidamente.

Recensore Master
17/08/12, ore 16:25

OMG.
Moglia tu sei... non so neanche più come definirti! 
Ho adorato il modo in cui hai strutturato questa storia, con una parola che richiama il lavoro del Cappellaio - filo, forbici, stoffa - e tutti gli aggettivi che finiscono con un pazzo, perché lui è matto!
E sono 245 parole perfette, ognuna al posto loro, e il fatto è che tu sai usare le parole nel modo migliore. Hai presente il libro Novecento di Baricco? Hai presente quando scrive: "Prova ad immaginare un pianoforte..i tasti iniziano, i tasti finiscono. Tu sai che sono ottantotto e su questo nessuno può fregarti... Non sono infiniti loro, Tu sei infinito e su quegli ottantotto tasti infinita è la musica che puoi suonare..."

Ecco tu fai la stessa identica cosa con le parole. Scrivi delle storie pazzesche e sei infinita. Riesci a girarle come vuoi, e le parole seguono quello che vuoi scrivere e arrivano tutte, forti, evocative, giuste, a chi legge!
Sai che io credo che Alice sia la madre di Grace, ma in effetti è più logico che si siano incontri dopo, a Wonderland, e che lei - la bambina buona e bionda - gli ricordi Grace. #ANGST!

E io seriamente non so cosa ho fatto nelle mie vite precedenti per meritarmi una moglie come te, ecco, e le mie recensoni sono sempre un po' così, ma grazie, grazie e grazie. 
ps: Vado a guardare la 1x06 di PMMM.
(Recensione modificata il 17/08/2012 - 04:30 pm)

Recensore Junior
17/08/12, ore 16:22

Mio Dio, ma come fai? Come fai? L'ho letta tutta d'un fiato come se non ci fosse tempo per leggera con calma. La sequenza interminabile di colori e aggettivi tiene sospesi, alla fine avevo l'affanno, come se non avessi fatto altro che "cucire l'aria" negli ultimi minuti.
È semplicemente incredibile. Sembra che il personaggio di Jefferson l'abbia creato tu, gli sei stata talmente fedele! 
Brava, brava! Hai davvero talento. 

Chicca

Recensore Veterano
17/08/12, ore 16:13

No va beh, forse hai un radar dentro la testa e capisci quando ho bisogno di leggere qualcosa di tuo. Beh, è un pomeriggio più complicato di quanto non fosse l'altra sera. E la tua storia mi ha sollevato. PErchè amo OUAT, amo leggere su OUAT, amo leggere le tue storie. Sono sempre splendide, qualunque lunghezza, qualunque fandom, qualunque personaggio. Sembra che le opere da cui trai le storie siano proprio tue, talmente bene conosci storie e personaggi. E che diamine, quanto sei brava.
Allora passiamo a questa storia.
Il cappellaio..nonostante la mia fissa per Snow/James, GoldenSwan, lo apprezzo tantissimo, e di fatti ho provato a scrivere su di lui e scriverò ancora.
La sua caratterizzazione è impeccabile. Un uomo che non è più Jefferson, non ha più un nome, un identita, è solo un uomo la cui vita è fatta di fili, stoffe, forbici, speranze, rimpianti. Un folle che ritorna ad essere uomo grazie ad una bambina bionda, e che anche se non è la SUA bambina vorrebbe farlo uscire dal baratro, ma lui è troppo immerso.
L'uso del prompt.. e dire che lo consideravo una scemenza..non pensavo ti sarebbe piaciuto, ma sapevo che ne sarebbe nata una cosa bella. E sappi che anche io mi sono fatta male pensando cosa il profumo del te possa ricordare a Jefferson/MadHatter.

Dearie, tu sei eccezionale, dalla testa ai piedi. NOn sai quanto sono contenta di aver conosciuto una tal proiezione della mia mente. Concludo col dirti: grazie di tutto.