Perché questo computer mi vuole così male da cancellare tutte le volte una mia recensione?
Tutte le volte è la stessa storia... ç.ç
Uffa... Tanto ci sono abituata... E Konnichiwa, Torero (?)! ^^
Scusa, ma avere in classe una ragazza australiana mi ha cotto xD
Non ne posso più dell'inglese @.@
Voglio il francese, il tedesco e lo spagnolo! Ho deciso! ò.ò
Prussia: Ma se conosci a stento l'italiano
Leila: .___.
Prussia: Si vede dai temi ù_ù
Leila: ç___ç Cattivo...
In questi giorni mi sto sentendo con un Otaku, anche se solo come amici, che sia chiaro! ù_ù
Il mio unico grande amore è Antonio e rimarrà lui per sempre ù_ù
* scuoricina *
Ok, ritorniamo alla storia... Non potrò scrivere molto per la mancanza di tempo, ma cercherò d'essere centrata... Perdono ç-ç
Si alzò e sbuffò passando davanti alla sorella, sentiva i capelli appiccicati alla guancia e per aver dormito addosso al fratello aveva un leggero strato di sudore.
Andò con calma verso il bagno, aprì il rubinetto stancamente e si bagnò le mani per poi rinfrescarsi il viso e tirare un leggero sospiro di sollievo. Non sentiva una grande tensione, era abbastanza fredda di carattere da poter sopportare anche una forte pressione, l’unica cosa che la preoccupava era suo fratello... e anche sua sorella.
Le erano sempre parsi deboli, quasi infantili, curiosi e ingenui, qualsiasi cosa poteva essere pericolosa per loro, nonostante entrambi, a modo loro, sapevano difendersi.
Si girò quasi di istinto, dimentica del muro, ma attraverso la porta a vetri opachi, leggermente aperta, vide Romania e Bulgaria, ancora assopiti. Dopotutto era lei l’unica sveglia, accennò un leggero sorriso sbrigativo, per evitare di ricordare gli anni passati, quando anche la famiglia dell’Unione Sovietica era così unita; Ivan avvolgeva le sorelle con la sciarpa e davanti al fuoco si piegavano infreddoliti, per scaldarsi ancora nel buio salone della casa.
Plink. Oh, si era quasi dimenticata di chiudere completamente il rubinetto, persa nei suoi pensieri. Pochi secondi dopo si riprese da quello stato di ovattamento dei ricordi, espandendo maggiormente i propri sensi.
Sentì delle voci chiamarla con foga, quasi implorandola. Posò lentamente la schiena contro la porta semiaperta, notando Dan e Anton che si svegliavano di colpo e sentendo rumore di mobili spostati.
Ok, a quanto pare c'è qualcuno che si diverte a fare i piccionici! xD
Si, mi riferisco a te e ad Anton, i pare ovvio, non c'è bisogno di nascondersi ù_ù
Dan: E chi si stava nascondendo?
* Romania da dietro la porta del bagno degli uomini *
x,D
La so lunga... Vabbè, ma quanto fa paura Bielorussia!? D:
E Lituania, Estonia e Lettonia sostengono pure che sia carina, ma dove???!!!
* rabbrividisce *
Da come avevi descritto la scena, pensavo ci fosse un "Maniaco-Pervertito" che si aggirava per la stanza torturando le ragazze .___.
O meglio conosciuto come "Francis".
Francia: Mi dai dell'opportunista?
Leila: Dici? xD
Francia: C'è l'amour...
Leila: .__.
Il nipponico gli fece segno di star zitti e invogliò i compagni a seguirli con un gesto della mano.
« P- perchè l’epitaffio sta dietro? » domandò Toris, sempre più spaventato.
L’altro lato della base era ridipinto di un nero pece, abbellito con eleganti scritte in oro lucido, circondate da ghirigori simmetrici e sontuosi nel medesimo colore, regalando al tutto una pesante aria funerea, soprattutto per l’eccesso dell’utilizzo dei due colori e il cattivo gusto, eccessivamente barocco, di applicare l’oro, rendendo regale l’epitaffio ma lasciando un senso di soggezione e ansia a chiunque lo guardasse. In basso, a rendere ancora più pressante l’atmosfera, era una congliglia dorata curata nei minimi dettagli, con le venature e le rigature in nero. Al centro di essa vigeva una finta perla a dimensione naturale, che alla luce del sole brillava come se fosse vera.
« Sta dietro così che la luce possa illuminarlo » suggerì Giappone, piegandosi per leggere.
« Remo Tici:
Nel buio delle mie viscere troverete il bagliore del mio cuore.
Questo recita l’epitaffio » riportò Kiku, alzandosi per guardare i compagni.
« E allora? » replicò Feliks, sentendo un brivido farsi strada sulla sua schiena. Poi, senza aspettare risposte daglli amici aggiunse: « E comunque che schifo! Cioè, io mica mi metto a infilare le mani nei cadaveri per prendergli il cuore, scusa! » ribattè, anche leggermente offeso.
« Dai, ragazzi. Pensiamo! Allora, innanzitutto questa è l’unica tomba con un epitaffio, un motivo ci sarà, no? » suggerì Toris, grattandosi il mento.
« Forse è un indizio » commentò il greco, dopo alcuni secondi di pausa.
I quattro cominciarono a riflettere; Lituania chiudendo gli occhi per concentrarsi, Feliks fissando l’amico sperando che quest’ultimo trovasse una risposta, Grecia con i pensieri persi nel morbido pelo dei suo gattini piangenti quando avrebbe fatto ritorno (giusto per tenere la mente occupata) e Kiku che fissava le scritte, cercando di capire se ci fosse un enigma da sventare. Chiuse gli occhi sempre più sotto tensione, mentre un vento freddo spirava da est e la goccia che aveva sentito inizialmente Feliks si posò copiosamente sui vestiti dei quattro, bagnandoli leggermente così che, quando il vento li accarezzava, li faceva rabbrividire di freddo.
Il respiro tranquillo si fondeva quindi al rumore inquietante dell’aria sospinta, che a sua volta agitava quei pochi rami sugli alberi morenti e il mare sottostante, increspato e furioso.
E poi, dopo alcuni secondi di inquietante silenzio – credevano di essersi isolati dal mondo e di aver perso la sensibilità dell’udito – intervenne Kiku, lanciando un’ espressione piena di contentezza.
« Ci sono! Ragazzi, ma non vi sembra strano questo nome, Remo Tici?
In questo pezzo me la sono fatta praticamente addosso .___.
Tremavo talmente tanto che non sapevo se ero più viva che morta! ò.ò
Antonio: Davvero? Ma perché non ti sei stretta a me?
Leila: O//O
Non vedo l'ora di sapere il finale, non sto più nella pelle! ^^
L'immagine di copertina è stupenda e la scritta è mitica! E' una cosa in cui sono negata.... Beh, a presto, ora devo proprio scappare :/
Mari_chan |