In realtà ero qui per recensire un'altra cosa, ma poi l'occhio mi è caduto su questa raccolta e ho pensato di lasciare un segno, visto che mi era sfuggita. Spero non ti scocci se faccio un'unica recensione cumulativa.
Mi sono piaciute moltissimo, perchè sei riuscita a immedesimarti bene in ogni personaggio di cui hai scritto. I capitoli con differente POV che scrive Martin credo aiutino ad entrare in altre teste, ma ciò non toglie che tu abbia fatto un buon lavoro.
Ned è un personaggio che mi metteva sempre malinconia, quando ne leggevo. Forse perchè mi ero già spoilerata il suo futuro, ma sentivo il peso del mondo sulle sue spalle. L'uccisione di Lady è proprio il segno che le cose stanno per peggiorare repentinamente. Ned, costretto dagli eventi e da un re in cui non riconosce l'amico di quindici anni prima, fa quello che ritiene giusto, pur soffrendo. Sa che sua figlia lo odierà, figlia già involontariamente invischiata negli intrighi di palazzo. Ned fa del suo meglio, come padre e come uomo d'onore, ma Sansa non è pronta a riconoscerglielo.
Ecco, Sansa è un personaggio che anche io poco sopporto, in generale, ma qui il suo astio e la sua sofferenza sono del tutto comprensibili. Come non essere infuriata con il proprio padre per averle ucciso l'animale a cui tanto teneva? Come non riversare la sua colpa su Arya, la sorella che anche a Grande Inverno rovinava sempre tutto? Sansa è egoista, perchè è morto anche un ragazzo, a causa di Joffrey, ma lei è troppo avvolta dal suo dolore e dall'ingiustizia che ha subito. In fondo, ha undici anni, e non è la più matura delle ragazze, a differenza di quel che vuol far credere. Tramite le tue parole ci si sente un po' Sansa, le hai reso giustizia.
Arya è un pg più "semplice". Tutte noi ragazze ci identifichiamo in lei, tutte la amiamo perchè è forte, controcorrente, indomita e indomabile, è tutto quello che noi vorremmo essere state alla sua età. Almeno, per me è così! Per lei, per certi versi meno ottusa di Sansa, non affascinata a ciò che luccica, vede già il marcio che c'è nella casa reale e nelle persone che li circondano. Il senso di giustizia di Arya poi è molto forte, una caratteristica comune a tutti gli Stark, ma in lei ancora più sviluppato. Le hai reso onore, dando voce al suo dolore.
Robb... anche lui mi fa tenerezza: un quindicenne che deve già comportarsi come un uomo, come un sovrano e come un'autorità. Il primo dei suoi atti come Signore di Grande Inverno è davvero scomodo e, ha ragione Luwin, di pessimo presagio. Anche lui, come Ned, sembra avere il peso del mondo sulle sue spalle, e dalle sue parole traspare molto. Per nessuno di loro si prospetta un futuro semplice. Leggendo GoT ho provato spesso il desiderio di Robb: rivedere Grande Inverno in pace e riunita con gli Stark. E' una situazione di partenza, nella saga, ma se ne sente moltissimo la mancanza, leggendo. Bel lavoro polla, un altro fandom conquistato! |