Ciao!
Ho letto volentieri questa tua FF. Innanzi tutto, è giusto iniziare con dei sinceri complimenti. Se sono meritati, credo che non esista modo migliore per cominciare a commentare il racconto di qualcuno; anche perché, personalmente, l'idea di recensire l'opera di altri mi spaventa sempre un po'. La verità, se proprio vogliamo dirla tutta, è che non ne sono capace. Cioè, non è che non abbia nulla da dire: piuttosto, mi blocco di fronte all'idea che a qualcuno possa interessare quanto io ho da dire in merito alla sua storia o al suo modo di scrivere. Comunque, stavolta lo faccio con piacere!
Trovo la storia senza dubbio ben fatta. Possiedi un vocabolario molto ricco, e questo è un pregio notevole: soprattutto perché hai impostato il racconto limitando molto l'aspetto dialogico, e hai puntato invece sulla componente introspettiva/narrativa. è una scelta non sempre comoda, di sicuro non facile: per prima cosa, si deve appunto possedere una ricca "tavolozza sonora". E poi, se da un lato è più semplice esprimere il carattere del personaggio principale (proprio perché ce lo "racconta" attraverso le sue riflessioni e il suo modo di leggere la realtà) è di conseguenza più difficile rendere la molteplicità della realtà stessa, la differenza tra un personaggio e l'altro, e nel contempo mantenere l'obiettività di fondo che un narratore protagonista spesso rischia di annullare. Altro aspetto non secondario: da un lato, un approccio di questo tipo permette subito al lettore di identificarsi (meglio: di "calarsi") nel personaggio o nel suo mondo. Tuttavia, se non si usa una certa maestria, si rischia di scrivere "troppo", cioè di soffocare l'azione e il dialogo sotto un continuo affastellarsi di pensieri che, per quanto interessanti, rischiano di far arenare l'azione e di annoiare il lettore.
Tu hai saputo prendere gli aspetti migliori di questo stile narrativo, e hai dimostrato di saperci fare: la lettura scorre piacevole e non è mai noiosa. In più, hai dosato molto bene le incursioni dialogiche, che spezzano al momento giusto e con naturalezza il flusso narrativo. Altra cosa, le tue frasi non sono mai banali, così come non è banale il tuo modo di articolare il periodo. è un tipo di scrittura articolata, che usa spesso periodi di una certa lunghezza. Di questi tempi, è quasi una rarità. E anche per questo, ti rinnovo i miei complimenti. è bello imbattersi in un racconto che ti fa immergere nella sua lettura e che possiede anche una sua musicalità. Se questa è la tua prima prova, credo che dovresti esserne davvero orgogliosa.
La trama è interessante, e anche il personaggio. Credo sia originale, giusto? Confesso di non aver mai letto Hunger Games, né di aver visto il film. Mi sono dovuto documentare un po', prima di poter pensare di leggere il tuo racconto. Comunque, credo che tu abbia creato un bel personaggio. In poco spazio, hai saputo donargli un pensiero e un mondo, che fossero entrambi compiuti. Personalmente, poi, credo che il finale sia molto bello.
L'unica cosa che mi sento di consigliarti di riguardare è l'impaginazione. Il fatto che i caratteri della pagina non siano giustificati e che i paragrafi siano tutti attaccati, rende difficoltosa la lettura. Inoltre, a causa di ciò, spesso le frasi sono spezzate a metà, con a capo improvvisi subito dopo una virgola. Purtroppo, leggere sullo schermo di un pc è stancante: e quando la storia è impaginata male, non aiuta. Si dovrebbe sempre fare il possibile per facilitare la lettura, che altrimenti potrebbe essere scoraggiata. E poi, per una storia così ben scritta, è un po' un peccato che manchi l'attenzione all'aspetto grafico. Come si dice, anche l'occhio vuole la sua parte!
Ultima cosa: ho notato che usi spesso "quando" dopo un punto e virgola, come qui:
"Avevo già raccolto frutta a sufficienza da ricoprire tutto il fondo del cesto, e mi stavo giusto sporgendo per raccogliere una pesca particolarmente distante da dove mi trovavo, ma anche altrettanto matura; quando,rapida, una mano me la soffia letteralmente da sotto il naso".
In casi come questo, io avrei preferito una virgola (magari modificando quelle messe in precedenza) o i due punti, seguiti poi da "quando". Ma è a mio modo di vedere, quindi non dare troppo peso a quello che scrivo.
Ecco, non saprei cos'altro aggiungere. Avrei dovuto limitarmi a farti i complimenti, perché li meriti davvero tutti, ma poi ho pensato che sarebbe stato ingiusto verso una storia così ben scritta e verso un'autrice tanto capace, e ho voluto dire qualcosa di più. Spero che il mio sproloquio non ti sia risultato sgradito o noioso. In fondo, non sono proprio nessuno per dare consigli o pareri, né tantomeno per esprimere giudizi che non siano complimenti (sempre se sono meritati!)
Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo. Ancora tanti complimenti
un caro saluto
Puglio (Recensione modificata il 04/09/2012 - 02:22 am) |