ho iniziato oggi a leggere questa storia e mi piace molto,è scritta molto bene,e leggerla è un bellisimo modo di accompagnare l'attesa della nona stagione:-)

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Secondo me la visione dell'episodio in cui Mac ha l'esperienza di pre-morte ci ha turbate entrambe più di quanto abbiamo voluto ammettere: personalmente mi sono ritrovata a impiegare la medesima tecnica di narrazione temporalmente non lineare (aventi e indietro, con dei flash che alterano la struttura temporale tradizionale del racconto) e ho l'impressione che anche tu in questa fic stia seguendo un'impostazione simile. Almeno, questo è ciò che mi è venuto in mente leggendo il capitolo. Trovo che questo modo di raccontare "filmico" regali molta efficacia al tuo racconto, alimentando la suspance e tenendo il lettore col fiato sospeso: il lettore sa a quale punto siamo arrivati e piano piano scopre "come" e "perchè" ci siamo arrivati.
Ho apprezzato il contrasto tra la serenità di Don, la scena domestica in cui lui pregusta il riposo e il dolce far niente (sia pure attraversata come da una angosciante premonizione: potrei perfino scomparire e nessuno se ne accorgerebbe...), e la tragedia che irrompe bruscamente nella sua vita. Senza nome e senza volto per adesso. E poi è vero che proprio quando pensi di avere elaborato con successo un lutto, ecco che il ricordo di chi è scomparso torna a tradimento ad attraversarti, causando un dolore che magari non è più straziante, ma sordo e persistente, come accade a Don con la serie televisiva amata da Jess.
Inutile dirti che vorrei leggere al più presto il seguito.
Un abbraccio.
 P.S. quale thriller voleva leggere Don?
(Recensione modificata il 21/09/2012 - 02:13 pm)

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Egregia signorina Lubylover, la informiamo di avere inoltrato segnalazione all'amministrazione di efp, essendo del tutto disdicevole che lei torturi in siffatta maniera i suoi lettori interrompendo sul più bello il capitolo.
Ci auguriamo che saranno intraprese inziative volte a costringerla a un più serrato aggiornamento, o quanto meno alla stesura di capitoli più confacenti - per dimensioni - alle necessità di lettura dei suddetti utenti.
Occhei... chiuso l'angolo dello sclero, cominciamo: inizio alla grandissima, in medias res con Don che si risveglia ammanettato e seminudo in un posto buio e freddo. Molto accurata e coinvolgente la descrizione del suo passaggio progressivo attraverso diversi stati di coscienza, che fa vivere al lettore esattamente le sensazioni del personaggio: prima si sveglia, poi sente una voce che lo disorienta, poi sente freddo e capisce dove di trova, infine capisce di essere immobilizzato.
La storia potrebbe prendere infinite pieghe, tutte piacevoli: horror, erotico, horror-erotico (che sarebbe interessante...), drammatico, introspettivo...
Sono curiosa e mi fa tanto piacere ritrovarti come autrice.
A presto.

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