Carissima Grace, eccomi a lasciare un pensiero sul tuo nuovo intenso e introspettivo capitolo . Quest'ultimo, dati i profondi e meditati contenuti, potrebbe avere come sottotitolo " Drammi e traversie interiori di piccoli uomini". Ho usato apposta "uomini"- intesi in senso generale, e non "esseri umani" - perchè solo Jill è considerabile umana a tutti gli effetti. Infatti Albert ha perso la sua umanità nel lontano 98',rimanendo umano solo nel fisico e in pochi sprazzi,mentre una terza componente di questa tragedia ha perso quel tratto completamente. Per quanto riguarda "piccoli" è un significato che spiegherò più avanti,in quanto è connesso con la fine del capitolo.
Parlando in generale, devo essere sincera..... mi sarei aspettata qualcos'altro dopo il cataclisma dell'episodio precedente. Tuttavia bisogna intendere e leggere questa parte con occhi diversi, in un'altra prospettiva anche se i due episodi sono collegati. Ma questo non significa che non abbia estremamente gradito il tuo nuovo pezzo, tutt'altro. Difatti ho apprezzato come hai affrontato certe tematiche che non sono banali e che soprattutto non sono trascurabili e da trascurare,perchè fanno parte del puzzle contorto che è il rapporto WxJ ,e non solo.Inoltre devo complimentarmi con te ancora una volta per avere dimostrato sia il controllo sulle situazioni, sia la capacità di rendere credibili tali frangenti.
Mi spiego.
Una fffictioner sprovveduta si sarebbe fatta prendere la mano , fantasticando su un possibile proseguo dopo la scena del bacio. Non intendo con ciò cose pesanti, non mi fraintendere, ma alludo ad altre situazioni "romantiche " o comunque un chiarimento più manifesto tra i due.
Quindi brava ad aver ponderato le reazioni, che ancora una volta sono riconoscibili nei personaggi.
Ma adesso passiamo ai particolari, dato che per commentare nella sua interezza il capitolo, necessito dei singoli episodi.
-Parte 1 (r. 1-31): Ritroviamo una Jill affranta ed in balìa dei suoi conflitti. E' nuovamente sotto l'effetto del P-30, che non le permette di fuggire,ma soprattutto di fuggire da Lui. Infatti , tra i vari sentimenti che la scombussolano, c'è anche la paura di affrontare dopo il fattaccio la sua nemesi ed un possibile chiarimento.
Tuttavia, Wesker è ritornato in quel luogo dopo breve tempo, rendendo manifesto il cambiamento repentino delle sue personalità ed adesso è tornata a prevalere quella fredda , apatica e distaccata, dove niente sembra scalfirlo (o quasi ).
Piccola frase che mi ha colpito , è stata quella concernente il suo rapporto riguardo i sentimenti e le donne. Da quel che mi è parso di capire, la donna ,intesa come essere capace di provare sentimenti, di mostrarsi nelle sue debolezze,paure, gioie ,etc.... non desta l'interesse di Albert. Ciononostante , azzarderei nell'affermare che il nostro scienziato ha subìto per un verso il fascino della Valentine,che ha dimostrato in più riprese grande forza di volontà , ira , violenza nell'attaccare, tutte azioni e stati d'animo che richiamano una certa fisicità e , se vogliamo , "passionalità". Quest'ultima ha trovato libero sfogo nel gesto altrettanto passionale e violento del bacio che si sono scambiati poche ore prima e che ha esulato da qualsiasi schema mentale e razionale . Cioè, fisicità è sentimenti sono due cose diverse, a volte vanno a braccetto, a volte no..... Spero di essermi spiegata.... ;).
Altro punto che mi è piaciuto,è stato quando hai parlato del p-30 e del fatto che dei sentimenti lei, sotto il suo controllo, ad Albertino non importano ed anzi, tale ruolo di burattinaio lo diverte molto. Quest'ultima funzione si materializza nell'aumento delle iniezioni,in cui è riconoscibile un doppio scopo:sia far sì che Jill non sia padrona più di sè stessa, sia che lei non possa esternare quelle qualità che stuzzicano il lato umano dell'uomo. In parole povere,cìè il completo controllo della ragazza e della situazione,che non vuole farsi sfuggire di nuovo di mano..... quasi a voler controllare sè stesso.......
- Parte 2 (r.32-104): C'è la prima ricaduta di Albert nella sua follia, nonostante riindossi gli occhiali, simbolo e grande barriera visiva tra il mondo esterno e lui. Si ritorna ai travagli interiori,che questa volta hanno una costante in più . Infatti c'è una ulteriore differenza, nata dopo il bacio tra i due e la consapevolezza da parte dell'antagonista che il gesto era ricambiato.Ormai è appurato che anche Jill fa parte del disegno, che anche lei è stata indirettamente coinvolta ,seppur indirettamente , nelle diaboliche trame di Spencer ( anche se ,come conseguenza , è indipendente dalle altre) . Probabilmente, è passato per la mente di Wesker tale terribile dubbio e "rimpianto": " Come si sarebbe evoluto il rapporto tra me e la Valentine se avessi avuto una vita normale ? ".
Qui c'è il primo accenno di due dei temi portanti del capitolo, ovvero, sia che Spencer ha rovinato la vita di Albert, tradendolo, sia che Albert ha forgiato quel che Jill è ora.
Ma per quanto riguarda quest'ultima parte, il salto di qualità avverrà solo a fine capitolo.
Infatti il principe nero non ha tenuto conto del fatto che forse lui è per la ragazza ,come Ozwell è stato per lui,cioè un traditore,oltre che il distruttore di speranze ,illusioni, esistenze.Ma questo discorso sarà ripreso successivamente.
Tuttavia , ciò che tormenta il sonno dell'uomo sono i fantasmi creati quel giorno ,in quel castello.
Per nulla scontata e assai d'effetto la riaffermazione delle frasi scambiate tra i due ,che accrescono ed esasperano gli incubi dell'antagonista (occupato in trip mentali riguardanti solo sè stesso ed il suo dramma).
Bellissima l'antitesi tra i significati delle frasi a r. 57-58, dove da un lato abbiamo domande prettamente meccanicistiche e materialistiche (riconducibili più ad una macchina , che ad un uomo), mentre dall'altra abbiamo i quesiti dettati dal sentimento e dall'umanità.Potremmo quasi dire che le seconde sono la fedele versione e trasposizione delle prime in un pensiero più "intimo" e meno apatico .
Struggente la frase finale della parte pensata ( "Sono io che ho scritto la storia" ), dove traspare l'arroganza e la sopravvalutazione delle proprie qualità, che inconsciamente il protagonista ha "ereditato" dal suo creatore. Non ha ancora compreso ciò che poi Jill saprà esprimere in poche parole in seguito.
Bella la frapposizione tra la morte data dal Tyrant e la morte data a Ozwell,uguale nella modalità.
Per quanto riguarda la ragazza, si riesce a vedere il profondo contrasto e antitesi tra i sentimenti ed i pensieri che la animano e che coprono poli diametralmente opposti. Infatti ancora una volta vengono a galla le contraddizioni che sono oramai una costante della sua personalità.
Se da un lato considera i turbamenti del suo aguzzino una mera conseguenza delle sue turpi azioni, dall'altro non può rinnegare un tratto tipicamente umano- la pietà e anche qualcosa di più - che la spingono come una forza magnetica a cercare di comprendere CHI è Albert Wesker.
Ed in fondo, scoprire che certi turbamenti perseguitano l'uomo, non dico che infondono una sì qualche speranza ,ma forse un certo sollievo nel costatare che un briciolo di umanità è ancora vivo da qualche parte in quel corpo.....
Poi, si ritrova un 'altra tematica del capitolo, che è adesso espressa dal personaggio della Valentine, ovvero che Wesker è stata la causa del suo dramma. Infatti,in quel lontano 98', non solo la sua vita è cambiata,in quanto è stata messa in contatto con un mondo crudele fatto di zombie e menti criminali, ma anche perchè quel giorno ha segnato la nascita del conflitto interiore che la anima ancora, dove l'amore e l'odio sono la faccia della stessa medaglia.
Infine,viene rimarcata la distanza tra i due , che mai si erano confessati e confidati tra di loro.
Infatti Jill pensa che la disperazione di Albert sia frutto dell'errore da loro compiuto. Ma in realtà esso è solo una delle cause ,però lei non è a conoscenza dell'episodio di Spencer e quindi non ha le risposte che cerca e che l'uomo potrebbe darle......
-P. 3 (r.105-174):
Finalmente veniamo a conoscenza del perchè della missione e perchè sull'isola ci sono creature non direttamente connesse a Wesker. Complimenti per l'elaborazione di questo background, assolutamente credibile e riferibile ad una possibile realtà dei fatti e degno veramente di un missing moment.
Ma andiamo con oridine.
E' una mia impressione , o un flashback iniziale era tutto calcolato?
Cioè, quando Wesker spara alla serratura ,dandole della "signora" mi è tornata in mente la scena di "Umbrella chronicles", dove, dopo essere resuscitato, cerca di carpire i file della Umbrella , forzando il database che è protetto dalla "regina rossa" ( e che lui chiama "my LADY" ).
Ma torniamo al capitolo.
Ancora una volta, la ragazza prende un simil-abbaglio. Infatti crede di aver ricevuto conferma ,tramite le movenze naturali di Albert,che tutte le B.O.W. siano opera sua e che con quel laboratorio lui ci avesse avuto già a che fare. In realtà ,questa è una semi-verità,in quanto lei non sa il vero scopo della loro missione e crede che magari il loro operato sia necessario solo per raccogliere campioni di chissà quali esperimenti.
In seguito, ed io mi ritrovo nei pensieri di Jill, quest'ultima riesprime tutti i dubbi e i sentimenti che la stanno lacerando. Se infatti da un lato il fantasma del vecchio capitano la sta ancora perseguitando, dall'altro si chiede perchè lui sia così freddo e noncurante riguardo quello che è successo tra loro..... In fondo,chissà se ciò ha significato davvero qualcosa.....
A rafforzare il tutto ,ovviamente, ci si mette anche il gesto da vero gentleman di Albert, non proprio adatto ad una situazione del genere. Che sia una sorta di fine gioco psicologico? E' solo l'ostentazione della classe che gli appartiene? O è frutto sempre dell'umanità da sopire che alberga in lui?......
Dopo l'arrivo nel sotterraneo, è assai comprensibile e capibile il fastidio provato dalla ragazza nell'udire quel discorso assai colloquiale dell'uomo ,ma che a lei non importa granchè (visto che le premono altri argomenti , che esulano quasi tutti dal contesto ).
A questo punto , si ritrova una delle costanti che compongono il "dramma Wesker" e che la ragazza ha colto perfettamente ( a differenza del diretto interessato ). Cioè, Lui era un "cane dell'Umbrella ", uno schiavo a tutti gli effetti e non importava quanto fosse competente più degli altri nel suo lavoro. Lui ha avuto gli stessi compiti , ma anche le medesime e pesanti responabilità nel disegno malato di Spencer.
-P.4 (r.175-fine): Confesso , Grace, che questa scena mi ha assai turbato (ovviamente sempre in senso buono XD ) , sia per la violenta espressività delle immagini,sia per le reazioni dei due .Infatti ,qui è visibile quella che definirei la terza componente del dramma, in generale.
Abbiamo le B.O.W. che prima della mostruosa rinascita erano esseri umani, con le loro vite,i loro affetti,la loro storia.Erano PERSONE , prima di divenire "cose" irrazionali, assetate di sangue e violenza, completamente fuori controllo e abbandonati dalla ragione (componente basilare di un uomo).
Ora , questa componente si fonde e si confonde con la storia dei due protagonisti.
Da una parte abbiamo Jill, che da umana non è indifferente a rimorsi e prese di coscienza. Lei sa benissimo che ciò che combatte erano esseri come lei e come lei hanno avuto l'esistenza segnata da Wesker o dalla Umbrella in genere - ovviamente i risultati visibili sono diversi-.Lei è costretta a ucciderli per necessità ,perchè deve scegliere tra la sua vita e la loro. Uccidere o essere uccisa,ecco la dura legge. E lei ha ucciso anche secondo ordini ben precisi, ma, mossa da un senso di profonda giustizia, combatte anche per le sue vittime, morte due volte per la follia di gente malata.Potremmo affermare che lei è mossa da profonda pietas....
Dall'altra troviamo Albert, che in tutto è per tutto è l'antitesi della Valentine. Infatti , è completamente insensibile davanti alle uccisioni delle B.O.W. e non gli passa neanche per l'anticamera del cervello se esse sono state degli esseri umani. Questa peculiarità è data sia dal fatto che lui si sente superiore a tutti, ma soprattutto perchè ,e questo caso ne è una prova tangibile, considera questi mostri dei semplici esperimenti. Inoltre, la ferocia e la crudeltà che esprime ( capace quasi di dare il voltastomaco) , nascondono di più di quello che vogliono far trasparire. Cioè, la violenza con cui infierisce su quei corpi è la stessa violenza che ha usato con Spencer e ,per riflesso, essendo quelle le creature di Ozwell, non esita a sfogare le sue frustrazioni su di esse. E come se in tutti quegli zombie rivedesse il volto del suo traditore e quindi la volontà di cancellare lui ,ma soprattutto le sue parole, è più forte di qualsiasi razionalità. E il brutto è che trova la cosa estremamente divertente e appagante......
Tuttavia è proprio questo lato di Wesker che riesce a far ribellare Jill, staccandola dal controllo del p-30,anche se per breve tempo.....
Ahh ,Grace .....quanto adoro le sequenze in cui i due se le danno di santa ragione, dove ,nonostante il genere tipicamente "action", gli spunti su cui riflettere ci sono.
In primis, la strafottenza di Albert, che ,dall'alto della sua grande stima nei suoi confronti e nelle sue capacità, non si impegna minimamente nello scontro.
In secundis, la rabbia e la determinazone della valentine , prendono di nuovo di sorpresa l'uomo fino a fargli provare odio nei confronti della ragazza, non perchè c'è stata la reazione da parte di Jill, ma perchè lei ha saputo forzare il p-30 a tal punto da riuscire a ferire ,sebbene in modo leggero, la sua mano.
E questo per un Dio onnipotente è inconcepibile.
E adesso, piccolo commento sulla parte che ho preferito di più e che riassume il mio pensiero iniziale sui drammi che si stanno consumando per i due personaggi.
Sconcertante è ,a mio dire ,il discorso che riassume la filosofia di vita di Albert ( quando punta la pistola sulla ragazza), che pone come fulcro dell'esistenza il potere e l'essere vincenti. Cioè, secondo lui ,la vera vita significherebbe essere in grado di avere potere di vita e di morte sugli altri, di prevedere e organizzare tutto secondo schemi ben precisi, di ridurre ciò che ti sta attorno ad una fredda apatia, scevra da qualsiasi sentimento.Tuttavia, devo dargli torto su un punto (non che consideri il discorso non credibile,assolutamente.... è che sto cercando di mettermi nei panni di Jill): Lui afferma che lei non potrà mai batterlo, non perchè lei è esule dalle qualità che esprime in seguito - come lui afferma- ,ma perchè per batterlo bisogna essere inumani e la nostra Jill non lo è. Per ironia della sorte, ciò he frega la donna sono i suoi sentimenti che la rendono profondamente umana ( cosa che ,forse, Wesker invidia nel suo piccolo) e che la preservano da qualsiasi barlume di crudeltà- basilare per essere vincenti.
In seguito c'è la parte significativa, che tocca argomenti fondamentali e che rendono partecipe Jill del dramma che tocca Albert e viceversa. Finalmente c'è la spiegazione della famosa frase "you will never understand", citata capitoli fa , così come lo svelarsi delle altre tematiche ( a proposito, è leggendo quest'ultima ,bellissima parte, che mi è ritornata in mente la stupenda frase iniziale del capitolo 6..... ).
Allora, prima di dedicarmi alle tragedie delle due esistenze, volevo complimentarmi di nuovo con te per la descrizione potente della situazione ,dei gesti, dei pensieri, delle parole.
Mi sono commossa, davvero.
Vedere come ognuno si è messo a nudo di fronte all'altro, secondo modalità diverse, è stato sconvolgente e coinvolgente.
Credo non esistano parole adeguate per esprimere ciò che hai potuto trasmettere,ma ,anche se riduttivo, un "bravissima" credo sia il minimo......
Infine, in questa storia potrei riconoscere tre tipi di drammi ( quattro se si considera anche quella degli "zombie", ma adesso voglio considerare quelli appartenenti ai due ):
1- Il dramma di Albert Wesker , che ha sacrificato sè stesso ,la sua vita,i suoi ideali ,la sua umanità,insomma tutto ,per seguire ed inseguire chi di più stimava in assoluto, per conquistare un potere equiparabile a quello di un Dio. Ha scelto di combattere da solo la battaglia contro il mondo per il controllo dello stesso, ritrovandosi a vagare nei meandri della solitudine e della disumanità. Tutto questo in funzione di un miraggio, di una bugia , di una grande illusione.Ed è proprio in funzione di quest'ultima che sta scivolando nel baratro della pazzia. A differenza di Jill però, Albert ha perso molto di più. Infatti ha perso sè stesso....ha perso la sua anima....
2- Il Dramma di Jill Valentine , che , dopo quel giorno del 98' , si è ritrovata a combattere contro sentimenti contrastanti- odio e amore - che a lungo andare hanno lacerato e lacerano il suo animo ed il suo cuore. E' stata tradita dall'uomo per lei più importante, di cui si fidava ciecamente e a cui avrebbe affidato ad occhi chiusi la propria vita. Ha speso 10 anni ,cercando ,inseguendo , combattendo il suo peggior nemico, tentando di porre fine al suo peggior incubo. Tuttavia l'intensità della tragedia di Jill ,non sta nella quantità,ma nella qualità. Infatti ,lei come essere umano, ha testato sulla propria pelle rimorsi, rimpianti, sofferenze varie ,la delusione.... solo che , a differenza di Wesker, è sensibile sempre ai travagli della sua anima e l'intensità non è minore,al contrario. E' proprio l'umanità che rende così tangibili le sue emozioni, trasformando la sua vita in una continua lotta intestina tra quel che dovrebbe fare e quello che non dovrebbe fare, tra la ragion d'essere e la ragion di dovere.
Tra cuore e ragione.
3- Il dramma di WxJ.Come Albert capisce perfettamente, lui, col suo comportamento,si è reso in tutto e per tutto ( tranne per il fatto della fabbricazione) uguale a Spencer,mentre Jill è stata la sua vittima. Anche lui ha tradito,e non solo sul piano "lavorativo". Questo è ciò che li avvicina e li divide.
Tuttavia ,riesco a scorgere in questo terzo dramma ,uno ancora più grande che vede Wesker e Jill vittime,in maniera più o meno diretta , dello stesso uomo : Spencer.
Alla fine dei conti, è solo colpa sua se Albert ha rinnegato sè stesso, se non ha potuto avere una vita normale, se ha dovuto tradire i suoi compagni. Di conseguenza , è anche colpa di Ozwell se a Jill è capitato quello che le è accaduto.
Purtroppo sono le medesime pedine di una crudele scacchiera , due canne in balìa di un vento violento e imperioso, due cristalli incastrati in una morsa di ferro.
Perchè quel "piccoli" è proprio riferito a questo. Al fatto che sono comunque due esseri umani, forti e fragili allo stesso tempo, ma mai superiori al mondo che li circonda.
Nonostante le qualità ( e le mire ) personali, sono costretti ad abbassare il capo di fronte ad una verità scomoda, straziante , ma più potente di qualsiasi convinzione.
Loro non potranno mai appartenersi completamente, a causa delle divergenze e delle contraddizioni e questo ,più di ogni altra cosa, rende più struggente il loro rapporto,la loro storia.
Sono come la luce e l'ombra ,il bene e il male,che come due poli opposti si attraggono,ma data la loro natura , non si incontreranno mai.
Si potranno toccare, sfiorare, ma mai coesistere insieme.
Ed il "perchè" finale ,cui lo stesso Wesker non sa rispondere, racchiude i mille significati di cui questo capitolo ( e gli altri ) ne hanno dato prova.
Alla fine, in questo scontro titanico, escono, loro malgrado, sconfitti.
Per quanto riguarda lo stile , confermo la tua bravura nel tuo modo di scrivere fluido e piacevole. Ricercata anche l'impaginazione e il modo di rendere i concetti tramite strumenti diversi. Bravissima anche su questo punto, poichè hai reso la lettura ancora più coinvolgente.
Ho trovato 3 ( proprio di numero, quindi sciocchezzuole) sviste. Poi te le indicherò.
Perdona se ho scritto (un pò) tanto,ma essendo un capitolo introspettivo, gli spunti erano molteplici e te li hai trasposti tutti magistralmente su carta.
Confermo che non hai deluso le mie aspettative ed anzi ,questo e il precedente, sono i capitoli che più amo,anche per la tua capacità di toccare temi e situazioni trattabili solo coi guanti di velluto.
Beh.....che dire di più..... Grazie mille ,Grace perchè hai approfondito e stai approfondendo un pairing che, per chi sa gestirlo e farlo suo, offre tanti,tantissimi spunti di riflessione.
E grazie per aver trasmesso emozioni e sensazioni fuori dal comune.
La bravura di uno scrittore, come indicai a suo tempo , sta anche in questo. :)
Vedremo come svilupperai il seguito,che non sarà assolutamente scontato - voglio proprio vedere le reazioni dopo la fine di questo capitolo...... -.
Un Huggone mega galattico <3
A. |