Non posso crederci!
Ne hai sfornata un’altra! roba da matti, si matti da legare. Matti come quelli della prima parte che hai descritto.
Spero di riuscire degnamente a star dietro a tutte le tue storie, sono già terribilmente in ritardo con il commento di una, ma questa la dovevo leggere. Proprio qualche giorno fa ne parlavamo di Naruto ed io a dirti che non mi convinceva e non mi aveva mai affascinato. Ma tu me lo hai raccontato brevemente e devo dire che la trama di per sé mi era piaciuta. Qui la voglia subito di leggere il tuo nuovo “CAPOLAVORO” e come sempre mi ha catturato sin da subito. A maggior ragione per la tematica che ho letto sin dalle prime righe.
Tu sai che adoro un certo genere di tema e come lo scrivi tu me lo fa vivere di persona. Già in UI si parla di violenza e sofferenza e da subito mi ha catturata anche per i personaggi a me preferiti. Qui poi anche se ancora non so benissimo tutta la storia di Naruto e non conosco bene i personaggi, lo stesso la trama già mi ha catturata e nemmeno in questo fandom ti libererai di me. ebbene sì, sono il tuo peggiore incubo, dai dillo dillo ammettilo, ne sono consapevole.
Ma parliamo della storia. UI-012110 ( dimmi, mi vuoi fare impazzire vero con questo piccolo accoppiamento di vocali!!!!! Ammettilo ammettiloooooo) credo che non abbia passato gli ultimi suoi cinque anni nel modo migliore possibile. A maggior ragione in questa nottata in cui già il sonno non voleva accontentarlo e una volta arresosi finalmente per dargli un po’ di tregua, ecco che arrivano dei tizi a peggiorare la sua situazione, già di sua non molto serena.
Il Flash back è stato senza alcuna ombra di dubbio, un colpo di scena fantastico. Ti annoi se ti ripeto anche qui che il tuo modo di descrivere è formidabile e mi fa entrare a vivere la storia insieme ai personaggi? beh te lo ridico lo stesso. Nel momento dell’interrogatorio al tredicenne, io ero lo spettatore invisibile che si gustava ogni espressione ed ogni parola di ognuno di loro, seduta in un angolino della sala buona buona e silenziosa per non dar fastidio alle indagini. Tredici anni e fare tutto quel casino lì? Incredibile. E la freddezza di come il ragazzo racconta e spiega, è da brivido. Beh ma tu il brivido lo sai raccontare bene, non è la prima volta ed io per questo adoro leggere i tuoi thriller. Dal racconto non mi pare che davvero Itachi non ha ucciso il fratello solo per pena, tutt’altro. Lo ha anche consolato e coccolato finchè non si è addormentato, preoccupandosi subito di lui nel momento in cui sono entrati in casa per arrestarlo. E già qui mi sto chiedendo se davvero li ha uccisi per gioco.
Ma passiamo alla fase seconda, il ritorno alla realtà. Cribbio Hoel, tu sei sadica da paura! Il caschetto che comandato a distanza ti fa saltare le cervella!!!! E l’hai anche descritto per dimostrazione, insomma, non ci vuoi lasciare nulla all’immaginazione, eh!? No ti diverti a farci leggere anche la distribuzione del sangue e di tutto il contenuto della testa della povera donna che va a finire addosso agli altri poveri pazzi che ovviamente tentano di scappare, nonostante le parole del direttore e la prova di quanto accaduto alla donna.
Ammetto che il discorso del direttore aveva un senso, insomma ha detto parole molto significative e vere.
“voi, che vi siete considerati talmente superiori agli altri da poter disporre delle loro esistenze a vostro piacimento, neanche foste degli dei in terra, proprio voi imparerete a vostre spese cosa significhi essere puntati , braccati e uccisi come animali, similmente a quanto faceste con le vostre vittime”
Anche se non sono d’accordo sul giustiziare in quel modo, come ha fatto con la donna, però è vero che si meriterebbero tutti un trattamento del genere:
1 – perché è una dimostrazione che la legge agisce e colpisce
2 – perché forse e dico forse potrebbe insegnare a far sì che la criminalità si abbassasse notevolmente.
Ma sappiamo bene che purtroppo non è così. Oddio non so se sia una cosa positiva o negativa, ma qui ora stiamo parlando di una fic e vedremo fin dove ci vorrai portare per vedere se alla fine questo modo di giustiziare sia poi quello più adeguato.
Ammetto di non essere riuscita a capire bene il genere di gioco, solo il fatto che sono tutti carcerati che scontano pene alte per delitti assai gravi. Difatti vediamo il nostro UI-012110 (come mi piace scrivere queste due lettere, non hai idea!!!) tra i candidati al gioco, beh direi che come minimo venti anni sono davvero pochi per quello che ha fatto, infatti gli hanno dato cinquant’anni. Oddio però metterlo subito in carcere di sicurezza!! Io credevo che come minimo tentassero di recuperarlo, invece …. Ma va bene così, perché in fin dei conti se fosse capitato in riformatorio non avrebbe vissuto questa esperienza di “gioco” .
Mi è piaciuta molto una frase che hai scritto mentre il primo prigioniero avanzava all’appello:
“E pensare che erano quelle stesse persone, che avevano generato paura e ribrezzo agli occhi della società. Dipinti come feroci e senza scrupoli. Curioso, invero.”
È proprio così, quando sono dall’altra parte, diventano dei terribili carnefici, ma quando si ritrovano ad essere vittime, sembrano tutti degli agnellini che vanno al mattatoio. Brutta questa descrizione, lo ammetto, però è quello che traspare nel leggere la tua frase. O per lo meno, quello che ho percepito io.
È stato bello leggere i passaggi tra il presente ed il passato. Come li hai legati anche solo da un piccolo ricordo o da un piccolo particolare che vissuto in quel momento, ti fa viaggiare nel tempo.
E così questo capitolo ce lo fai finire con lui che corre disperato, attento e veloce, tanto da stupire persino le guardie. Veloce, per sparire il prima possibile da quel posto; attento, perché furbo, si è guardato bene le spalle per non essere preso in contropiede; infine disperato, proprio perché non era in quel luogo e in quella notte fredda ed umida, che lui aveva intenzione di morire.
Bene ti chiedi se sia un capitolo che possa essere piaciuto e che abbia suscitato interesse: ebbene, io l’ho adorato. A me è piaciuto un sacco, mi ha interessato dalla prima parola all’ultima e ti ringrazio per esserti nuovamente tuffata in un altro tema criminale, anche se non nel fandom che io di solito seguo, perché come li scrivi tu, non ce ne sono altri che io ho letto ti possano equiparare. Non me ne voglia nessuno, ma tu lo sai che per me sei la migliore in assoluto e che puoi trattare qualsiasi tematica che ti viene un meraviglioso “capolavoro”. Ti puoi cimentare in tutto e tutto ti viene sempre bene e mi incolla allo schermo a leggere avida parola per parola.
Divina, bravissima e alla prossima, sperando che sia più vicina possibile, perché non vedo l’ora di sapere e di capire bene questo gioco dell’Akatsuki Program.
Ciao un abbraccio e a presto!
Un bacio
Sagitta 72 |