Recensioni per
Un fiore nel buio
di FRC Coazze
Perdona il letargo, forse stenterai a crederci ma sono ancora in vita! Ero entrata nella tua pagina per lasciarti un messaggio ed ho visto che c'era qualche storia nuova, quindi mi sono fiondata a leggere. Ed ora sono in lacrime, tanti complimenti. A parte il fatto che stupidamente avevo pensato che il vecchio della parte iniziale del racconto fosse Silente, ed ho continuato nella mia assurda convinzione fino alla fine, aspettandomi che alla fine l'enigma venisse svelata ed, in un modo o nell'altro, ci venisse spiegato che quel tizio non era un senzatetto a caso ma Silente stesso. Insomma, ho toppato alla grande. La storia mi è piaciuta davvero, davvero tantissimo, anche perchè era da tanto tempo che non leggevo sul fandom di HP, anche perchè è divenuto davvero molto popolato da gente molto poco capace, ed è davvero difficile, rubando una tua metafora, cogliere un FIORE fra tutte le erbacce che ci sono. La tua scrittura è un balsamo per la letteratura, come al solito. Vado a vedere se c'è dell'altro. Baci. Giulia. |
E' molto toccante e introspettiva questa storia. Soprattutto la prima parte, quella che vede protagonista un Severus bambino stufo di venire maltrattato duramente dal padre e ignorato dalla madre. Il suo incontro con il vagabondo fa tenerezza perchè per la prima volta Severus si trova di fronte ad una persona che si interessa a lui, che gli sorride e lo consola. A proposito, mi è sorto il dubbio che il vagabondo in realtà fosse Silente, mi sbaglio??? |
Qualche? |
Federica cara, è la storia puù bella e ricca di significato che abbia letto da molto tempo. hai toccato la mia anima. descrivendo quel bambino, così disperato così solo, consolato da mani e parole di uno sconosciuto; hai descritto tutto quello che c'era da dire sulla nascita del dolore profondo di Severus, il nostro Severus . La ricerca intimistica e profonda delle sensazioni e dei pensieri è scomvolgente. L'immagine del campo di fiori la tengo per me nel mio cuore :voglio ricordala per i miei momenti difficili,è un'immagine di speranza di luce. Ci crede il piccolo Severus che non usa il suo nome, mai, stupito che qualcuno glielo chieda: anche questo trasuda tutto il dolore e l'abbandono che prova descritto in maniera poetica e ricca di sensibilità. |