Mmm... qui c'è qualcosa che non va... al di là dello stile e della grammatica, che sono entrambi molto buoni, la storia non mi convince fino in fondo perchè:
A- la protagonista mi sembra un filo stereotipata: la classica bella e sensuale con alle spalle un passato traumatico, da cui è uscita fuori fredda, insensibile e determinata.
B- per quanto una persona possa essere forte, un passato del genere non lo può affrontare in questo modo: una bambina che viene costantemente picchiata non dovrebbe rispondere con altra violenza. ("Furono costretti a riportarmi all’orfanotrofio quando si accorsero che Axel aveva il naso rotto e Gwenda diverse ciocche di capelli strappati dalla radice, aveva quasi la testa scorticata, se si può dire.")
C- poi, tutta sta sfiga: prima la madre la abbandona, poi all'orfanotrofio subisce continue violenze, poi viene adottata da una famiglia orribile ( e magari fino a qui l'avrei anche accettato: può essere ancora plausibile ), ma poi viene addotta da un'altra famiglia di "neonazisti"? e come se non bastasse l'unica persona su cui riesce a fare affidamento prima la riporta in orfanotrofio e poi si dimentica di lei non appena si sposa? Aggiungiamoci in più che viene quasi violentata dall'avvocato... no, le cose brutte succedono, ma questa catena di eventi sfiora l'inverosimile...
D- più volte nel testo ribadisci che la paziente si atteggia in modo freddo e distaccato, il che non è poi così strano, ma se quindi è così distaccata (scusa la ripetizione) perchè mai dovrebbe andare da uno psicologo? ( ti cito alcune frasi scritte da te per farti capire meglio quello che intendo: "disse Katherine con aria indifferente, come se quelle parole, che raccontavano i primi duri anni della sua vita, non la toccassero minimamente." e anche qui: "Il tono freddo con cui proferì quelle parole inquietò molto Cole" e qui: "Cole fissò attentamente il viso di Katherine mentre ripercorreva l’ennesimo abbandono, l’ennesimo tradimento e non vi scorse nulla, se non un’altera freddezza." ).
Quindi io ho pensato che si trattasse di una maschera: "maschera imperscrutabile" lo dici anche tu a un certo punto. Ma allora, se di finzione si tratta, perchè dovrebbe andare di sua spontanea volontà dal medico? Mi spiego meglio: quando la mente umana costruisce una barriera a sua difesa (in questo caso la maschera, appunto) tende a evitare qualsiasi cosa possa metterne in pericolo la stabilità. Detto in parole povere: perchè, se si tratta di una maschera, la protagonista va volontariamente da uno psicologo pur sapendo che così facendo la barriera rischierà di spezzarsi?
E- la faccenda del nome falso: se si presenta con un nome falso, lo fa per mantenere la propria incolumità, giusto? Ma quindi, perchè rivelarlo senza tanti problemi a una persona di cui non conosce nulla e di cui, quindi, non può fidarsi?
F- questo punto potrebbe anche essere tralasciato, comunque, vorrei fartelo notare lo stesso... Allora, capisco che una tipa come la protagonista possa incuriosire lo psicologo, ma questo deve comunque mantenere il distacco professionale, non può certo farsi coinvolgere subito in questo modo ("Voleva conoscerla, quello fu il desiderio di Cole." attenta, il desiderio di conoscenza è diverso dalla pura curiosità. "Finalmente un ricordo felice, pensò Cole con sollievo." altro sintomo, si fa prendere troppo), considerando sopratutto che è abituato ad ascoltare storie simili.
Dicevo, questo punto avrei potuto tralasciarlo, tuttavia credo che l'affezionarsi dello psicologo alla paziente dovrebbe almeno uscire dopo tre o quattro capitoli, non al primo.
Ecco, io ho finito. Sappi che questi sono solo appunti e osservazioni, non volevano assolutamente essere offese: non vorrei che la prendessi nel modo sbagliato. Considera poi che questa non è una recensione negativa, infatti lo stile è molto buono. Le cose che mi hanno lasciata perplessa sorgono solo sulla caratterizzazione dei personaggi.
Io comunque continuerò a dare un'occhiata agli altri capitoli per vedere se la situazione migliora.
A presto
Cenere |
