Per prima cosa volevo complimentarmi con te per la costanza e l’accuratezza con cui hai scritto questa long composta da capitoli veramente corposi e ricchi di avvenimenti. Non è facile delineare una trama precisa e complessa senza perdersi per strada pezzi, particolari e lo svolgersi logico e cronologico degli eventi. Inoltre ho notato con piacere che tu abbia fatto concludere quasi tutti i capitoli con qualche avvenimento lasciato in sospeso, una sorta di suspense insomma, che invoglia fortemente il lettore ad andare avanti nella lettura. E secondo me, per una long, questa cosa è assolutamente essenziale.

Sei riuscita benissimo a trasmettermi la gran parte delle emozioni sentite dai tuoi personaggi. Ad esempio, ho provato odio puro nei confronti di Elena, che inviperita andava a ficcare il naso negli affari di Damon, quando lei stessa è stata la prima a rinunciarvi. Pretende tutto e in contemporanea, e tu l’hai reso talmente bene che questo suo egoismo l’ho detestato da morire. Poi ho adorato due scene in particolare, che volevo segnalarti: quella del fast-food e quella del primo bacio tra Alyssa e Damon. Quella del fast-food l’ho trovata ilare e tipica di Damon: sai, andare al dunque con strafottenza, innescare la miccia della sfida e provocare, spiazzandoti e ingarbugliandoti lo stomaco allo stesso tempo. Mi ha strappato un sorriso e ci tenevo a dirtelo. Mentre la scena del primo bacio l’ho trovata coinvolgente: quella sorta di premessa, quel gioco di dita ed emozioni, quella tua descrizione dettagliata, quel far stare sulle spine sei riuscita a crearli nettamente e con maestria. Infine ho apprezzato l’introduzione di queste nuove creature sovrannaturali, sia perché così facendo sei stata del tutto originale, sia perché non hai perso colpi nella loro descrizione, motivando ogni cosa, dando un perché e un come, stilando una specie di loro “storia mitologica”, per così dire.

Però, nonostante tutto, ci sono un paio di cosette che mi hanno fatto storcere il naso, ma è puro gradimento personale, nulla da togliere alla tua storia!

Il fatto della vita spensierata non mi convince troppo, sia perché, si sa, “The Vampire Diaries” è “famoso” per essere catastrofico e rocambolesco, sia perché è -quasi- praticamente impossibile che tutti i personaggi vadano d’amore e d’accordo per tutto il filare della storia (e non mi riferisco a Elena ed Alyssa, ma a tutti gli altri -esempio stupido: Klaus e Rebekah non litigano più?). Mi è sembrato un po’ inverosimile, ecco. Anche il fatto che Damon e Klaus siano diventati così magnanimi e, soprattutto, umani mi ha lasciata con l’amaro in bocca (sarà che adoro la loro bastardaggine?). Voglio dire, come hai ribadito tu stessa, è vero che nel corso di più di una stagione le cose si possono evolvere in modo differente, ma io terrei presente che sono pur sempre vampiri, quindi predatori -e Klaus è pure l’ibrido più forte al mondo!-, con trascorsi travagliati e una montagna di vite sulla coscienza (altro esempio stupido: nel 1995 Damon quasi sicuramente è ancora in modalità-stronzo-on e non credo che si accontenti di cibarsi di un cacciatore, uccidendolo prima, anziché di una bella donzella da attirare tra le sue grinfie). Infine avrei ricamato un po’ di più sulla possibile reazione di Alyssa quando viene a scoprire che tutti i suoi amici sono vampiri, se non peggio. La prende un po’ troppo alla leggera, diciamo, e questo mi ha suscitato perplessità. Ma so anche che il tempo è poco, anzi sono la prima a dirlo, e che comunque questo mio appunto sarebbe uno “sfizio” personale, quindi prendilo come consiglio per le prossime volte, non come critica.

Mannaggia, l’ottavo capitolo finisce proprio in un momento clou! Spero che continuerai presto, in modo che possa soddisfare la mia curiosità!

-Angolo scappellotti: ho riscontrato qualche errore grammaticale di distrazione, molte ripetizioni di nomi propri (es. anziché “Damon”, potresti usare pronomi di vario tipo) e di sostantivi in generale, che a volte rendono ridondante la lettura. Ma in un testo così lungo queste cose sono quasi d’obbligo, perciò nulla di grave.

Slappy