Finalmente, eccomi qui.
Allora, innanzitutto ho approfittato del fatto di dover recensire per rileggere la storia :D E, che dire, ho proprio fatto bene! Ricordo, infatti, che quando l'ho letta per la prima volta in alcuni punti la mia attenzione era un po' calata (più che altro per colpa del fatto che ero un po' irrequieta perché poi dovevo andare a ripassare letteratura francese >_>)... Adesso, invece, ho mantenuto una concentrazione invidiabile ;D
E, che dire, credo che come introspezione sia davvero ben fatta.
Questo Thor mi è sembrato caratterizzato in modo veramente efficace. Tra l'altro, è proprio vero che lui deve ben sapere com'è sentirsi ammirati, e mentre leggevo delle prediche sul dover dare il buon esempio, mi sono immaginata Frigga che gli raccomandava di dare il buon esempio a Loki (insomma, che io non possa trattenermi dal fare viaggi mentali è un dato di fatto, ma comunque direi che in questo caso non è stato neanche troppo delirante... In fondo, quale fratello maggiore non si è mai sentito dire di dover essere di buon esempio per i suoi fratellini?).
Comunque, andiamo avanti, e a questo punto devo dire che il senso di colpa di Thor è straziante.
Mi ha fatto provare un impeto di pietà nei suoi riguardi, perché riflettersi e rendersi conto di non aver mai davvero visto il proprio fratellino, di non aver mai davvero cercato di capirlo... Be', deve fare molto male.
E mi piace come hai saputo evidenziare le diversità di Thor e Loki bambini... Ora, probabilmente Thor non la vedrebbe affatto come una giustificazione, ma io penso che non sia completamente colpa del dio del tuono, se non ha saputo conoscere davvero il fratellino... Diamine, penso sia difficile arrivare a comprendere le emozioni di una persona così diversa. Insomma, prendiamo ad esempio i motteggi infantili: Thor non è uno che sa serbare rancore, quindi è probabile che lui stesso non si rendesse conto di quanto, con le sue parole, poteva far male a Loki (che, al contrario, è uno che non riesce facilmente ad accattonare i torti subiti...).
Mi è rimasto impresso anche il passaggio riguardo Jane, e ciò che la ragazza aveva detto a Thor a proposito di ciò che gli umani pensavano degli dèi...
Ma penso che il pezzo che ho preferito più di tutti sia stato quello in cui Thor ricorda quel fagottino arrivato a Palazzo da chissà dove, quel fagottino che lui ha preso come un gran regalo... Non so, sarà la mia passione per Thor e Loki bambini, ma è una cosa che mi ha davvero commosso. Non so se rendo l'idea, ma mi sono addirittura sentita sul punto di mettermi a piangere.
Quel Lo aveva dato per scontato è come un pugno nello stomaco.
E tra questo e il silenzio di Loki, alla fine si riesce un po' a sbrogliare la matassa, a capire come siano arrivati a questo punto, a questo Ha ucciso ottanta persone in due giorni.
Il finale è stato un altro colpo, volevo abbracciare Thor e mettermi a piangere (di nuovo! Oddio, come sono emotiva questa sera...). Il fatto che il suo obbiettivo principale sia salvare suo fratello è... è... Non ci sono parole per definirlo.
In conclusione, complimenti. Davvero tanti complimenti. |