Recensioni per
Un post-it a forma di cuore
di Marge

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/07/14, ore 23:36

ahahahahha!!! alla fine tutto si é risolto senza alcun dramma ma con delle belle risate!!!
le due coppiette, Samantha e Mark e Michele ed Annalisa potranno uscire tranquilli!!!!
molto carina e simpatica questa storia!!!!

Recensore Veterano
22/06/14, ore 19:21

Per quanto avessi provato a non farlo capire fino alla fine, in fondo in fondo, avevo sospettato si trattasse di Michele!
Piccolo e ignorante :P
Ma mi aveva fuorviato il fatto che il biglietto fosse finito nel bar di Samantha, quindi avevo abbandonato l'idea.
Ciò che accade in questo capitolo è davvero esilarante.
Tutti si riuniscono da Gisella che, stronzissima, ha pensieri terribilmente umani.
Il dio rumeno che conosce perfettamente l'italiano e che è anche diverso da quel che sembra è tipico della realtà :P
Questa cosa è stata la botta di genio, non tanto il fatto che Michele fosse l'autore del biglietto.
Cosa mi ha lasciato questa storia?
Certamente divertimento, qualche riflessione ma neanche troppo profonda e non credo neanche che tu lo pretendessi, e cmq, tutto sommato, un buon ricordo.
Davvero leggero il tuo stile, forse troppo per i miei gusti (dato che sai con che pesantezza scrivo :P) ma del tutto azzeccato per questa semplice storia che poi, alla fine, era davvero senza grandi pretese e ne sono rimasta contenta.
Ammetto, non sarà la storia della mia vita e né la ricorderò come un colpo di genio esagerato, ma certamente la ricorderò come una storia divertente, intelligente, ironica, quasi tagliente in alcuni punti e romantica a suo modo.
Leggerò certamente qualche altra cosa di tuo, magari c'è QUELLA STORIA che per te è così importante da voler davvero approfondire.
Mi piacerebbe leggerla.
Bravissima!

Recensore Veterano
22/06/14, ore 18:56

Decisamente non è lo stile che amo di più, ma mi piace cmq ed è davvero d'effetto.
Mi piace il tuo senso dell'umorismo o dovrei dire: il senso dell'umorismo di Samantha.
Stare nella sua testa è sempre divertente e devo dire che non sia proprio una cima.
È una sempliciotta e come tale è semplice nei suoi sentimenti.
Le osservazioni sul giubbotto di Mark mi hanno fatta sorridere: molto da muratore rumeno.
Ma la cosa che più di tutto mi ha fatta ridere, e riflettere su quanto mi piacciano le tue argute osservazioni, è stato il momento in cui Samantha sbotta con se stessa dicendosi: "Tutto a dodici anni ho fatto, io".
Davvero esilarante, divertente e convincente!
Dico convincente perché ogni sfumatura, anche se sembra buttata lì a caso, racconta di lei, della sua storia e di quello che stiamo vivendo.
La prima parte è stata spassosa e ha reso perfettamente l'idea dei sentimenti che vive Samantha.
Una protagonista ordinaria, forse anche non troppo intelligente e neanche tanto sveglia, è la prima volta che la leggo.
I tuoi personaggi non sono un cliché, sono terribilmente pieni di difetti e ordinari e mi piacciono davvero un sacco.
Come hai potuto ben vedere, adoro la costruzione del personaggio e quando è ben fatta è una goduria, come in questo caso.
Mi piace leggere le sfumature e mi piace comprenderle e devo dire che sono riuscita, grazie alla tua narrazione, ad afferrare ogni piccola cosa. Lo spero, almeno. In caso contrario mi risponderai con un: non hai capito un cazzo! XD
Al prossimo

Recensore Veterano
22/06/14, ore 18:42

Ok! Sono in brodo di giuggiole.
La storia, nella sua semplicità è originale.
Ma non perché ci sia sotto una trama supermegagalattica, ma perché c'è un racconto semplice ma inaspettato, fatto di incroci e di splendide deduzioni, romantiche intenzioni e realtà allo stato puro.
Ernesto che ama i libri e Michele che ama Annalisa.
Due bambini che nella semplicità del loro acerbo ma tenerissimo amore vogliono viversi, vedersi.
Ed ecco che Michele, da ragazzino svogliato, diventa un pappagallo col turbo pur di fare in tempo per incontrare la sua Annalisa.
Doppia storia d'amore, chissà se tripla... chissà.
L'ultimo pezzo mi ha coccolata, sì, forse è questa la parola giusta.
Coccolata, cullata.
Dolce, divertente e arguta!
"A Michele non restò altro da fare che ricominciare, e giungere fino agli esuli pensieri con studiata lentezza. Ma per Annalisa avrebbe fatto questo ed altro!"
È una frase davvero bella, esatta.
Hai reso perfettamente l'idea dell'approccio di Michele nei confronti dello studio: giungere [...] con STUDIATA lentezza.
Per giungere, poi, il prima possibile da Annalisa.
Bello!!! *_*
Alla prossima

Recensore Veterano
22/06/14, ore 18:33

Ok! Ho capito!
Mi piace il racconto e ho compreso anche il perché tu sia stata così frettolosa/poco curata nell'arzigogolare le introspezioni perché non serve.
Questa storia è bella così com'è.
Riesce ad arrivare al punto e risulta interessante e leggera.
La leggerezza della narrazione, accostata a tematiche che non sono poi così leggere e sciocche è l'arma ideale per arrivare dritta al punto.
La realtà, la quotidianità, i dialoghi assolutamente informali e del tutto realistici lasciano in bocca un buon sapore.
Mi piace, mi piace molto ^_^
Apprezzo lo stile, i personaggi e la trama.
Gisella è una donna impegnata, razionale e pratica, l'esatto opposto di Samantha.
Ho adorato l'entrata dei ragazzini XD
Davvero bella!
Un breve spaccato di vita che contorna la storia di qualcuno, perché è così la vita: mentre, magari, ti arrovelli con i tuoi pensieri, entra qualcuno che non ti serve a niente ma che è presente nel mondo, nella tua vita stessa per un nano secondo, ma esiste.
Samantha, Gisella, i ragazzini, Ernesto, Mark, il barbone, il cane, sono tutti esseri viventi che vivono nello stesso luogo e si incrociano.
Nessuno, a parte le due amiche, sa niente dell'altro, al massimo si fanno un'opinione personale su qualcuno, ma non entrano attivamente nelle vite di tutti.
Sono incontri, scontri casuali, come succedono tutti i giorni.
Ok! Adoro questa storia e adesso sono curiosa di sapere se Mark, il muratore rumeno, sia lo spasimante segreto di Samantha.
Mi è piaciuto molto il dialogo semplice ma del tutto azzeccato delle due.
Luoghi comuni e pensieri personali si intrecciano, come nella vita ed ognuna, alla fine, ha il suo pensiero, la propria personalità.
Alla prossima :P
Penso di aver capito il tuo stile.
Se sto dicendo stronzate ti prego di farmelo notare XD

Recensore Veterano
22/06/14, ore 18:20

Ciao Marge.
Nonostante questo capitolo sia in linea con gli altri, quindi molto scarno, mi è piaciuto molto di più.
Questo perché, sebbene non abbia alcuna correlazione con lo svolgimento della trama, inserendo dialoghi apparentemente inutili e non funzionali al racconto, sono comunque belli da leggere, divertenti e necessari, in un certo senso, per spiegare ancora il personaggio di Samantha.
Sono piccoli particolari che trovo, a mio avviso, pregevoli.
Per molti potrebbero risultare senza senso, forse. Per me sono davvero adorabili.
Racconti la vita, la realtà.
Quindi risulta molto realistico.
Samantha è ingenua e sognatrice.
Fossi stata io a ricevere un biglietto scritto così male, probabilmente, non avrei pensato neanche per un istante all'uomo in questione, anzi, mi sarei detta che se uno scrive così è meglio se mi sta lontano XD
Potrebbe essere straniero, però. Questo sì, quindi potrebbe anche interessarmi, ma certamente non mi farei i viaggioni mentali che si fa lei.
Ma proprio per questo è strana, adorabile, probabilmente per qualcuno potrebbe sembrare una frustrata in cerca di un uomo a tutti i costi. A me appare una donna sola innamorata dell'amore. Una romanticona nonostante la sua sbadataggine e il suo cinismo.
Gisella, come è giusto, è troppo indaffarata per darle retta e questo è già un elemento più che realistico.
L'ultima riflessione di Samantha si accosta molto al mio pensiero, direi XD
Ci sarà pure la crisi, ma per l'erboristeria non c'è mai e non ho mai capito il perché :P
Un abbraccio.
Alla prossima

Recensore Veterano
22/06/14, ore 17:58

Ciao Marge.
Continuo a rinnovarti il mio interesse nei confronti di questa idea.
Come detto precedentemente, le trame non mi interessano, mi interessano i personaggi e la costruzione delle loro personalità e dei loro pensieri.
Con poche parole riesci a far comprendere il carattere di ognuno di loro e mi piace molto.
Stavolta abbiamo visto Samantha dagli occhi di qualcun altro e devo dire che il pensiero di Ernesto è totalmente in linea con il mio.
Ancora di Ernesto si sa poco, perché le sue brevi riflessioni sono state dedicate interamente a Samantha, quindi: su di lui non so dare un giudizio.
I tuoi capitoli, come le introspezioni sono molto scarne e non capisco se è una tua volontà o meno.
L'idea è davvero bella, ma dato che la storia si basa soprattutto sulle persone che si incrociano e coabitano in uno stesso luogo, mi chiedo se hai scelto di rendere tutti così sfuggenti al lettore o, semplicemente, non credevi fosse necessario spendere qualche parole in più su di loro.
C'è talmente tanta poca introspezione che faccio fatica ad affezionarmi ma, d'altronde, siamo al secondo capitolo quindi non posso ancora farmi un'idea completa.
Questa storia va letta tutta, fino alla fine, cosa che farò dato che voglio capire.
Lo stile è buono, semplice e scorrevole.
Forse troppo semplice ma non è un difetto, è una scelta e devo dire che non mi dispiace.
Io credo che il genere commedia sia quello più ostico da gestire e ancora non capisco se tu lo stai gestendo bene o meno.
Sono un po' confusa perché le doti ce l'hai, ma da questi capitoli così scarni è difficile farsi un'idea.
Sembra una storia senza pretese e un po' mi dispiace perché i romanzi corali, come ti ho detto precedentemente, li adoro e dato che si basano tutti sulle persone, sto cercando di capire al meglio le tue scelte.
L'autrice sei tu, di conseguenza non metto bocca su come scegli di trattare la cosa.
Io posso solo dirti se mi piace o meno.
Al momento non lo so.
Il primo capitolo mi aveva entusiasmata, ma credevo fosse stato scritto apposta in modo molto semplice e vago solo per lasciare, poi, agli altri capitoli il compito di approfondire, ma dopo aver letto il secondo mi rendo conto che questo è più scarno del primo.
Vedrò con il terzo e con il seguito.
Alla prossima.

Recensore Veterano
19/06/14, ore 00:07

Marge cara, io adoro la tua storia :P
Questo prologo è fantastico e mi chiedo quanti anni abbia Samantha!
Hai inquadrato uno scorcio meraviglioso e considerando che io AMO enormemente quei romanzi corali che mettono insieme tante vite, tanti personaggi uniti in un solo luogo, sono davvero colpita e divertita.
Scrivi bene. Sei discorsiva, leggera, non ti dilunghi in blablabla (cosa che faccio io) e mi piace da matti ogni piccolo particolare.
Samantha è divertente, ha quella dose giusta di freschezza, ingenuità, sarcasmo e trasparenza che mi affascina moltissimo.
Mi piace questo piccolo mondo e non so se è perché mi sto facendo film perché mi piace da morire la tua idea o perché già da questo prologo sei stata così brava da riuscire a costruire delle immagini così evocative da farmi già immedesimare nella tua storia. Come se fossi la venditrice ambulante di gratta e vinci che passa davanti al bar di Samantha.
Non sono io che mi faccio i film, è ufficiale, sei tu che sei davvero brava e il tuo racconto promette davvero bene.
Bellissima davvero ^_^
Avevo bisogno di qualcosa di leggero ma non sciocco o superficiale da leggere.
Io amo i personaggi più che le storie e, per adesso, i tuoi personaggi hanno una personalità davvero presente. Da Samantha, a Cane, a Renzo che non ha detto una parola ma c'è.
Alla prossima.
Bloom

p.s. di nuovo: bravissima

Recensore Veterano
19/10/12, ore 18:32

Ma che carina, Marge!
Me la sono letta tutto d'un fiato, ed è di una piacevolezza unica! Mi piace molto l'atmosfera di quotidianità che si respira: è una storia vicina a noi, che potrebbe essersi svolta nel bar dove anche noi prendiamo il caffè la mattina, o nella libreria che frequentiamo. Poi ho apprezzato molto la caratterizzazione che hai dato ad ogni personaggi: ognuno ha le sue particolarità, che vengono messe in luce a poco a poco. E' bello che questa sia una storia "corale", in cui interagiscono un po' tutti: trovo che questa scelta rafforzi appunto quell'aura di naturalezza tipica del racconto. 
Lo stile è frizzante e scorrevole, rende la lettura quantomai fluida. Inoltre la storia è originale, lontana da ogni luogo comune. Sai che mi ha ricordato un po' i libri di Diana Wynne Jones, forse per lo stile, forse per il suo essere una "commedia degli errori"? Magari è per questo che mi è piaciuta tanto *^* 
Complimenti!

P.S.: sbaglio o ti dovevo ancora una recensione dal contest? :DDD