Recensioni per
Bianco bianco bianco pallido
di MusicDanceRomance

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/10/21, ore 00:46

Ciao, mi chiamo Luna.
Stasera ,per curiosit, ho oluto andare a ritroso a vedere le storie che avevano come 
personaggio, Neville , uno dei miei preferiti e così ho trovaton la tua.
E ti faccio i miei complimenti, perchè nil flusso di coscienza è riuscito a farmi entrare ancora di più nella mente di Alice.
Lei che immagina questo colore senza che ci sia dietro un significato e poi lo associa a Bellatrix e in un loop continuo la rivive.
Triste, vedere Neville speranzoso, che lo riconosca , il quale le racconta di Hogwarts , di Harry e di erbologia..
Invece è atroce sapere che lo ha scambiato per la sua aguzzina.
E commovente , quando sembra rammentare chi sia. Quando vorrebbe scusarsi e dirgli di rimanere.
Che destino orribile hanno avuto i Longbottom e la sofferenza di Neville di non poter avere i genitori accanto
Grazie per aver scritto questa storia e , non so che altro scrivere sono troppo sconvolta.
un beso.

Recensore Veterano
17/06/20, ore 18:36

Ciao carissima, devo farti tanti, tanti complimenti, perché ti posso assicurare che il tuo esperimento è riuscito appieno, e io ho le lacrime agli occhi mentre scrivo questa recensione.
Parto col dire che quella dei Paciock, a parer mio, è una fine anche peggiore dei Potter; questi ultimi sono morti, e Harry è cresciuto senza genitori, è vero, ma dev'essere terribile avere ancora i tuoi genitori, ma non averli realmente perchè sono impazziti a causa delle torture, perchè la loro mente è persa in chissà quale limbo, in chissà quale mondo inconscio, che nessuno può raggiungere.
Tu ci proietti subito in questo mondo inconscio, quello della mente di Alice, e il fatto he tu abbia tolto la punteggiatuira, abbia voluto sperimentare il flusso di coscenza, ha reso il tutto ancora più doloroso e asfissiante. Siamo dentro la sua mente ma non ci troviamo nulla, percepiamo degli odori, un colore ricorrente che inizialmente non ricolleghiamo a nulla, ma che poi, andando avanti, purtroppo ricolleghiamo a colei che l'ha ridotta in quello stato. È straziante pensare che Alice riviva quel momento nella sua testa chissà quante volte, che non riconosca suo figlio che per anni è andata a trovarla nella speranza di un gesto, anche solo di uno sguardo per un attimo diverso, che gli facesse pensare che la madre in qualche modo l'avesse riconosciuto, anche solo per una frazione di secondo. E invece niente, non ottiene nulla, ottiene un'espressione vacua mentre le racconta della scuola e di Harry, ottiene delle urla ai suoi occhi incomprensibili, ottiene il dolore di dover lasciare di nuovo la propria madre senza aver avuto quel piccolo segno che magari ogni volta ha atteso speranzoso.
Non sa Neville che in un angolo recondito di quella mente che ci hai fatto esplorare, la madre lo ha riconosciuto, la madre vorrebbe scusarsi, la madre vorrebbe che la comprendesse, e invece lo vede andare via ancora una volta, in lacrime, e non può fare nulla per impedirlo. I ricordi atroci nella sua mente, a volte comprensibili e a volte no, si fondono col presente, con la situazione attale, con le visite del figlio, con i medimagi che sono costretti a intervenire per calmarla quando la mente si ribella, e arrivando alla fine a noi rimane solo quel senso di angoscia, di dolore, di rassegnazione, di vuoto.
E l'amore, quell'amore che, nonostante tutto, rimane per Neville un punto di forza, e rimane anche per Alice, nei pochi momenti in cui la sua mente le lascia uno spiraglio verso il mondo.

Davvero, non ci sono parole per spiegare quanto tu sia stata brava a rendere questo strazio, e questo amore. Inutile dire che questa one shot finisce dritta tra le preferite, se lo merita! <3
A presto!
Lina Lee

Recensore Master
13/05/20, ore 11:12

Ciao tesoro.
Noterai il meno entusiasmo del solito nelle recensioni, ma il fatto non è che questa tua storia mi è piaciuta meno delle altre, che sai benissimo che ho trovato bellissime e profonde, ma questa qui è semplicemente diversa, diversa in tutti i sensi.
In senso letterale, in senso strutturale, e in senso emotivo.
Nel senso manca di tutte emozioni che ho di consuetudine trovato nei tuoi racconti, a parte l'amore, quello c'è sempre nelle tue storie e sei capace di alterarlo, modificarlo e svilupparlo in ogni forma e in ogni salsa. Sei bravissima, un talento, una forza della natura. Ce l'hai dentro di te e lo riporti benissimo, e mescolato alla tua empatia e capacità di immedesimarti in praticamente ogni personaggio come se questo ti possedesse quando scrivi, è una cosa unica.
Questa storia mi ha fatto male. Un male doloroso, che è lo stesso bellissimo, perché tratta un tema difficile, che è molto toccante e affrontato solo nei libri ma anche ai minimi termini.
Sai che adoro questa coppia e sopratutto il personaggio di Alice, e sapendo che sto sviluppando Bellatrix e arriverà il momento in cui la ridurrà in questo stato in maniera molto più dettagliata di quella che ho affrontato anni fa, mi rendo conto di quanto sia crudele.
Specie quando la etichetti come leonessa, come demonio. Hai ragione al pieno del concetto.
Non ti devi assolutamente scusare né giustificare per la punteggiatura, anzi io credo che tu sia entrata perfettamente nella testa di una persona impazzita nel vero senso della parola, e hai riportato perfettamente i suoi pensieri.
E' stato straziante vedere come i suoi pensieri amorevoli dell'inizio quasi come fosse una bambina alla scoperta del mondo, dei colori e dei suoi, dei profumi, si rivolti in qualcosa di oscuro che è solo profonda sofferenza emotiva e fisica, e poi il pentimento, la realizzazione, e l'impotenza davanti al fatto che ha scambiato suo figlio per la sua aguzzina.
Neville che piange poi è il colpo di grazia.
Sei stata sublime, ancora una volta, mi hai colpita.
A presto!

Recensore Master
08/04/20, ore 12:32

ADORO, ADORO, ADORO, ADORO, ADORO, ADORO, ADORO. Oddio davvero non sto esagerando o cosa, sai che sono sempre estremamente sincera nel mio giudizio e questa OS mi ha colpito nel profondo, arriva dritta al cuore, è così struggente, malinconica, sentimentale allo stesso tempo, che la rileggerei più e più volte. Prima di tutto io adoro Neville lo trovo il personaggio che ha avuto la più bella e completa evoluzione di tutta la saga e quindi è sempre bello leggere qualcosa che lo riguarda, ma senza dubbio di lui amo la sua storia famigliare, perché penso che essa lo renda ciò chi sia. Tu sei riuscita benissimo a renderlo in questa storia nonostante non sia lui il protagonista. Mi piace come, nonostante veda sua madre stesa in quel letto, come lei sia tormentata dai suoi pensieri sconnessi, lui provi a parlarle, a istaurare un dialogo con lei, a raccontarle la sua vita tra amici, Hogwarts e materie preferite. L’ho trovato di una dolcezza disarmante, ma soprattutto terribilmente da stringere il cuore. Me lo sono immaginata alla perfezione. Ma ancora di più mi sono immaginata la mamma di Neville, che si tormenta, che rivive l’esatto momento della sua tortura, rivive quell’incubo come se non fosse mai cessato, ho avvertito tutto il dolore, la sua sofferenza, ho sentito un po’ sulla mia pelle quel “crucio”. Ancora di più mi ha colpito come lei non ricorda nulla, pensa di non avere figli, ma poi all’ultimo un briciolo di lucidità le fa dire a Neville di non andarsene, riconosce forse quel figlio che ha messo al mondo e che nonostante tutto, ancora le vuole bene e che mai smetterà di volergliene. Ho avvertito tutti i suoi pensieri confusi, fragili, di paura, terrore. Ho percepito tutto come se fossero miei.
E lo stile alla Joyce ti é riuscito perfettamente, secondo me questa storia non poteva che essere scritta diversamente, nello stile che hai usato si percepiscono ancora di più i suoi stati d’animo, la sua angoscia mista a paura e confusione. Ancora una volta hai dimostrato di essere una scrittrice fantastica, perché riesci a destreggiarti tra diversi personaggi, ma soprattutto in diversi stili di scrittura, facendo sempre bene. Complimenti.

Recensore Master
09/12/15, ore 18:53

Uno dei personaggi che mi ha sempre colpito nel fandom è proprio Alice, appare pochissimo, resta nel segno a differenza del marito solo nominato eppure ... eppure a modo suo è uno dei personaggi più importanti, almeno guardando il background generale.
Una donna ormai spezzata, mentalmente instabile a causa della tortura subita, uso il termine tortura non a torto perché quello che Bellatrix le ha fatto può essere definito solamente come una tortura psicologica, ormai incapace di fare qualcosa, persino di allontanarsi con la mente da quel momento.
Nemmeno la visita di Neville, che pure si reca più volte l'anno tutti gli anni a trovarla riesce a farla non dico rinsavire ma a darle una sorta di pace, la mente di Alice è una sorta di loop temporale dove la tortura si ripete in un ciclo continuo sebbene lei stessa talvolta provi a staccarsene, se per il pensiero di poter realmente vedere suo figlio o meno questo è dubbio.
Un flusso di coscienza che ho molto apprezzato, e lo dice una che al liceo li detestava, corta, semplice, dritta al punto e proprio per questo devastante

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

Recensore Master
06/02/14, ore 21:19

Ommioddio che  cosa ho immaginato. ç_ç

Music, questa piccola storia è stupenda... mi viene da piangere.

Io ho visto la madre di Neville, in una casa di cura per persone con disturbati mentali.
Ha la mente persa e confusa. Maledettamente ancorata a quel ricordo.
Condannata a riviverlo secondo dopo secondo e senza accorgersi della realtà che la circonda.
E non riconosce neanche il figlio quando va a trovarla.
E Neville è lì. Che le racconta le novità della sua vita, come un figlio che ama la madre in modo incondizionato.
E non gli importa se lei non lo ascolta, o a malapena percepisce le sue parole... Dio... ç_ç
Io mi immagino le due figure, in uno di quei tipici saloni, sedute uno di fronte all'altra, su delle sedie intrecciate col legno.  Lui che le parla e sorride cordiale. Lei che ricambia il sorriso ma in modo assente. 
Oh mamma... che angoscia.
Music, davvero mi hai sconvolto con questa fanfic. Mi sono sconvolta da sola per quello che mi hai fatto immaginare.
Guarda che questa storia va a fondo. Fondissimo... è giusto ciò che mi è venuto in mente leggendoti?
In ogni caso  è stupendo. Tristissimo e stupendo. 
Brava Music... è scritto benissimo, anche con lo stile particolare abbinato.
Basta. Non dico altro...

Recensore Junior
23/09/13, ore 18:02

Recensione premio
È una storia che si capisce solo dopo un po' che si legge. Quando l'ho aperta non sapevo neanche il fandom a cui apparteneva, ho iniziato a leggerla pensando che fosse un originale, e quindi la mia confusione era totalmente amplificata. Ero fuori contesto, e mi sono trovata a pensare che fosse una scelta stilistica azzeccatissima per una situazione allucinogena, qualcuno sotto l'effetto di qualche droga, insomma. E qui, poi quando ho capito finalmente che cosa stava succedendo, ho apprezzato ancora di più: come vedi sei riuscita perfettamente a inoltrare il messaggio. Trovo che sia molto originale, ti sei messa nella testa della madre di Neville e sei riuscita a tradurre i suoi pensieri con la giusta confusione, quell'accumulo di pensieri senza capo nè coda che da quasi la nausea; e gli sprazzi di lucidità. Mi è piaciuta moltissimo, è molto commovente e l'hai ripartita in modo che ogni parola fosse importante, la storia è chiara solo alla fine: ottima scelta stilistica e gestita superbamente, bravissima!

Recensore Junior
27/03/13, ore 17:01

Commovente, davvero molto commente. 
Il tuo tentativo in "Joyce" direi che è risultato assolutamente perfetto ed azzeccato per i pensieri della protagonista che, purtroppo, sappiamo in che stato si trovi.
Prima di lasciare il mio parere "tecnico", tengo a dirti che ciò che hai scritto fa molto riflettere. Non possiamo neanche immaginare come dev'essere stato per i coniugi Paciock patire delle pene così grandi che, purtroppo, si portano dietro negli anni, ancora torturati dal ricordo di quella Maledizione senza perdono scagliata incessantemente su di loro. Facendo un paragone con la vita reale, c'è da ammettere che, sfortunatamente, esistono casi di pazzia che ricordano in qualche modo questa inventata. Perciò, ripeto, il tuo scritto fa molto riflettere. Oltre ad essere commovente per i pensieri a tratti confusi, a tratti un po' più lucidi di Alice, è molto toccante a livello emotivo. In egual modo, è toccante il dialogo che Neville cerca d'instaurare con la madre così come la sua reazione nel vederla impazzire per l'ennesima volta.
Particolare lo stile, il lessico e la punteggiatura voluti esattamente in questo modo.
Ma no, nessun mal di testa in vista, anzi! Non avresti potuto impostare il tutto in maniera migliore... Mi complimento!

Recensore Master
17/02/13, ore 17:38

Tu sei davvero la "mia" scrittrice! Non solo io adoro i flussi di coscienza, li trovo una forma destabilizzante che vorticosamente porta chi legge trasportato nell'anima del protagonista, ma poi Alice! Personaggio che adoro. Come sempre il lessico è qualcosa di stupefacente. Io AMO le tue parole. Il doppio binario della storia Neville, che parla alla madre e Alice che rivive in un continuo incubo senza risveglio, il momento della tortura da parte di bellatrix è sviluppato in modo eccezzzionale. La drammaticità della condizione di Alice è pienamente descritta attraverso quel "bianco che non è bianco" ovvero la donna che l'ha privata della ragione : Bellatrix. Quel colore è la tabula rasa della mente di Alice. La fine è davvero scioccante, crudele. Insomma un'altra preferita!
G.

Recensore Junior
12/12/12, ore 00:19

D'accordo, qua ti devo fare davvero i miei complimenti.
Questa ff è - positivamente - un pugno allo stomaco!
Io personalmente non sopportavo Joyce perché il flusso di coscienza mi faceva ammattire, sono sincera xD sopportavo Virginia Woolf proprio perché Una camera tutta per sé è stupenda, ma è anche vero che a parte dei brani antologici al liceo di Joyce non ho realmente letto nulla. Recupererò...
Ma detto questo - tanto perché lo sai che sono logorroica -, ho trovato brillante l'idea di adoperare il flusso di coscienza per rendere il disagio mentale di una paziente - nel caso, la madre di Neville -. Davvero davvero brillante!
E poi sì, è stato un pugno allo stomaco, perché è davvero tristissima!! Ma siccome non si possono avere sempre cose zucchero e miele, te la faccio passare xD
Si sente tutto il dolore e la confusione... e poi è tremendo il fatto che lei riveda Bellatrix mentre in realtà parla col figlio!
Insomma, di nuovo complimenti!
Quanti anni ti ha tolto questa ff? Perché per scriverla, a me ne avrebbe tolti parecchi!!!

Recensore Master
03/11/12, ore 12:01

Se tu pubblichi una nuova storia, come posso io esimermi dal leggerla? Non posso, ecco. Perchè le tue storie riescono sempre a colpirmi ed impressionarmi ed anche questa volta è stata una meravigliosa esperienza la lettura di una tua fanfiction!
Complimenti. Complimenti perché hai avuto il coraggio - termine non credo improprio - di ispirarti a Joyce, scrivendo senza punteggiatura, salvo qualche rara e normalissima eccezione.
Sei stata davvero bravissima, il testo si legge bene e ognuno può darvi l'intonazione che crede, inoltre, sei davvero riuscita a "personificare" la mente confusa e distorta di una madre a cui hanno strappato via il senno.
Ti dirò che più volte ho pensato d'ispirarmi a Joyce, così, solo per provare, magari un giorno troverò anch'io il coraggio di pubblicare un esperimento simile!
Mi è piaciuta molto questa storia. Mi è piaciuto l'IC dei personaggi, che sempre rispetti, e la resa stessa di Neville e Alice, entrambi hanno spessore e sono veri.
Inizialmente, quando Alice delira, ho creduto che il suo delirare fosse diretto alla nonna di Neville, che vedesse in lei una nemica, che le portava via il figlio; invece sono rimasta stupita nell'apprendere che il tuo progetto era diverso e più veriterio ancora: Alice che nel delirio rivive la tortura. Ho sofferto insieme a lei, davvero.
Neville, poi, mi ha fatto una tenerezza infinita.
Come al solito, hai uno stile pulito, non ci sono pecche grammaticali o lessicali nel tuo testo e questo aiuta molto il lettore "privato di pause".
Complimentissimi ancora, che bella storia *-*
Sono prolissa, lo so, ma mi piace trasmettere - o cercare di farlo - all'autore tutto ciò che mi ha colpito della sua storia!
Inoltre, sei riuscita a trattare un tema molto comune nel fandom e citato persino nell'opera originale in modo nuovo, dandoci un'interpretazione proveniente direttamente dalla mente di Alice!
Mmh... brava *-*
Alla prossima!

Rosmary

Recensore Veterano
01/11/12, ore 20:00

Quella del flusso di coscienza è stata una scelta azzeccata per questo squarcio della mente di Alice. E' coinvolgente seguire i suoi pensieri uno per uno, senza inutili stacchi, così come si formano nella sua mente, senza un filo logico che rovinerebbe tutta la magia. Anzi, è proprio questo che attrae e tiene incollati alla pagina, almeno secondo me. 
Tanta pietà per questa donna, comunque. E' così folle e al tempo stesso così saggia, di quella saggezza semplice che i pazzi hanno in comune con i bambini.
Bello quel ripetersi ossessivo "bianca ma non immacolata" riferito a Bellatrix. E' un dettaglio che le è rimasto impresso, evidentemente: pur nella sua alienazione e nel suo distacco dal mondo, rivivendo in continuazione quella scena, resta consapevole che in Bella c'è qualcosa di sbagliato; è così che la ricorda, bella ma "inquietante".
Commovente quel suo fissarsi, proprio come una bambina, sul bianco. E' completamente smarrita nel bianco, nel vuoto, della sua mente. E si sente il suo dolore, in quella sua supplica disperata, quando invoca un aiuto che non arriverà.
Ma è anche una leonessa: mi riferisco al moto di rabbia con cui si rivolta per difendere suo marito.
E infine la preghiera finale a suo figlio di non lasciarla, che però arriva tardi: Neville se n'è andato, sconfitto e abbattuto per l'ennesima volta, e lei sprofonderà ancora una volta nell'oblio.
Bella. 

Recensore Master
01/11/12, ore 15:52

Joyce e il flusso di coscienza, una cosetta facile facile, no?
Mi avevi già accennato su chi stavi scrivendo, quindi ero pronta alle reazioni; scrivere su Alice non è mai facile e dato che molti hanno scritto sulla sua tortura è doppiamente difficile.
Credo che proprio Joyce ti abbia aiutato a rendere questa storia diversa dalle altre, insomma è particolare.
Sei riuscita a ricreare la mente di Alice che dopo la tortura ragiona in modo confuso, e così succede: racconti gli avvenimenti di quella notte in modo tale da adattarsi perfettamente al personaggio. In tutto questo, si incastra poi Neville (io amo Neville <3) che racconta la sua vita a sua madre, mentre quest'ultima sembra non sentirlo e pensare solo a quella notte, sempre la stessa cosa come una macchina.
Il finale però ti lascia intuire che nonostante tutto, Alice vede Neville e non vuole che lui se ne vada.

Scusami Neville non te ne andare ti prego la prossima volta la testa non mi farà male ma io stavo pensando al colore bianco e alla primavera.
Neville non te ne andare sono qui.


Come se fosse più forte di lei, pensare alla tortura a Bella, come se fosse prigioniera dei suoi stessi pensieri e non riuscisse a liberarsi.
Brava perché sei riuscita a essere originale e ad interpretare il tutto in modo elegante e particolare. Cioè Joyce!!!!
Vedi che devi pubblicare più spesso?
Bacione

Rossella

Recensore Junior
01/11/12, ore 15:43

Aldilà di tutto, la tortura più grande forse è toccata a Neville. Vedere i suoi genitori ridotti in uno stato semi-incoscente, poterli toccare, abbracciare forse, prlare loro, ma senza alcuna altra risposta. Li ha, due genitori, al contrario di Harry, ma forse preferirebbe non vederli così malati, così spenti, così quasi inesistenti. Non sa se lo riconoscono, non sa se lo sentono, non sa se lo capiscono... Neville non sa. E noi, che vediamo la situazione dai suoi occhi, possiamo limitarci solo ad immaginare.
È un esperimento interessante, il tuo: non solo il flusso di coscienza, ma anche il catapultarsi nella mente di Alice e cercare di trarne fuori qualcosa. Una scelta azzeccatissima, la mancanza di punteggiatura, e hai fatto bene a non stravolgerla del tutto ma lasciare punti di domanda e punti fermi, tralasciando solo le virgole: si riesce a trarre l'essenza malata di Alice pur mantenendo il senso delle frasi. A proposito dell'"essenza malata" (oddio, forse come espressione non è il massimo, ma spero renda ciò che volevo XD), sei riuscita benissimo anche in quella! La figura di Bellatrix sempre davanti agli occhi, distorta, il bianco del viso, il continuo ricordo della tortura... e quel finale, "Neville non te ne andare sono qui". Brividi, semplici brividi.
Davvero complimenti, perché non è un esperimento facile, e il fatto che sei riuscita con successo può solo significare che scrivi davvero bene :-) Passerò a leggere qualcosa di tuo più avanti, tempo/scuola/studio/impegni vari permettendo!
Complimenti ancora :-)
Alla prossima!
Oonagh.