Recensioni per
Junebug
di DelilahAndTheUnderdogs

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
03/09/15, ore 01:18
Cap. 1:

Primo capitolo: un ottimo impatto, penso sia già degno di nota che un'autrice riesca a delineare nella mente del lettore personaggi, caratteri, sfumature, in modo semplice, netto e preciso ma al contempo dolce, e imprimendo sulla carta un tono quasi intimo: Scotty fa sentire il lettore come un amico, ancora non racconta tutto ma rivela comunque abbastanza di se stessa da far sentire complici, già c'è un genere d'intimità tipico degli abbracci e dei pugni scherzosi sulla spalla, un'occhiata, una parola e si comincia già a capire da un piccolo elemento cosa il narratore pensa, cosa vorrebbe dire.
Inoltre, un piccolo ma intrigante cliffhanger sul finale del capitolo, che invoglia a proseguire la lettura in modo non eclatante e melodrammatico (tipico di molte delle storie che ultimamente vengono pubblicate su efp) ma sottile e che pure nella sua delicatezza fa percepire al lettore il dolore che si cela dietro le parole di chi narra.

Nel secondo capitolo già ho l'impressione di conoscere ancora meglio Scotty. Mi piace il fatto che citi così tante opere tra libri, film e altro, si deduce che comunque Scotty ha un bagaglio culturale davvero niente male, e i modi che ha di usare le azioni di alcuni personaggi per descrivere le proprie la rendono simpatica, piacevole. 
Ho adorato questo passaggio: 
"Junebug era la dolce e graziosa pianista della Banda Musicale del Kilington High School e vice-capitano delle cheerleader, le ‘Means Girls’, e io ero l’unica nota stonata di questa sinfonia che sembrava andare bene a tutti. Diciamo che ero (e sono) un uomo che ama gli uomini."

Di solito nelle storie che vanno molto di moda ora la protagonista è il tipico special snowflake che dice (frase orribilmente inflazionata) "io sono quella diversa".
Roba da vomito, perché puzza di snobismo, presunzione e arroganza. 
Invece questo passaggio, in particolare la frase "l'unica nota stonata di questa sinfonia che sembrava andare bene a tutti" mi ha colpito particolarmente, perché non solo è poetica ma non ampollosa, anzi suona molto spontanea, ma oltretutto viene recepita (almeno, per me è stato così) non come una critica già sentita, della serie "ah io faccio così e cosà e non faccio quello e quell'altro quindi sono meglio di loro tutti omologati", bensì come una critica diretta al modo di pensare per etichette, non contro chi viene etichettato. L'ho apprezzato tantissimo :3

I capitoli successivi mi sono piaciuti molto, in particolare il pezzo dove Junebug recita la sua poesia, ed è quasi amara come poesia ma molto, molto intensa e toccante. Per il resto che dire? Voglio un Kyle anche io. Questo scambio di battute mi ha fatto collassare:

“La chiave inglese? Vuoi usare una chiave inglese per svaligiare una pasticceria?”                                                                                                     
“Certo, almeno lei è educata.”               

Pura poesia.

Invece Martha Chicks è un personaggio verso cui ho provato un inaspettato moto di compassione, soprattutto per questa frase: "Si sforzava a essere quello che non era: si oscurava".
Perché è terribilmente vero. Martha dovrebbe splendere come una stella, ha un ragazzo, un percorso scolastico degno di nota, è bella, una gran vita sociale, ma ciò che agli occhi di chi è superficiale e si accontenta di etichette la illumina, agli occhi di se stessa - che sarebbe la più importante, visto che davvero non c'è nulla che possa farci stare bene quando non stiamo bene con noi stessi - la oscura appunto, la mortifica, cancella ciò che di genuino e spontaneo dovrebbe esserci in favore di ciò che è mera finzione, ma una finzione che purtroppo, a causa delle etichette citate in precedenza, è effettivamente ciò che può portarla ad essere accettata dagli altri, poiché la maggioranza della gente sfortunatamente vive secondo ciò che può essere o meno definito chiaramente e nettamente, praticamente inscatolato. Le sfumature non sono contemplate.


In conclusione, la tua storia mi è piaciuta molto, ne ho apprezzato il finale (il riferimento ad Amabili resti, waaah! *w* Io amo quel libro) e un po' ci speravo che tra Scotty e Kyle alla fine succedesse qualcosa. Devo dire che è una storia leggera in generale, ma mi spiego bene: con leggera, io intendo che non è melodrammatica, teatrale, plateale, esagerata, insomma tutte le emozioni e i fatti descritti sono narrati con una voce quieta, ironica, divertente molto spesso ma senza scadere nella comicità demenziale, ed è, a mio parere, questo modo leggero (parola da prendere con le pinze quando esce dalla mia bocca, quindi) che fa percepire forse ancora più intensamente le emozioni e il peso che i fatti hanno sui personaggi. 
Quindi complimentoni, e aspettati altre recensioni su altri tuoi lavori perché davvero sei bravissima!

Captain Willard



 
(Recensione modificata il 09/02/2017 - 01:53 pm)

Nuovo recensore
11/11/12, ore 13:46
Cap. 3:

Secondo me questa è una storia stupenda e mi stupisce molto che non ci siano recensioni. Complimenti davvero, non vedo l'ora di leggere il seguito!

Recensore Junior
10/11/12, ore 17:36
Cap. 1:

Molto interessante, come inzio! Spero di poter leggere di più molto presto! :)
- HippyQueen