Recensioni per
Gatti neri
di Jo Lupo

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/06/13, ore 16:47
Cap. 2:

Mamma mia, quanto tempo è passato! Mi sembra ieri che ho letta questa storia per la prima volta e invece sono già trascorsi tre mesi! O__O
Sensi di colpa a parte, adoro questi tuoi racconti e se penso a cosa ti sei ispirata, da quali dettagli è partito tutto, mi piace ancora di più. Non c'è niente di meglio di una storia che prende spunto da fatti di vita vera.
Raffaele e Martino sono adorabili, dal modo in cui parlano e si rivolgono l'uno nei confronti dell'altro si capisce che sono una coppia affiatata e consolidata, una coppia vera, nel senso di credibile. Perché il succo è sempre quello: per creare una bella storia bisogna scrivere di gente vera.
Bellissimi anche i tre gatti, quattro se contiamo Cat (che qui però non è apparsa di persona personalmente, ma che ci fa sorridere lo stesso con il suo biglietto paranoico), anche loro ben caratterizzati.
La conclusione è divertentissima, con il povero Martino che fraintende e vorrebbe sotterrarsi dall'imbarazzo.
A quando il prossimo capitolo? Mi piacerebbe saperne di più su Angus e sulle sue scorribande con la gatta dei vicini. ;)
Bacioni e complimentissimi, vannagio

Recensore Master
14/03/13, ore 01:06
Cap. 2:

Sto cominciando a pensare che le paranoie di Cat siano più che giustificate: qui non si tratta di semplici vicini impiccioni, ma di una checca spiona e cara mia, dai retta alla zia Bree, se c’è qualcuno che può scoprire un segreto del genere può essere solo uno come Raffaele! Ma la gatta zoccolaccia che adesca Angus, alla fine, è gatta-gatta o no?
Ok, lasciando da parte i pettegolezzi, da un lato mi spiace di non aver potuto leggere questa storia in anteprima, dall’altro mi è piaciuto godermela già pronta… sai che quando hanno aperto la porta a Martino ho pensato “adesso lui crederà che stavano facendo roba”? E infatti!
Adoro le storie in cui la quotidianità si intreccia con il fantastico, e mi diverto tantissimo con questa tribù di gatti in incognito e con questa coppia impicciona… come ti ho già detto mi sembra di seguire un telefilm, e tifo perché la vita vera riesca a ispirare tante altre puntate di questa storia.
A proposito, ma come fa la tizia che ha recensito sopra di me a dire che il tablet lo puoi usare anche se sei un gatto? Non starà mica nascondendo qualcosa?
Alla prossima!

P.S. idea per il prossimo capitolo: metti il gattone di Venezia con i capelli lunghi e bicolor! Adesso, poi, il bicolor va un casino!

Recensore Veterano
12/03/13, ore 15:55
Cap. 2:

La cosa carina di questa raccolta è come giostri la differenza delle interpretazioni dei fatti tra i due appartamenti.
Fa quasi ridere la paranoia di Cat, che qui si trasmette a Hedda, perché è difficile che i tuoi vicini possano credere davvero di avere una tribù di gatti mutaforma sopra la testa. Insomma, nella vita vera i gatti mutaforma non ci sono, c'è solamente Thor che alla fine arriva e ammazza tutti. Martino e Raffa al massimo penseranno a una casa di gente stramba e asociale. Se nell'altra storia il finale "svelava" la trasformazione di Cat, qui mi è piaciuto come hai scelto di fare la cosa inversa, mostrare la "razionalizzazione" di Martino nel trovare i due ragazzi in casa.
Evviva i vicini che ispirano le storie!

Ps senza molto significato: un tablet è utile, si può usare anche trasformati in gatti!

Recensore Master
16/12/12, ore 13:04
Cap. 1:

Mi piacciono un sacco i gatti, ne ho ben cinque. Questo per farti capire quanto mi abbia incuriosita il titolo prima e quanto mi sia piaciuta la storia dopo averla letta.
Sei stata una vera maestra, non possono fare a meno di dirlo, nel mantenere il mistero fino alla fine, suscitando la curiosità nel lettore, l'hai mantenuta viva con grande abilità, spingendolo così a leggere fino alla fine per cercare di capire lo strano comportamento della ragazza.
Come ha già fatto notare Chiara, mai mi sarei aspettata una conclusione del genere, perché fino all'ultimo ero convinta si trattasse di una serie di equivoci... e invece no! Mi spiattelli la conclusione misteriosa, che mi ha lasciata piacevolmente shockatta e soddisfatta.
Complimenti davvero, hai sempre delle idee geniali.

Recensore Master
18/11/12, ore 12:05
Cap. 1:

Visto che ieri era la giornata dei gatti neri, approfitto per recensire e fare gli auguri ai tre gatti neri del condominio!
Di questa storia mi ha colpito moltissimo come tu sia riuscita a prendere una cosa successa nella vita vera, a portarla avanti per tutta la storia con un tocco da commedia, e poi alla fine, con un colpo di mano, spiazzare con il finale a sorpresa. Non me l’aspettavo proprio! Chissà come mai, d’altra parte mi sembra una spiegazione plausibile…
Scherzi a parte, rileggendola “sapendo” ci si accorge subito che Caterina, anche in forma umana, ha reazioni da gatto: l’istinto di scappare, il disagio in ascensore, la diffidenza… però all’inizio proprio non ci pensi. Chissà se i due ragazzi scopriranno mai il segreto della misteriosa vicina, ci vedrei benissimo un telefilm!
Comunque, questa storia non fa che confermare una mia convinzione: che chi è convinto che la Vita Vera sia noiosa e banale, semplicemente non ha occhi per guardarla bene.
Bravissima!

Recensore Veterano
17/11/12, ore 12:32
Cap. 1:

Gatti!
In questi giorni la tua beta mi ha parlato più volte di Spatunf, e da lì siamo passati al fatto che avevi scritto una storia di gatti (per fortuna c'è lei che mi riporta nel mondo, che sennò qui...).
Bellissima la costruzione in due parti e il trucco di far sospettare a entrambi di comportarsi in un modo strano. Devo dire che, se non avessi letto che la sezione era "sovrannaturale", non avrei sospettato il finale così. Propendevo per una commedia degli equivoci, con sospetti da parte di tutti e due che si risolvessero in una spiegazione logica. La trasformazione finale è stata allo stesso tempo naturale e inaspettata, quindi.
Brava!