Ciao. Eccomi qua: sono Valentina, a.k.a. Sherrie, il tuo recensore per il concorso "Regalami una recensione". Allora ho letto i primi cinque capitoli, come da regolamento, ma non mi nego la possibilità di andare avanti con la lettura nei prossimi giorni. :)
Allora, da dove posso cominciare? Direi la parte più facile, ovvero il titolo, l'introduzione e la trama.
Del titolo non ti posso che dire che è assolutamente originale: da persona che a volte legge libri e storie senza leggere di cosa parla la storia, solo perché la incuriosisce il titolo, ti posso assicurare che il tuo ha attirato la mia attenzione da subito. E' particolare. Interessante. Mi è piaciuto! Ho apprezzato molto anche l'introduzione che hai scritto: breve, concisa, ma efficace e anche l'idea di inserire l'indovinello in cui chiedi ai futuri lettori di indovinare il videogioco a cui ti sei ispirato è stata originale. Io sono stata dieci minuti a pensarci, ma la mia poca esperienza con i videogiochi mi ha fatta desistere quasi subito: non sarei mai giunta alla soluzione, nemmeno tra diecimila anni. :) (Leggendo credo di aver individuato la soluzione in Spyro: possibile? Dev'essere uno dei pochi giochi che avevo finito tra l'altro...)
La trama è coinvolgente e nello spirito giusto di un racconto d'avventura. Volevo dirti una cosa che è meglio che scrivo ora altrimenti mi dimentico: nel capitolo II, parli di una stanza bianca ("Era in una stanza dalle pareti bianche con delle righe grigie orizzontali e verticali che formavano una griglia. In fondo alla stanza era situata una scrivania, dietro quest’ultima una poltrona da ufficio sulla quale era seduta una persona.") e io immediatamente ho pensato a "Matrix". Probabilmente sono io che sono pazza, ma è stata la prima immagine che ho focalizzato nella mente (se non l'hai mai visto, te lo consiglio come film perché è molto bello).
Ora veniamo alla nota dolente che non mi ha permesso di leggere la storia con la fluidità che mi sarei aspettata da una storia d'avventura. Nonostante la trama sia carina, ho fatto fatica a leggere la storia per diversi motivi che ti vado ad elencare. Ti assicuro comunque che non sono dei limiti assoluti; sono dei particolari a cui, a mio parere, dovresti prestare attenzione per permettere al lettore una lettura veloce. Faccio sempre un po' fatica in questa parte, perché ho sempre paura di far incavolare l'autore che può benissimo pensare "ma chi cavolo è questa?" e in effetti avresti ragione a pensarlo. Credo comunque corretto fartelo notare, in modo tale che ti possano aiutare in futuro.
Allora, partiamo dai dialoghi. Sono realistici dal punto di vista del linguaggio che è quello del parlato, quindi assolutamente in linea, l'unico "problema" è che spesso vai a capo. Mi spiego con un esempio:
Lui rispose
-"Queste non sono nanomacchine come le altre, dovresti saperlo. Si assemblano dando forma, colore, peso e consistenza agli oggetti, emettono luce e vibrazioni sonore,possono far volare i giocatori tramite migliaia di nanofili resistentissimi. E il tutto in uno spazio fisico di soli venticinque centimetri cubici..." (Cap 5)
In questo caso tu vai a capo dopo "lui rispose", ma non è necessario, come non si mette il trattino e dopo le virgolette: o uno, o l'altro. Non puoi usarli insieme.
Spesso vai a capo. Questa scelta non l'ho capita. Nel senso che scrivi una frase, metti il punto e vai a capo.
Axel riaprì lentamente gli occhi.
La prima immagine che vide fu un accostamento indefinito di macchie di colore.
La sua vista offuscata si aggiustò e riconobbe il soffitto della sala giochi sopra di sè. (Cap. 2)
Secondo me, questa è una scelta che ha rallentato molto la mia lettura. Il mio consiglio è quello di scrivere paragrafi, in modo tale da rendere più scorrevole il testo.
Nel capitolo terzo, mi è capitato di trovare frasi e di non capirle: ora può essere io che sono un po' bacata, però volevo fartele notare, in modo tale che puoi correggere gli errori.
Il giovane aveva la sensazione di indossare un costume, perché sentiva il peso del corpo e del testone come se fossero i suoi, ma ne avvertiva il calore soffocante, respirava come se non l’avesse addosso.
e
Si guardò in giro ma la caverna grotta lì, pertanto lo stregone poteva aver preso un’unica strada.
In entrambe le frasi credo di aver capito cosa intendevi, ma sono un po' confuse, soprattutto la prima. Aveva la sensazione di indossare il costume, ma gli sembrava fosse la sua pelle; avvertiva il calore, ma respirava come se non l'avesse indosso. Qui lo percepiva, o no?
La seconda l'ho capita, ma dovresti correggerla nella prima parte, nello specifico quando scrivi "caverna grotta lì".
Spesso hai dimenticato le virgole, soprattutto prima del "ma" che introduce una subordinata. La punteggiatura spesso non è usata nella maniera corretta. Ti faccio un esempio anche di questo:
-”Io osserverò mentre giochi, se hai bisogno di qualcosa, chiama!” (Cap. 4)
Avresti dovuto scrivere "Io osserverò, mentre giochi. Se hai bisogno di qualcosa, chiama." Il mio consiglio è quello di ricontrollare tutto il testo, perché ho trovato diversi errori di questo tipo. Un altro esempio dal capitolo uno:
Quando sparì dalla sua vista iniziò a guardarsi attorno.
Avresti dovuto mettere una virgola prima di "iniziò".
Nel primo capitolo, poi ho trovato alcuni errori che evidentemente sono di distrazione. Per esempio "Siamo già tardi" o "Questa cadde vi dentro". Io avevo lo stesso problema, ovvero facevo (e faccio ancora, perché devo perdere il vizio) di rileggere poco quello che scrivo. Ho imparato (all'alba dei ventidue anni...buongiorno, principessa!) a leggere non mille, ma due millioni di volte quello che scrivo per essere sicura di non aver fatto errori di battitura e/o distrazione (le ultime famose parole: ora in questa recensione ce ne saranno ventordici mila). Ecco tutto qui, presta attenzione prima di pubblicare una storia agli errori di battitura (che ci stanno comunque, altrimenti saremmo macchine, l'importante è che non ce ne siano troppi, ecco).
Ultime righe, poi sparisco, perché credo di aver fatto la maestrina saccente a sufficienza (sorry).
Come ti ho detto in apertura, credo che la tua storia abbia un potenziale. Trovo che la trama sia particolare, originale e coinvolgente: tutti i bambini (e non) sognano di combattere insieme al proprio eroe dei videogiochi o dei cartoni (io sognavo di combattere al fianco di Ash nei Pokemon). Ha una trama che permette di ritirar fuori i propri sogni e per una persona come me, che sta ancora aspettando il principe azzurro, che piange davanti ai cartoni animati e il cui mito assoluto è Peter Pan, è la storia perfetta. L'unico limite, appunto, sono gli errori di distrazione e battitura, l'uso della punteggiatura e il continuo andare a capo; per il resto non ho trovato errori grammaticali e il linguaggio è adeguato al tipo di racconto.
A mio parere, se rileggi, sistemi l'impaginazione e controlli gli errori, risulterà ancora di più un piacevole racconto di avventura.
Spero di non essere stata troppo saccente e rompiscatole. In caso contrario, puoi lanciarmi contro tutte le maledizioni che ritieni necessarie.
Alla prossima e in bocca al lupo per il contest. :)
Sherrie
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