ciao! primo: amo questo tipo di storie basate su leggende orientali (specialmente cinesi <3 ). secondo: giustissimo che key sia la donna volpe ;) terzo: alla fine la morte di jonghyun non è una cosa cosi brutta perche come hai detto te è morto felice, vivendo, amando e donandosi a qualcuno (che l'ha divorato ma va beh, dettagli!). in sintesi: bellissima storia! davvero mi è piaciuta, complimenti!

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Premetto come al solito che sono una frana con le recensioni, ma prometto di impegnarmi XD
Di solito leggo solo rating rossi, lo ammetto *si uccide *è una pervertita lo sa xD* , e quelli inferiori solo di autrici che già conoscono cosi vado sul sicuro(anche perchè mi è difficile trovare belle FF in giro sinceramente *fugge*) ... di tuo avevo letto la minkey e mi era piaciuta molto, questa è una jongkey( e io sono una loro fissatissima fan D:) quindi ho pensato: leggiamola subito !!
E come per la Minkey, nemmeno questa volta mi son dovuta pentire.Già partendo dalle tue note non vedevo l'ora di passare alla storia , conosco queste storie della novellistica e tradizione cinese (anche se non nel dettaglio, lo ammetto) e reintepretare quella della donna- volpe in chiave Jongkey è stata una bellissiam idea, soprattutto molto originale. Che poi chi meglio di Kibum, dalla bellezza cosi eterea e perfetta, potrebbe impersonare la sensuale volpe? Nessuno U_U
Anche se breve, la storia contiene tutto ciò che serve e i personaggi sono ben delineati: (ho subito anche io il fascino dell uomo-volpe grazie alla tua descrizione) Jonghyun in particolare, così schiavo della sua vita, monotona e sacrificata, che , anche se con la morte, trova la libertà; certo muore ma muore felice, per sua scelta, dopo aver finalmente assaggiato l'avventura e il rischio di lasciare la strada tracciata per lui e tra le braccia di colui che gli ha fatto perdere la testa xD [e anche se sono una sostenitrice dell'happy ending e non vorrei mai che morisse uno dei pg delle storie che leggo, qui ci stava bene !*patta jjong*]
Oltre che per l'originalità della storia di faccio tanti complimenti anche per il tuo modo di scrivere: ricco, chiaro, lineare e poetico(?) .
Ok credo di aver detto tutto , alla prossima :D

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Onestissimamente parlando, se non avessi trovato questa FF su tumblr e poi su LJ, non mi sarei mai messa a leggerla (almeno non in italiano, per l'inglese avevo già aperto la pagina XD). Non l'avrei fatto semplicemente perchè su EFP non riesco mai a trovare una storia che mi attiri sul serio, qualcosa con una trama diversa dai soliti: Lei incontra idol, si amano alla follia e vivono felici e contenti (e se qualcuno se la prende, amen).
Insomma, passando alla storia (che tanto delle mie fisse, che ti interessa?XD), mi è piaciuta moltissimo perchè ADORO la mitologia in generale e non sai quante FF ho letto con Kumiho e Kitsune XD e mentre leggevo la tua storia mi ha ricordato parecchio la leggenda di Lilith e degli Incubus :P.
Jonghyun è morto sul serio contento XD e non solo perchè ha ottenuto quella vita vita ma perchè se la faceva con Kibum *coffa* (e come si dice: è andato venendo... *scappa*).
No comunque, devo farti i complimenti per l'originalità della FF, avevo proprio bisogno di qualcosa del genere e sinceramente, per quanto sia corta e breve, sei riuscita a caratterizzare bene il pg di Jonghyun. Dalla sua noia, al suo non vivere ecc, si percepiva la sua angoscia nel vivere qualcosa di statico e delineato, secondo me anche per quello si è lasciato "abbindolare" e trascinare da Kibum.

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Salve! Ho letto la tua storia e devo dire che mi è piaciuta veramente tantissimo!
Gramaticalmente è corretta, il linguaggio che hai usato è perfetto per il tipo di storia che hai scritto e la trama che hai sviluppato è molto bella. 
Il finale, al contrario di quanto potrai credere, è la mia parte preferita, soprattutto l'ultima frase che hai usato: "Perché la morte era solo un piccolo sacrificio dovuto, per chi gli aveva donato finalmente la vita."
Nonostante la lunghezza, sei riuscita benissimo a descrivere il personaggio di Jonghyun, caratterizzato da quella sua stanchezza di vivere che non sente sual. è uscito da quel sentiero tracciato, andando in contro alla morte ma, se non altro, l'ha fatto di sua spontanea volontà. 
Davvero complimenti!

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