Allora, che dire di questa storia?
Innanzi tutto mi ha colpito il tuo personaggio originale: Khalida può rappresentare qualsiasi cosa tranne la classica Mary Sue dolce e gentile di cui inspiegabilmente Loki si innamora facendomi letteralmente prendere sonno davanti a EFP, e di questo ti faccio i miei complimenti. Ho sempre pensato che, nel reale universo Marvel, la donna ideale di Loki non è di certo la studentessa ventenne carina e coccolosa (al massimo la può incenerire con un colpo di scettro) ma la donna dal carattere forte e dalla dubbia moralità (e non per forza deve essere una villain, un carattere intrigante e un'intelligenza leggermente superiore alla media credo siano sufficienti a far drizzare le orecchie al nostro Severu Piton d'altri mondi), per cui credo tu sia riuscita nel tuo intento.
Per quel che riguarda il ruolo svolto dai buoni, devo ammettere che qualche loro battuta in più non avrebbe guastato, ma d'altronde comprendo la difficoltà nel gestire personaggi non propri e che sopratutto presentano caratteristiche molto differenti tra di loro. Ho apprezzato molto la sintesi che hai utilizzato nello scrivere questi quindici capitoli, in quanto se fossi stata io mi sarei dilungata per oltre quaranta facendo perdere l'attenzione dei lettori. Molto bella e "cinematografica" la descrizione della prigione con la gabbia con annessi scambi di battute tra l'agente e il piccolo cervo (a proposito, il "regalo del futuro suocero" mi ha fatta schiantare) e spero che non smettano di farlo perché mi sono molto divertita a leggerle i vari stratagemmi che hanno utilizzato per conoscersi l'un l'altra. Domani vedrò di avviare la lettura della seconda parte di questa trilogia, e stavolta commenterò capitolo per capitolo.
Cheers.
(Recensione modificata il 16/01/2013 - 01:57 pm) |
