Recensioni per
La vendetta sbagliata
di Elisaherm

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
17/10/14, ore 21:56

Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Releeshahn/Aleena e Gnrlove/JonS

Mi piacerebbe iniziare segnalandoti alcune piccole imprecisioni che ho annotato mentre leggevo la tua storia:
Ma Greengrass...non era il nome / la fidanzata ed ora il padre...Gli rimane solo sua madre ora / solare...rischiarava la mia vita...non potevo / dei suoi genitori...e così alla fine / In realtà...l'assassino di sua figlia è Jack Greengrass...il figlio / «Vede...Dopo l'omicidio di Carl Greengrass il caso di sua figlia è stato osservato con più attenzione...e le impronte digitali >> in tutti questi casi hai tralasciato lo spazio dopo i puntini, che è corretto inserire.
Inoltre mancano i punti fermi alla fine dei dialoghi.
Ovviamente non sono stati tolti punti o cose simili essendo il contest basato puramente sul gradimento personale. Ho voluto farteli presenti così che tu potessi correggerli :D
Dal punto di vista della presentazione, la tua storia è abbastanza scarna: non c'è titolo all'interno, il testo non è giustificato (cosa non obbligatoria, ovviamente, ma che ti consiglio di fare, perché a mio parere dà un'idea di ordine maggiore) e l'interlinea è totalmente scombinata: fra una frase e l'altra sono presenti spazi di grandezze diverse, talvolta non giustificati da separazioni temporali. Ti consiglierei di rivedere la formattazione del testo e di sistemarlo, perché così non è molto piacevole a vedersi; restando in tema, non sono presenti immagini (banner o piccole foto, ad esempio), che aiutano ad apprezzare di più un racconto. Ovviamente i miei sono consigli, che puoi seguire o meno :D
Premetto che adoro il genere giallo, e negli ultimi anni sono diventata un'appassionata di Agatha Christie. Mi affascina perché offre due modi diversi di affrontare situazioni di suspense e mistero, mantenendo integri gli stessi tre concetti di base: movente, indagine (raccolta prove) e deduzione (uso delle prove e dichiarazione di colpevolezza). Da una parte c’è il giallo più classico, quello in cui l'assassino non ha volto e spetta al lettore vestire i panni dell'assistente investigatore - o dell'investigatore stesso – per dipanare il mistero seguendo le tre fasi sopra dette. Dall'altra, un tipo di giallo in cui si sa da subito chi sia l'assassino, e tutto il mistero si "riduce" alla scoperta del movente e allo svolgimento delle indagini e delle deduzioni. Perché ho voluto fare questa premessa lo capirai tra poco.
La tua storia ha molte potenzialità, ma non riesce ad esprimerle. Hai scelto di scrivere un giallo e sviluppato una trama tutto sommato ben articolata, che però si perde nello stile acerbo e veloce. Quest'ultimo fattore è proprio uno dei più penalizzanti per la tua storia: la suspense, infatti, non viene sorretta da quell'atmosfera di attesa e mistero che è tipica dei gialli, né i personaggi riescono a mantenere quell'aria di segreti e sospetti che è il cardine su cui si basano questo tipo di racconti. Ma andiamo con ordine: la prima frase è introduttiva della situazione, e ci spiega senza mezzi termini chi è l'assassino e chi la vittima. Deliberatamente scegli di eliminare il fattore sorpresa nello scoprire l'assassino e il movente, lasciando del giallo solo altri due elementi: deduzione e indagine. I dialoghi con cui inizi la storia ci presentano il tuo detective: l'agente Listerin, che viene sfruttato per contestualizzare il delitto, dando ora e luogo; e di nuovo, per spiegare le dinamiche. Il primo problema è proprio qui: hai scelto di non intervallare a questo discorso diretto descrizioni del luogo, degli agenti o della scena del crimine, rendendo da una parte nebuloso e vago contesto e attori, dall'altra troppo veloce l'arrivo del nuovo omicidio. Non c'è il tempo materiale di provare orrore per la vittima o tentare di giudicare, di mettersi nei panni o biasimare il carnefice - non c'è nemmeno tempo per affezionarsi al nostro investigatore senza volto!
Un urlo squarcia lo spazio fra i due paragrafi, ed ecco la seconda vittima: anche in questo caso decidi di abbattere un altro dei concetti basilari del giallo, eliminando il fattore investigazione e deduzione - Listerin infatti inciampa sull'assassino, più che incastrarlo, trovandosi di fronte fatto compiuto e confessione. Non si vede il signor Grey tentare di scappare, vivere come un braccato, cercare di nascondere le sue tracce (cosa comune a molti gialli): non lo si vede nemmeno scavare più a fondo sulla morte della figlia, o crescere la sua pazzia e mania ossessiva. Si ha una visione parziale del tarlo che scava la mente di Grey, ma non viene approfondito, lasciando di fatto l'assassino nel suo ruolo di folle straziato dal dolore - un modo abbastanza povero di rappresentare un personaggio che, potenzialmente, ha tanto da dare in termini di complessità sia di trama che caratteriale.
Solo alla fine Listerin si solleva: deduce - non ci è dato di sapere come, purtroppo - che il vero assassino di Anna sia il giovane fidanzato. Un bel colpo di scena, che però viene fagocitato, come gli altri, dalla velocità con cui cerchi di chiudere la storia.
Non posso dire di essermi sorpresa del fatto che Jack fosse l'assassino di Anne. Compito dello scrittore di gialli è di dissimulare il vero colpevole gettando l'ombra del sospetto sugli altri personaggi: tu non l'hai fatto e io, che ho voluto prendermi una pausa per riflettere dove non ce ne erano, ho capito subito che il movente dei genitori non reggeva: perché uccidere una ragazza che non si ritiene all'altezza? Sicuramente avevano altri modi per far lasciare i giovani fidanzatini - che non dovevano essere molto affiatati, visto che lui l'ha voluta uccidere.
C'è un problema di fondo, a mio parere, ed è questo: tutti i personaggi e le dinamiche rimangono lontani e indistinti. Non c'è il tempo materiale di metabolizzare, dedurre, chiedersi le motivazioni e formulare soluzioni: il bello del giallo, di fatti, è completamente azzerato dalla velocità delle vicende, che scivolano rapidamente nel clou finale e da lì, senza un vero e proprio sviluppo del fattore "deduzione" (ultimo elemento proprio del genere giallo che avresti potuto inserire), fino alla fine, drammatica e toccante quando si è in grado di rendersi conto di cosa è successo.
Ultima cosa per cui odiarmi: Listerin non è, a mio avviso, un buon nome. Distrae troppo pensarlo come un detergente per il cavo orale. Hai sviluppato un personaggio molto bello: John Grey. Lavoraci, rendilo più reale, più vero: fa sentire cosa prova, mostralo mentre si sente braccato, cerca di fuggire, prova a completare la vendetta o viene schiacciato dal dolore; dicci come elude la polizia, si procura le prove della morte della figlia, quelle che incolpano i genitori del fidanzato; facci vedere che non è una paranoia, ma un sospetto reale quello che lo spinge ad uccidere, qualcosa di più di un'idea.
Questi sono tutti consigli, ovviamente, e spero non la prenderai a male: si partecipa ai contest per mettersi alla prova e capire dove si sbaglia, e questo è ciò che ti offro ;) poi ne farai quel che credi più opportuno ^_^ Purtroppo quanto sopra era necessario anche per spiegarti il perché la tua storia non ha ricevuto nessuna nomination, pur avendoti valutata, oltre che nella “Miglior Film”, i cui risultati puoi osservare nella classifica, e alle altre categorie comuni, ossia quelle in cui tutti i concorrenti hanno ricevuto una valutazione (Miglior Regista – per la storia più originale, Miglior Film – per la storia più bella, Miglior Sceneggiatura non originale – per la storia edita più bella e Miglior Montaggio – per la storia con lo stile migliore), per il Miglior Attore protagonista e Miglior Attore non protagonista.
Hai ottenuto 1/3 punti bonus, per il genere - non avendo tu specificato nulla dei personaggi, non ci è stato possibile capire quanto rientrassero nel pacchetto. Per quanto mi riguarda, ho dato alla tua storia 5/10 come valutazione globale, che tiene conto molto dell’originalità, della trama e dello sviluppo dei personaggi.
Credimi, odio dover scrivere questo tipo di recensioni :'( Spero di non averti offesa - non era mia intenzione - e mi auguro, sinceramente, di essere stata d'aiuto.